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Ripartire pedalando

Qualche riflessione su coome ripartire

Al tempo del Coronavirus tengono banco i grandi cervelli, il nostro destino sembra dipendere dagli oracoli della scienza, incaricata di predirci il futuro che ci attende. Ma la luce in fondo al tunnel è ancora debole. Una cosa sembra certa a molti: andrà tutto bene, ma niente sarà più come prima. Sorretti da questa speranza e umiliati dalla forzata inattività, molti cominciano a scalpitare: è il momento di ripartire, guai a rimanere indietro.

Indietro rispetto a chi, a che cosa? a quanti ci hanno educato alla logica del Paese più bello del mondo? del competition is competition? del tempo è denaro? della natura al nostro servizio? Scorrendo questo triste catalogo ho pianto la voce flebile della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo davanti a un supermercato blindato dalle forze dell’ordine a difesa della proprietà. A quando il rispetto per gli altri diritti? al diritto al pane, alla casa, alla salute, all’istruzione, alla libera professione delle idee, alla scelta della residenza. Quando uno solo di questi diritti è negato, tutti i diritti sono negati, primo fra tutti la possibilità di vivere in pace l’unica vita che ci appartiene.

Se questo è lo scenario, di restare indietro non mi preoccuperei più di tanto. Dopo il virus, anzi fin da ora, più che lo scatto servirebbe l’attenzione, e un pizzico di fantasia. Per cominciare, lascerei la macchina a chi ne ha bisogno, ricordando ai distratti che sbattere la testa a trenta all'ora è un rischio mortale. Per gli spostamenti individuali in città immaginerei più strade riservate alle biciclette che percorsi previsti per le alte velocità. Renderei disponibile due ruote a pedali a chiunque volesse servirsene, l’“olandesina“ o la e-bike per gli anziani, un modello più performante per gli altri. Un facile editto in questo senso, accompagnato a rimborsi spese ai soggetti più virtuosi potrebbe favorire un ripensamento su ciò che va prodotto e ciò che sarà meglio lasciarsi alle spalle. Così, umilmente, pedalando potremmo cominciare a salvare il mondo.

 

 

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