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Quirinale: fail del PD che chiama la figlia di Rodotà per chiedergli di rinunciare

L'ennesimo fail del Pd lo ha svelato poco fa Maria Laura Rodotà, giornalista del Corriere della Sera e figlio del candidato alla Presidenza della Repubblica del M5s Stefano Rodotà.

Come sappiamo questa mattina il Pd si è unito compatto sul nome di Romano Prodi. Un nome che ha spaccato l'intesa trovata ieri col Pdl, convergendo - in maniera fallimentare - sul nome di Franco Marini.

Così, nonostante le tante richieste della base e i vari appelli sul web a tendere la mano ai grilini e a un personaggio come Rodotà, il PD ha preferito ancora una volta fare da solo decidendo di puntare compatto sull'ex Premier a cui, però, mancherebbero 9 voti per l'elezione.

E a questo punto cosa avrebbero pensato di fare quelli del PD, stando a un tweet della giornalista? Beh chiamare la figlia del candidato per convincere "il garante" (Rodotà è stato il Garante della Privacy) a rinunciare alla candidatura.

Ecco il tweet:

Commenti all'articolo

  • Di Sandro kensan (---.---.---.124) 19 aprile 2013 15:31
    Sandro kensan

    Il Movimento vota uno del PD come Rodotà e quelli del PD che sbandierano su tutti i telegiornali (affiliati alla casta) e su tutti i giornali (affiliati alla casta) che vogliono l’intesa con il movimento, che fanno? Non votano un loro esponente molto importante come Rodotà che è stato per lungo tempo alla importante autority sulla privacy e che è adesso (mi pare) presidente delle autority europee sulla privacy.

    Insomma il PD non vuole nemmeno sentir parlare di accordo con il M5S, mi pare evidente.

  • Di (---.---.---.173) 19 aprile 2013 20:52

    Siamo sicuri che il motivo è quello di non fare un accordo con M5S? Secondo me c’è sotto qualche altro problema. Non dovevano aspettare che il candidato Rodotà gli fosse soffiato da sotto il naso dai M5S. Ce l’avevano, quindi questo mi fa pensare che non lo vogliono semplicemente perchè sarebbe perfetto per l’Italia:garante della costituzione, contrario ad inciuci, competente, giurista e persona onesta. Ha una sola pecca: è laico e questo al PD (coacervo di pseudosinistri e vaticanisti) non va giù. Dell’Italia e degli italiani a PD PDL Lista Civica non interessa niente.

  • Di (---.---.---.55) 19 aprile 2013 23:42

    Smemoranda >

    Per Grillo la voce degli “iscritti” è da sempre sovrana. E’ la voce del popolo grillino.
    Ha quindi pubblicato con orgoglio sul suo blog la classifica dei 10 candidati scelti per il Colle.
    Così Rodotà, da terzo in classifica, con la rinuncia di Gabanelli e Strada è diventato la bandiera di M5S. Anche perché, precisa Grillo, “non ha mai fatto inciuci con Berlusconi”.
    Per far crescere le sue chance di successo ha perfino “ventilato” la disponibilità a dialogare con il PD a patto che prima riversi i suoi voti a favore di Rodotà.
    Ancora oggi afferma che esiste una sola scelta: o un Presidente “votato da Berlusconi” o “uno votato da M5S”.

    La svolta.
    Saputo della nuova candidatura del PD è pronto a giurare che “nessuno di M5S si è mai sognato di votare Prodi”. Di più. A nome dei parlamentari M5S sentenzia che non lo voteranno “né ora, né in futuro”.

    Se ne deve dedurre che non sa che Prodi ha vinto due volte su Berlusconi e non ricorda (?) che proprio gli “iscritti” M5S gli hanno dato più preferenze che a Dario Fo.
    Ergo.
    Tutto va bene finchè dura il Consenso Surrogato di chi è sensibile alla fascinazione …

  • Di (---.---.---.179) 20 aprile 2013 05:42

    Che la smettessero i grilloidi di fare compagnia al PD ovvero di fare gli zombie a modo loro e di propinare entusiasmi da ebeti per novità inesistenti:il popolo non è demente!
    Ebbene, anche Rodotà è Trilateral e Biederberg, non solo Bonino e Prodi.

    Poi tutto il resto è...Rotschild! 
    E la cosa più grave è che altro non è l’Italia che un Protettorato USraeliano.
    Non ci stancheremo di dirle queste verità sino allo sfinimento: non è fantapolitica, purtroppo.E poi che si dica chiaramente che si sta BARANDO di brutto: si confonde la più alta carica istituzionale con il governo a venire. 
    Grillo non puo’ fare lo schifiltoso per il governo e avere mani in pasta per il presidente della repubblica pensando a come evitare NUOVE ELEZIONI !Perchè non conviene, la sconfitta è scontata per il pecorume e il pecoraio 5 stalle ! 
    Ma come è rivoluzionario il popolo grilloide ??

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