• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Roma, via la Raggi. E poi?

Roma, via la Raggi. E poi?

Fa rabbia sentire chi ha sparso letame e fango per la strade di Roma salire in cattedra e fare la morale a chi ha solo ereditato questo marciume.

Fa rabbia sentire da più parti, equiparare disonestà ed inesperienza o leggere, per la penna di un giornalista che come gli altri insieme agli altri ha taciuto, quando la mafia allungava suoi tentacoli su Roma, che mafia capitale è una stupidaggine.

Ma tutto diventa insopportabile quando si constata che all’orizzonte non si profila un alternativa decente, che non sia la ripetizione o la minestra riscaldata di ciò che è stato il governo di questa città.

I signori dell’opposizione che avrebbero dovuto sciacquare i panni nel Tevere prima di parlare, questi panni non li hanno sciacquati, ma insozzati più di prima. Sono ancora in sella le vecchie classi dirigenti locali, sostenute dai poteri che ruotano intorno all’acqua, ai rifiuti e alle Olimpiadi, non ci sono sono forze nuove o rinnovate.

I vecchi partiti, non hanno neppure tentato di liberarsi delle scorie di mafia capitale, non hanno provato a cambiare, non vogliono cambiare.

E la sinistra cosiddetta radicale, non ha ancora sciolto i suoi dubbi le sue incertezze sui rapporti con il PD.
Parlano i giornali servi, parla il politica in nome di una verginità recuperata con gli slogan, gli annunci, le frasi forti che fanno effetto, ma niente danno a questa città marcia, come dice Barrico.

A Roma è in atto la reazione dei poteri forti della capitale. I poteri forti, così forti da essere incapaci di costruire un'alternativa decente onesta. Forti nella corruzione, nel maneggio, nella politica di palazzo, ma deboli nel governo onesto a Roma.

E' difficile fare una squadra quando le risorse non sono adeguate e i problemi sono enormi, e non si ha la possibilità e la voglia di fare scudo a quegli eroi che s’imbarcano in questa avventura. Certo è più facile quando non ci sono questi problemi.

E allora via la Raggi. E poi?

Quale governo aspetta questa benedetta citta?

Si possono e si devono mille dubbi e pronunciare mille critiche verso i limiti e gli errori dei governi 5stelle, ma si deve essere certi da che parte stare.

Se non c’è alternativa a mafia capitale, c’è mafia capitale.

Se l’alternativa è l’incapacità della Raggi e del MOV5S, resta solo un governo inefficiente

Ma è poi incapacità o inesperienza o entrambi? Questo il nodo da sciogliere per la città di Roma, nel frattempo non resta che attendere e sperare.

Commenti all'articolo

  • Di linuxfan (---.---.---.122) 5 settembre 2016 15:35

    A me pare che sia un po’ presto per parlare di fallimenti. Qualcuno si aspettava che il M5S avesse la bacchetta magica? No? E allora vedere le difficoltà è una cosa normale. Quello che ci si può augurare è che a Roma la battaglia la vincano i nuovi arrivati, con tutti i loro limiti. Non è scontato che ce la facciano, ma se non ci riescono loro non ci riesce nessun altro. E allora, di nuovo, i migliori auguri.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità