• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Revisione del modello di difesa: primo test per tagli al pubblico (...)

Revisione del modello di difesa: primo test per tagli al pubblico impiego

 

Tenuto conto della totale assenza del Ministro Fornero per incontrare Sindacati delle Forze di Polizia e Rappresentanze Militari, dopo la tarantella dei comunicati stampa della scorsa settimana, sono arrivati gli inviti per un incontro con i sollecitati A(lfano), B(ersani), C(asini). Anche i Gruppi minori snobbati dalle intenzioni di dialogo, si sono fatti avanti per sentire le ragioni di tanto malessere in merito al Decreto di armonizzazione pensionistica.

A tal proposito, si sono svolti i gli incontri di Sindacati e CoCeR con rappresentanti autorevoli del PDL, UDC, FLI e PD. La “politica che conta” si è fatta avanti, non mancava nessuno, La Russa, Mantovani, Brunetta, Ascierto, Ramponi, Gasparri, Capezzone, Cantoni, Saltamartni, Alfano, Bersani, Cesa, Fiano, Pinotti, Callipari, di Biagio, Tassoni, mi scuso con chi non ricordo.

L’esordio di Brunetta è stato eccezionale: ha fatto un remake tutto personale di quale sia stato il cammino tortuoso della “Specificità”, osteggiata dal cattivo Tremonti e da quella componente di Rappresentanze riottose ad ogni concretezza. E nonostante tutto, dopo oltre 20anni di attese è arrivata la norma sulla “specificità”, ricordando che è sempre meglio un norma vuota ma programmatica al nulla (come dire meglio il buco della ciambella che nessuna ciambella, mah!? ).

Comunque, a riprendere l’antico adagio, “..a caval Donato non si guarda in bocca..”, meglio una vicinanza postuma che niente. In effetti, di accorgimenti attardati si tratta, se l’attenzione al Comparti Difesa e Sicurezza fosse stata posta all’epoca del Decreto “Salva Italia”, a quest’ora il problema non c’era. L’armonizzazione delle pensioni di militari e poliziotti si muoveva su paletti diversi, almeno con la certezza di quale sarebbe stata la delega. Invece no, siamo all’a,b,c, della confusione programmatica. 

Le promesse fatte da tutti i leader hanno un filo conduttore, qualcuno ha proposto un Gruppo di Lavoro, altri una “Unità di Crisi” per far capire al “cattivissimo più, più” Ministro Fornero il perché e il per come della vera “specificità”. Si tratta di una svista, di un lavoro fatto di fretta.

Ciò premesso, posto tutto l’impegno affinché si riduca il danno, nessuno Segretario di partito ha garantito alcuna immolazione. Anzi, Alfano ha messo le mani avanti, abbiamo nove mesi di tempo prima dello scioglimento delle Camere per nuove elezioni, cominciamo a lavorare insieme (ed appassionatamente), se qualcosa sfuggirà nel “Decreto Armonizzazione Fornero”, una volta al Governo si metterà mano correggendo eventuali disattenzioni. 

Una malizia che ha aperto perplessità sulla gravità della situazione è stato l’invito del PDL al dialogo rivolto solo alle sigle sindacali (esclusi siap, silp, coisp, cocer am, altre..) e rappresentanze militari che hanno firmato il primo Comunicato Stampa e non anche agli altri. Non ho capito sulla base di quale assunto, se si è trattato di mancanza di credibilità verso alcune sigle, di una punizione oppure un modo come un altro per dividere le Parti Sociali?

Dopo gli incontri con i big di PDL e UDC ci sono stati quelli con FLI e PD. E’ superfluo precisare l’ulteriore vicinanza, l’antipolitica delle ultime ore sta reclutando nelle piazze, tocca fare attenzione altrimenti il rischio implosione c’è tutto.

Se il problema dell’accesso a pensione investe poliziotti e militari la ristrutturazione del modello di difesa solo quest’ultimi, fino a che punto questa vicinanza si tradurrà in salvaguardie concrete? E’ utile riprendere le parole del Ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi nell’intervista all’Avvenire: ''Entro l'estate'' sarà definito, per ogni singola amministrazione, il quadro delle eccedenze del personale in servizio e, solo se alla fine non si troveranno alternative, l'unica strada rimarrà quella del licenziamento''.

Tra l’età per l’accesso a pensione che avanza, il Nuovo Modello di Difesa che deve sfoltire il personale, ci sono vie alternative?

Ho la sensazione che la ristrutturazione delle FF.AA. sia una sorta di “test termonucleare” per capire la reazione dei malcapitati, il grado di tensione di una parte significativa della società. Una volta che il test avrà dato i suoi risultati si procederà nel restante Pubblico Impiego. Il motivo per cui si inizia nel nostro Comparto è immaginabile, siamo specifici a subire in silenzio. Spero di sbagliarmi, la preoccupazione è tanta. Basta guardare il recente passato e capire che quando si è messo mano al Modello di difesa “professionalizzandolo”, al riordino delle carriere e al sistema pensionistico, sono rimasti in sospeso i “fondi pensione” e il Riallineamento delle Carriere. Si è elevato a sistema il precariato, il sottoimpiego del personale non fa più notizia, un invecchiamento della struttura non paragonabile con i cugini europei.

Il paradosso, l’incontro del 23 pv con la Fornero è stato rinviato a data da definirsi.


Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares