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Ravenna, Pansac: falliamo per i capricci di Lori

La Pansac, fabbrica di Ravenna, produceva imballaggi. Oggi Ravenna sta vivendo una crisi. Pansac, Vinyls, Alenia, sono tutte aziende che stanno chiudendo. Questa fabbrica produceva film di polietilene, sacchi neri dell’immondizia, imballaggi delle bibite. Parliamo con Giordana Peroni che ci racconta la storia della sua Pansac.

Da quanto tempo lavori alla Pansac di Ravenna?

Io lavoro lì da 9 anni.

Che cosa sta succedendo?

Sta succedendo che due stabilimenti su cinque, sono prossimi alla chiusura. A Ravenna abbiamo ordini e lavoro ma il terreno dove siamo vale 20 milioni e l’azienda ha intenzione di vendere per recuperare i soldi.

Com’è cominciata questa situazione?

Il datore di lavoro spendeva soldi per capricci, per esempio: faceva da sponsor unico alla squadra di calcio del Mantova. E poi? E’ entrato in crisi e ci ha mandati in mobilità. I sindacati hanno trattato un anno di cassa integrazione anticipata dalla ditta, e poi a Roma ce ne hanno concessi altri due. Poi mobilità. Ad oggi siamo in cassa integrazione straordinaria da due anni. Si lavora a rotazione fino alla chiusura.

Chi era il datore di lavoro?

Il titolare era Lori che è stato sponsor unico per il Mantova dal 2005 al 2010. Non aveva i soldi per pagare e ogni mese chiedeva prestiti alle banche. Noi dobbiamo avere metà quattordicesima, rimborso irpef e due anni di contributi pensionistici. L’azienda ci ha promesso il pagamento a rate in tre anni.

Quanti siete?

Due anni fa eravamo 91 lavoratori, oggi siamo 61, e rischiamo di finire sulla strada. Fortunatamente, però, molti ragazzi sono riusciti a trovare un altro lavoro.

L’area della Pansac non è vincolata all’attuale destinazione d’uso?

Il sindaco per evitare speculazioni ha cambiato il piano regolatore facendola diventare area verde. Se si trova un compratore che mantiene la stessa attività, hanno offerto un terreno in un’altra posizione, e nell’attuale spazio, costruiranno villette.

Oggi come state affrontando la situazione?

Ora siamo in attesa perché se entro dicembre non cambiano piano industriale, la Pansac chiuse. Il problema è che noi nel piano industriale non ci siamo. Ravenna e Portogruaro chiuderanno a dicembre se la situazione non cambia. Finora abbiamo fatto scioperi a Ravenna e Mantova.

Quali sono le prospettive future?

La speranza è di trovare un compratore, in modo che almeno qualcuno di noi si salverà. Certo, visto come vanno le cose oggigiorno non è una prospettiva così rosea.

di Alessia Colanero
 

Questo articolo è stato pubblicato qui

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