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"Riorganizzare la Democrazia Cristiana più forte e unita di prima", l’auspicio di Angelo Sandri

"Riorganizzare la Democrazia cristiana più forte e più unita di prima". Così il Segretario Nazionale Angelo Sandri auspica un recupero di quel bagaglio di valori che ha permesso alla Dc di essere grande come tanti statisti e uomini di valore che hanno saputo dare al Paese risposte serie e concrete, all'altezza delle situazioni, talvolta drammatiche, che si dovevano affrontare.

E' necessario imitare la loro capacità e competenza - ha detto ancora Sandri - frutto di impegno, determinazione, studio e formazione, con un pizzico di umiltà in più, dote che sembra essere stata dimenticata dal vocabolario del politico moderno. E ancora: "La Dc intende, con umiltà, dare il proprio contributo ad una soluzione concreta dei tanti problemi che assillano il nostro Paese, richiamando la necessità di operare maggiormente nell'ottica del bene comune piuttosto che del proprio tornaconto personale, che pare purtroppo essere caratteristica predominante in questo determinato momento storico".

Insomma per Sandri, la riorganizzazione della Dc, appare quale "comandamento" fondamentale a cui ogni democristiano dovrebbe dare assoluta priorità. Non a caso anche il Presidente nazionale della Dc, Silvio Fregonese sostiene questo concetto, richiamando il lavoro compiuto in tutti questi anni che ha portato al risultato importante di salvaguardare l'entità storica, politica e giuridica della Democrazia cristiana la quale ora può guardare al futuro con più fiducia e rinnovato vigore.

E non è tutto: Fregonese ha preannunciato che entro dicembre 2011 sarà convocato il Consiglio Nazionale Generale della Dc che stabilirà tempi e modi di svolgimento del XXII Congresso nazionale della Democrazia cristiana, che si prevede possa essere celebrato nella primavera del 2012.

Da parte sua, il nuovo segretario organizzativo nazionale della Dc Paolo Francesconi ha presentato alla direzione il documento contente la strategia per la riorganizzazione della Democrazia Cristiana in Italia. Si tratta di una documentazione di dodici punti che prevede una capillare riorganizzazione del partito in tutte le Regioni, Province e Comuni d'Italia, partendo dal presupposto fondamentale del rispetto dello statuto storico della Dc, la cui applicazione è fondamentale garanzia di partecipazione e di democrazia. 

E proprio sulla necessità di una maggiore democrazia all'interno dei partiti (in questo caso della stessa Dc) a servizio dell'obiettivo del Paese si snoda l'intero documento che tenta di sviluppare i punti forti su cui si basa la riorganizzazione della Democrazia Cristiana in Italia: concretezza, dialogo, formazione, partecipazione, democrazia.

Il segretario organizzativo nazionale Paolo Francesconi ha spiegato: “Si tratta di un cammino impegnativo, ma se il partito saprà attuarlo con forza e determinazione, i frutti positivi, interni ed esterni al partito stesso, non si faranno attendere molto. Altro punto fondamentale per il rafforzamento della Dc - ha aggiunto Francesconi - è il tesseramento al partito. Le operazioni di iscrizione alla Dc sono tuttora in corso fino al 31 dicembre ma i dati in possesso della Segreteria organizzativa nazionale indicano che al momento sono state superate le 30.000 adesioni, un dato in crescita rispetto sia al 2009 che al 2010”. 

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