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 Home page > Tribuna Libera > Roma: polizia in antisommossa al corteo funebre

Roma: polizia in antisommossa al corteo funebre

Agenti in antisommossa, con al seguito mezzi dotati di idranti, sono intervenuti sabato 11 aprile, proprio alla vigilia di Pasqua, a Roma, al quartiere San Lorenzo per sedare un pericoloso … corteo funebre.

Le Forze dello Stato, infatti, sono state chiamate per reprimere l’iniziativa in nome del divieto di assembramento imposto dall’emergenza. I presenti presenti sono stati identificati e poi dispersi.

Il corteo funebre riguardava un uomo ottantenne, Salvatore Ricciardi, deceduto per un incidente e molto conosciuto nel quartiere per la sua attività sociale specie in favore dei diritti dei detenuti e per la sua collaborazione ad una emittente radiofonica locale.

Dalla camera ardente allestita dentro l’ospedale Policlinico, il feretro ha attraversato le strade del quartiere, passando sotto la sede della radio quando è giunto l’alt degli agenti. Un piccolo corteo lo seguiva, pur rispettando i distanziamenti e con le persone munite di mascherine, vista l’emergenza legata alla diffusione del nuovo Coronavirus.

La testimonianza : al corteo funebre eravamo poche persone

Una donna, presente al corteo, ha così raccontato ai microfoni della radio l’accaduto : « poche persone, non si parla di assembramenti. La gente non è stupida, sappiamo quel che sta accadendo. E’ arrivata la polizia con gli idranti, cinque blindati, i carabinieri con altri tre blindati »

Quasi che il pacifico minuscolo drappello di cristiani fosse un gruppo di pericolosi terroristi armati fino ai denti.

Prosegue il racconto della testimone : « Tutti quanti hanno chiuso il quartiere San Lorenzo ed identificato le persone che, più o meno, stavano vicino alle mura di San Lorenzo. Poi hanno lasciato le persone andare […]. Qui ci stanno file chilometriche davanti ai macellai, da giorni e giorni, e manco i morti si possono salutare? Non salutare i morti è una cosa brutta ! ».

Al momento dell’intervento degli agenti, alcuni amici del defunto stavano realizzando questa scritta su un muro : “Ciao Salvo. Odio il carcere

Si tratta, evidentemente, di gravissimo episodio d’intolleranza, purtroppo figlio innaturale della situazione liberticida vigente nello stato di polizia vigente dopo l’instaurazione dello stato d’emergenza nel Paese da parte del governo della destra moderata (PD-M5S) guidata da Giuseppe Conte.

Wu Ming : Disumano il divieto di assistere ai funerali !

Sposiamo le parole con le quali il sito web Wu Ming ha commentato l’episodio : « Tra le misure prese durante quest’emergenza, il divieto di assistere ai funerali è una delle più disumanizzanti ».

Chi scrive si sforza di capire chi sia il comandante che impartisce queste incomprensibili quanto sproporzionate disposizioni agli agenti in divisa che devono obbedire.

« In nome di quale idea di vita si sono prese queste misure? Nella retorica dominante in queste settimane, la vita è ridotta quasi interamente alla sopravvivenza del corpo, a scapito di ogni altra sua dimensione ».

Questo articolo è stato pubblicato qui

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