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Roma. Per la Raggi non solo buche

Con l’estate Roma scopre di essere illuminata dai "Raggi" di un nuovo Sole, ora si vedrà se la luce si trasformerà in calore e la situazione potrà cambiare per una città che vorrebbe ambire al ruolo di metropoli di fatto e non solo per decreto, uscendo dal torpore di anni di promesse disattese e da un Pd sempre più spostato al centro.

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Cosa potrà fare la neo Sindaca di Roma, oltre a prendersi a cuore il trasporto pubblico, per rendere la vita dei romani sopportabile? Dovrà preoccuparsi delle buche nell’asfalto e buchi nel bilancio, ma soprattutto del patrimonio culturale e come riuscire a valorizzarlo non solo come una fonte di guadagno per pochi, ma per l’intera città.

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Pensare anche all'arte contemporanea. A Roma sono centinaia gli artisti presenti, per farla uscire dalla sudditanza delle mode e rendere l’occasione decisiva per attivare un circolo virtuosamente economico per tutto l’indotto.

Il decoro del patrimonio culturale non è solo prendersi cura e valorizzarlo, ma anche evitare il suo utilizzo inopportunamente, come l’impiego di alcuni tratti delle mura Aureliane come deposito e parcheggio dell’Ama e altri resi inaccessibili da situazioni pubbliche e private.

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Nelle corde della sindaca pentastellata dovrebbe esserci anche il coinvolgimento dei cittadini, come era nelle intenzioni delle precedente presidenza Pd del XII Municipio con la Casa della Partecipazione (via Panfilo Castaldi 32), un luogo di confronto e per proporre indirizzi di un’area che comprende anche villa Pamphili, uno dei tesori artistici e paesaggistici romani, dove trionfa l’incuria, come dimostra il Tempietto dei caduti francesi in attesa eterna di “riparazioni”.

È triste vedere anche villa Sciarra lasciata in uno stato d’abbandono, nel suo verde e nelle sue fontane, ma anche negli edifici.

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È sconfortante dover confondere un voto di sinistra con quello qualunquista o reazionario, ma è ancor più triste assistere alla diserzione tra le file del Pd perché non si va d’accordo con un tronfio ragazzaccio, convinto/i di essere tutti sempre nel giusto, o magari solo perché ci si sente oscurati da tanta boria e accontentandosi di un irrilevante 5%, lasciando che il partito proceda verso progressivi spostamenti al centro, reinventando un liberalismo economico per non contrariare l’imprenditoria offrendo dei diritti civili a tutti, ma senza turbare troppo.

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Che una certa destra si disgreghi e pensi che la democrazia è una soluzione per compiere i propri interessi non stupisce, ma vedere chi si sciacqua la bocca con il nome di Berlinguer e si propaganda come paladino degli interessi comuni è triste, quanto stupisce dare la colpa della sconfitta ad un complotto leghistacinquestelle, quando la realtà è la grave astensione per un’incapacità a coinvolgere il cittadino nella gestione dei beni comuni, e non basta la soluzione delle Casa dell’Acqua “hi tech”, promosse dall’Acea per distribuire acqua liscia o frizzante, per rendere l’acqua un bene accessibile a tutti.

A Roma sono presenti anche dei “distributori” di energia per automobili a due ruote elettriche che spesso non sono accessibili per lo sconsiderato parcheggio dei soliti “distratti”.

Forse i "Raggi" del Sole risplenderanno anche sulle rive del Tevere, rendendole apparentemente decorose con spettacolari riletture della storia di Roma, attraverso la visione e gli interventi del sudafricano Kentridge, o attrezzare, nel periodo estivo, le panchine con chioschi di ristoro e commercio spicciolo, alternando lo spettacolo alla cultura, ma rendendo il “biondo” fiume un luogo gradevole e non un monumento al degrado.

La neo sindaca avrà molto da lavorare, con pochi soldi disponibili, ma che potrà farcela se sarà lungimirante nello scegliere dei collaboratori capaci ed educati, come non è riuscita a fare in tanti anni la spocchiosa cosiddetta sinistra.

Saper guidare Roma, più che Torino, rappresenta un vero e proprio test decisivo sulla capacità di governare del M5S: se riesce a domare la capitale potrà guidare l’Italia intera, basta non essere a rimorchio dell’emotività popolare, ma oltre l’emergenza delle buche indicare le priorità per una crescita anche culturale.

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Commenti all'articolo

  • Di Kindlyreqd (---.---.---.225) 11 luglio 2016 21:00

    Non sappiamo se la Raggi e la consiliatura M5S riusciranno a governare bene Roma, se nel giro di qualche mese (più probabilmente, qualche anno), gireremo per Roma senza il terrore di spaccare gomme e cerchioni, se vedremo finalmente completata la metro C, se rifiuti di ogni genere spariranno, ad iniziare dai siti storici e archeologici e non solo, se veramente l’acqua tornerà ad essere un bene primario, come l’aria, sul quale non si deve consentire di fare profitto. E si possono aggiungere molte altre speranze.

    Qualsiasi vero romano, grillino o non grillino,si augura che tutto ciò possa accadere.
    Se Raggi e la sua squadra non riusciranno in nulla, sarà per incapacità, ingenuità, scarsa attitudine alla "politica" tradizionale, tutte queste cose unite a probabile ostruzionismo dell’apparato burocratico, ma si può star certi che non sarà per malaffare, disonestà, collusione con poteri trasversali, eccetera.
    Bisogna fare il tifo per lei, se si vuole bene a Roma, anche perchè, se malauguratamente dovessero fallire, quale sarebbe il futuro di questa città, a chi potremmo metterla in mano?

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