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 Home page > Tribuna Libera > Rivediamo il Trattato di Stabilità

Rivediamo il Trattato di Stabilità

A che serve il pareggio di bilancio ed il fiscal compact in un paese che non cresce? Non si comprende come si possa ipotizzare anche lontanamente il mantenimento dell'austerity in questo momento in cui la sofferenza sociale tocca giovani, famiglie, piccole e medie imprese.

Non si può pensare di seguire in maniera quasi acritica la politica economica della Germania, che male si adatta all'economia della maggioranza dei paesi dell'unione e che nel lungo termine potrebbe essere nociva anche per l'industria tedesca in termini di esportazioni nell'area euro. Il rigorismo di Monti assomiglia per certi versi al comportamento anti keynesiano adottato nel 29' dagli USA, comportamento che condusse il paese più forte del mondo ad una recessione impensabile fino a poco tempo prima.

Non si può destrutturare progressivamente la rete dei servizi sociali per coloro che ne hanno veramente bisogno e non si può nemmeno immaginare la distruzione de facto se non de iure della sanità ed istruzione pubblica. Chiediamo che la maggioranza dei cittadini prevalga sulle oligarchie economiche e finanziarie che indirizzano da troppo tempo l'Europa, che ne sviliscono l'ispirazione che ne portò alla nascita e le aspirazioni unitarie nel futuro.

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