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Regione Friuli Venezia Giulia taglia fondi a film ispirato a Eluana Englaro

Nien­te fon­di dal­la Re­gio­ne Friu­li Ve­ne­zia Giu­lia al film di Mar­co Bel­loc­chio ispi­ra­to in par­te alla vi­cen­da di Elua­na En­gla­ro. La pel­li­co­la, dal ti­to­lo Bel­la ad­dor­men­ta­ta, con at­to­ri come Toni Ser­vil­lo e Alba Rohr­wa­cher, trat­ta la spi­no­se te­ma­ti­che del fi­ne-vi­ta.

Già da mesi era noto l’ostru­zio­ni­smo cle­ri­ca­le dei po­li­ti­ci in Re­gio­ne. Il ca­po­grup­po Udc Edoar­do Sa­sco ave­va pre­sen­ta­to un or­di­ne del gior­no, ap­pog­gia­to da una ven­ti­na di con­si­glie­ri, per ne­ga­re i con­tri­bu­ti pro­prio a quel film. Ac­cu­sa­to di pro­muo­ve­re l’eu­ta­na­sia e quin­di non in li­nea con gli stan­dard del cat­to­li­ce­si­mo più in­te­gra­li­sta. Il niet pre­ven­ti­vo an­co­ra pri­ma che fos­se sta­ta an­co­ra avan­za­ta una ri­chie­sta per ot­te­ne­re fi­nan­zia­men­ti.

Ora con un esca­mo­ta­ge, che col­pirà in ma­nie­ra in­di­scri­mi­na­ta tut­ti i pro­get­ti ci­ne­ma­to­gra­fi­ci che avreb­be­ro po­tu­to be­ne­fi­cia­re dei fon­di per­ché gi­ra­ti in Friu­li Ve­ne­zia Giu­lia, l’as­ses­so­re alle at­ti­vità pro­dut­ti­ve Fe­de­ri­ca Se­gan­ti (Lega Nord) ha di­rot­ta­to i 330 mila euro del Fon­do Ci­ne­ma su un al­tro ca­pi­to­lo di spe­sa. A ri­met­ter­ci, il film di Bel­loc­chio che non ri­ce­verà 150­mi­la euro. Ma an­che un al­tro del pre­mio Oscar Giu­sep­pe Tor­na­to­re (70­mi­la euro) e una fic­tion (110­mi­la euro).

Pro­te­sta la FVG Film Com­mis­sion, il cui pre­si­den­te Fe­de­ri­co Poil­luc­ci par­la di “de­ci­sio­ne di una gra­vità inau­di­ta”, che ri­schia di dan­neg­gia­re l’in­dot­to e mi­na­re la cre­di­bi­lità del­la com­mis­sio­ne sco­rag­gian­do i re­gi­sti a gi­ra­re nel­la re­gio­ne.

L’en­ne­si­mo esem­pio di cen­su­ra cle­ri­ca­le che agi­sce in ma­nie­ra ot­tu­sa con­tro la cul­tu­ra e sul­la base di ca­vil­li. La stes­sa Se­gan­ti, che si dice “con­ten­ta di aver­lo fat­to”, am­met­te che “l’uni­ca so­lu­zio­ne tec­ni­ca­men­te le­git­ti­ma” e “l’uni­ca via am­mi­ni­stra­ti­va era to­glie­re i fon­di”, per­ché le do­man­de era­no sta­te or­mai pre­sen­ta­te e ac­col­te. Una scel­ta che po­treb­be crea­re un ef­fet­to do­mi­no in al­tre realtà, fa­vo­ren­do l’au­to-cen­su­ra de­gli au­to­ri e de­gli ar­ti­sti su te­ma­ti­che ri­te­nu­te ’sco­mo­de’. La de­ci­sio­ne ri­schia di es­se­re con­fer­ma­ta con un al­tro voto a giu­gno per il bi­lan­cio in con­si­glio.

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