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Roma, manifestazione CasaPound contro campo Rom. Nazione Rom: "Esplicite minacce di morte contro gli abitanti del Camping River"

Con una lettera inviata alla Prefettura di Roma, Prefetto Paola Basilone, Questura di Roma, Questore Guido Marino, Ufficio di Gabinetto, Ministero dell'Interno, Ministro Marco Minniti ed a Luigi Manconi, coordinatore Unar - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali c/o la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell'Associazione Nazione Rom (ANR) ha richiesto di revocare il permesso di manifestazione a CasaPound Italia, giovedi 26 aprile 2018, ore 17.00, Via Tenuta Piccirilli 207, Roma, c/o Camping River.

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CasaPound la vostra guerra non la volgiamo: siamo tutti esseri umani di questo mondo
striscione associazione nazione rom

Le motivazioni sono inerenti alle molteplici minacce di morte, espresse, in questi giorni da esponenti di CasaPound - Italia contro i cittadini Rom residenti nel Camping River.

Attraverso il proprio profilo facebook denominato "CasaPound Italia" gli esponenti della nota organizzazione razzista, fascista e nazista stanno preparando la loro manifestazione.

Oggi è stato pubblicato questo il seguente post: https://www.facebook.com/casapounditalia/posts/10155655437367842

in esso si legge: CAMPING RIVER, GIOVEDI' MANIFESTAZIONE DI CASAPOUND: "CHIUDERE SUBITO L'INSEDIAMENTO ABUSIVO DI 500 ROM"

"Il Camping River, occupato da circa 500 rom, va sgomberato immediatamente. La situazione è fuori controllo e rischia di diventare una bomba sociale". "Da mesi denunciamo al municipio la situazione esplosiva creata dalla presenza di uno dei più grandi campi nomadi (che nomadi non sono) di Roma senza alcuna efficace risposta", ha spiegato il vicepresidente di CasaPound Italia, Andrea Antonini, ex consigliere municipale proprio a Roma Nord, sottolineando che "oggi tutti sanno che CasaPound è a fianco dei residenti e, come sempre, la differenza si vedrà costi quel che costi".

L'annuncio della manifestazione ha suscitato l'immediata reazione dell’Associazione Nazione Rom che ha indetto una "manifestazione rom" per lo stesso giorno e la stessa ora in via Tenuta Piccirilli 207, davanti al River e a poco più di un chilometro da quella di Cpi. Una pericolosa provocazione a cui i militanti della Tartaruga Frecciata non si piegano ma anzi rispondono che "a nulla serve chiedere l'appoggio delle istituzioni chiamando in causa razzismo e diritti umani: il camping River è un esempio di abuso e illegalità, un ricettacolo di criminalità e degrado sociale sulla pelle dei cittadini, che va immediatamente chiuso". "Al Questore ed al Prefetto di Roma, a cui si sono rivolti i rom perché vietino la nostra manifestazione, - conclude la nota di CPI - chiediamo una cosa sola: di far rispettare la legge".

Militanti di CasaPound commentano la notizia con le seguenti espressioni: "Prima va bonificato con il fuoco, quando sono ancora tutti dentro e poi.... vanno fatte sgomberare.... LE CENERI!"

Esplicite minacce di morte contro gli abitanti del Camping River sono iniziate da cinque giorni.

Il 19 aprile 2018, alle ore 14.52, sul sito facebook di CasaPound Italia, compare un altro post, riportante una agenzia di stampa della redazione di Andkronos che annuncia la manifestazione promossa da ANR e dal Consiglio Nazionale Rom Sinti Caminanti (RSC) davanti al Camping River, in Via Tenuta Piccirilli per protestare pacificamente ed opporsi “al razzismo e agli abusi di stato” e “contro il Piano Rom di Virginia Raggi ed il tallone di ferro di fascismo e nazismo“.

Il post di CasaPound Italia riceve migliaia di apprezzamenti pubblici e viene commentato dai propri esponenti e militanti con gravissime ed esplicite minacce di morte rivolte contro i cittadini residenti del Camping River: "lanciafiamme", "a sprangate", "al rogo", "napalm", "ruspe, radere al suolo e disinfettare", "una bomba a mano e la questione è risolta", "vanno eliminati tutti insieme a quelli che li difendono", "olio di ricino e manganello", "in un paese normale gli zingari non dovrebbero manco respirare", "daje camerati", "magari bruciassero tutti", "un bel lanciafiamme così diamo una bella manifestazione", "un bel treno, li carichi e via all'inferno", "ruspe, manganelli ed asfalto", "quando li buttiamo al mare?", "sono la razza peggiore, sfruttano i bambini per elemosinare", "basta un fiammifero", "forever napalm", "prima facciamo un corteo e poi li bruciamo", "dinamite for ever", "fuori a calci", questi i contenuti ed i toni rivolti contro un'intera comunità umana.

https://www.facebook.com/casapounditalia/posts/10155655437367842

Una organizzazione come CasaPound non dovrebbe neanche esistere, ed il suoi dirigenti e militanti portati davanti ad un Giudice e processati per "minacce con l'aggravante dell'istigazione alla violenza ed all'odio etnico".

Per questo ci siamo appellati, al Questore, al Prefetto di Roma, al Ministero dell'Interno per annullare il permesso concesso a CasaPound Italia di manifestare nei pressi del Camping River per ragioni di sicurezza e di incolumità della vita di 430 esseri umani di etnia Rom.

Chiediamo il rispetto delle legge della Repubblica Italiana.

Si informa, inoltre, che c/o UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è aperto e pendente il fascicolo con numero 14435 2018, riguardante il cittadino Giorgio Halilovic, residente c/o il Camping River, nato a Roma il 12 agosto 1982 ed ingiustamente espulso dall'Italia il 13 aprile scorso.

Sua moglie Patrizia ed i suo figli, attendono ancora le decisioni del Giudice di Pace c/o il tribunale Civile di Roma, dove, gli avvocati difensori, hanno richiesto l'annullamento del provvedimento, ritenendolo illeggittimo.

 

ufficio stampa e comunicazioni, Associazione Nazione Rom, tel +39 3281962409, email [email protected]

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