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Referendum Costituzionale | Le ragioni del "No": imprenditori plagiati e burocrati mortificati

I partigiani del NO non sono affatto sorpresi che gli imprenditori, piccoli medi o grandi che siano, si dichiarino pubblicamente e massicciamente per il SI al referendum del 4 dicembre. 

Sanno bene che l’imprenditore italiano tende a privilegiare le motivazioni ideologiche e politiche di parte rispetto alle condizioni economiche e normative che determinano le possibilità di sviluppo e redditività della sua attività; sanno bene i partigiani del NO che se le associazioni di categoria Coldiretti, Confcooperative, Confindustria, Confartigianato e Confederazione Italiana Agricoltori si sono apertamente schierate per il SI è solo perché sono state plagiate da “poteri forti” tipo Goldman Sachs, Merkel, Draghi e Federal Reserve. 

I partigiani del NO plaudono poi appassionatamente alla recente decisione della Consulta di “sospendere” una parte della Riforma Madia e in particolare quella che sopprime “il posto fisso” dei dirigenti della P.A. e ne prevede la mobilità. Figuratevi un po’ che questi alti burocrati avrebbero, d’ora in poi, un incarico di soli 4 anni rinnovabili e, in caso di mancato rinnovo, percepirebbero unicamente lo stipendio fisso (intorno ai 100.000 €) perdendo però la parte variabile (determinante per arrivare a fine mese poiché può raggiungere il 60% dello stipendio); come se non bastasse, dopo 2 anni in stand by potrebbero persino essere ricollocati d’ufficio in altra Amministrazione Pubblica. 

La Consulta ha deciso quanto sopra in “virtù” del fatto che questa tematica rientra nelle ”materie concorrenti” fra Stato e Regioni dell’attuale titolo V art. 117; testo che la riforma “Boschi” pretenderebbe di sostituire con il concetto di “chi decide cosa e chi fa cosa”; infatti l’art. 31g) prescriverebbe (figuratevi un po’!) che “lo Stato ha legislazione esclusiva ... per l’ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali ... e sulla disciplina giuridica del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche tesa ad assicurarne l’uniformità sul territorio nazionale , neanche volessimo diventare uno stato unitario con leggi eguali per tutti i burocrati nazionali!. 

Suvvia, precipitiamoci a votare NO per impedire ai “poteri forti” di plagiare i nostri suggestionabili imprenditori (Goldman Sachs p.e. è assai ascoltata dagli agricoltori!) e al Paese di mortificare i dirigenti delle pubbliche amministrazioni rendendoli soggetti a dover talvolta cambiare di posto, se non addirittura di perderlo dopo soli 6 o 10 anni di lavoro infruttuoso. 

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