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Referendum no, bombe sì: c’è un limite a tutto

Sentire un’esponente del Pdl salmodiare le grandi opere compiute dal Governo Berlusconi, come avvenuto ieri sera a Ballarò, fa giustamente salire il sangue al cervello. Dice bene chi ha messo fine alla prima Repubblica dei Furbacchiones: c’è un limite a tutto.

Certo che a me Di Pietro fa morire. A volte è un disco rotto, perché ripete le stesse verità, tuttavia, proprio perché lo sono, non annoiano mai. Sarà pure “analfabeta” (La Russa docet) però esprime egregiamente lo sdegno ormai in esubero. Si spiega benissimo, nell’insieme. Il suo linguaggio corporeo è sorprendente. Se ne fotte di quello che gli ordina la ratio. Parla per conto suo. Non solo, le parole che non riesce a contenere centrano sempre il bersaglio. Semplicemente perché sono schiette, dirette, senza tanti fronzoli. Incazzate al punto giusto. D’altronde, sentire un’esponente del Pdl, la Saltamartini, salmodiare le grandi opere compiute dal Governo Berlusconi, come avvenuto ieri sera a Ballarò, fa giustamente salire il sangue al cervello. C’è un limite a tutto. Dice bene chi ha messo fine alla prima Repubblica dei Furbacchiones. C'è un limite a tutto.

Ma questa maggioranza sfaldata non dermode, anzi, continua a proporre, contrattare e propagandare. Poi, nei fatti, ci accorgiamo dei pessimi risultati. Vedi riforma della scuola e i nonricordoquante centinaia di migliaia di euro che il Ministro della Distruzione dovrà pagare ai precari. Non Mariastellina Gelmini, una semplice cittadina, bensì lo Stato. In pratica, se ho ben capito, saremo noi italiani a risarcire chi ha subito i tagli di manidiforbice. Anche l’ammenda ricevuta dall’Ue per aver tolto gli insegnanti di sostegno ai disabili? Vedete un po’ voi. Sentito i numeri dati a Ballarò sulla situazione economica dell’italiano? Siamo sul lastrico, nonostante il nostro sia uno dei Paesi più industrializzati. Servono soldi per andare avanti, ma intanto bombardiamo la Libia, alè. Con quello che costa una guerra. Avevate forse qualche dubbio? Si sapeva che sarebbe finita così. Mi stupisce Napolitano quando parla di "prosecuzione naturale". I bombardamenti saranno intelligenti! Ma chi ci crede?

Stesso discorso per il Referendum sul nucleare, acqua, legittimo impedimento. Non si può sentire un Premier dire che sarebbe meglio rimandarlo, perché gli italiani sono momentanamente influenzati negativamente dal disastro di Fukushima, mentre ricorre il venticinquenario di Chernobyl. Quando conosciamo solo un decimo dei veri danni arrecati agli italiani investiti dalla nube tossica proveniente dall’est europa. A due passi da casa. Pensate che ci ha raggiunti quella giapponese, dicono innocua perché durante il tragitto ha perso potenza, figuriamoci quella di Chernobyl. L’Ucraina si trova a distanza abbastanza ravvicinata e le radiazioni maligne hano fatto più danni di quelli che ci hanno raccontato. L’ignoranza è brutta. Senza conoscenza e informazione non si combatte questa Repubblica fondata sulla Menzogna. O meglio, sulla Credenza. Sì, credenza, perché abbiamo un Primo Ministro che promette miracoli, mai avverati (Se non troverà i 5 milioni che gli chiede Giovanardi, lo finanzierà Paperon de Paperoni, personalmente. Ridicolo.)

Il nucleare è troppo pericoloso per l’umanità, tutta, e ha fatto sicuramente molti più morti di quelli dichiarati. Perché quando ci ammaliamo di cancro, difficilmente ci sapranno dire qual è la causa certa della degenerazione. Perché le cause sono spesso invisibili agli occhi o non rivelate. Andiamo a votare SI, checché blateri il Sovversivo Padron d’Italy che ritiene l’energia nucleare indispensabile. Votiamo Si contro la privatizzazione dell'acqua, e contro il legittimo impedimento salvachiappe. Siamo già economicamente, socialmente e culturalmente, rovinati. Non permettiamo che attentino anche alla nostra salute, più di quello che comunque subisce giornalmente. Ad esempio grazie alle bombe all’uranio impoverito. Sganciate alle porte di casa nostra, in nome della Libertà. C'è un limite a tutto.

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