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Questo non è un Paese per Binetti

Questo non è un Paese per Binetti

"La prevista decisione di Paola Binetti è una buona notizia soprattutto per noi e l’accogliamo con amicizia. Per riprendere il lavoro comune".

Apro il giornale, leggo questa dichiarazione e penso: ma di chi sono queste parole? Tal "Enzo Carra". Uhm. Enzo Carra, Enzo Carra, mi sembra già di averlo sentito. Chi era costui?

Ahhh Enzo Carra, ora ricordo, clicco wikipedia e leggo chi è!

Enzo Carra, condannato in via definitiva dalla Cassazione il 5 aprile 1995, per false dichiarazioni al pubblico ministero: per i giudici sarebbe stato troppo reticente sulla questione della maxitangente Enimont. Giornalista e politico italiano, già esponente teodem della Margherita e del Partito Democratico, aderisce in seguito all’UDC.



E proprio nell’UDC che Carra dà il benvenuto alla Dottoressa Paola Binetti!

Paola Binetti, medico neuropsichiatra classe 1943, alcuni anni fa dichiarò che "l’omosessualità è una devianza della personalità, essere gay è un comportamento molto diverso dalla norma iscritta in un codice morfologico, genetico, endocrinologico e caratteriologico".

Leggere che lascia il PD può essere una notizia, ma lo è ancora di più il fatto che a 66 anni lascia il partito di Bersani ma non per lasciare la politica, anzi, lo fa per approdare finalmente in quello decisamente più cattolico di Casini, l’UDC, quello che tra le sue fila ha anche il recordman per anzianità del Parlamento Europeo, un certo ottantunenne Ciriaco De Mita, vecchio leone di Nusco, uno di quelli che non fu nemmeno accolto nel PD, e quando sbattè la porta in faccia ai democratici per entrare nell’ UDC, lo fece dichiarando: "Io l’ultimo comizio lo farò quando muoio".

La dottoressa teodem già un annetto fa si oppose alla linea di Ignazio Marino, e dichiarò che in caso di vittoria di quest’ultimo avrebbe lasciato il PD. Ora, ultimamente, aveva iniziato a storcere un po’ il naso per la candidatura della radicale Emma Bonino nel Lazio. La storia si è fermata a ieri, quando l’On. Binetti, donna all’antica ma tutta d’un pezzo, nel giorno che santifica l’amore ha deciso finalmente di innamorarsi del partito di Casini.

Nel partito di Casini, nell’UDC, non bisogna dimenticare che oltre ad Enzo Carra è approdato anche un altro dei fondatori del PD, Renzo Lusetti, indagato per associazione a delinquere nell’inchiesta MagnaNapoli; l’UDC, tanto per intenderci, è anche l’ex partito di Totò Cuffaro, condannato a 7 anni in appello per aver favorito Cosa Nostra.

Insomma, Paola Binetti è la sintesi più estrema dell’ipocrisia della politica italiana. Lascia un partito reo di aver assunto posizioni troppo radicali, per approdare in quello più cattolico del condannato Carra e dell’indagato Lusetti, ma soprattutto del suo cattolicissimo leader, divorziato e sposato due volte, Pierferdinando Casini.

A 66 anni non sarebbe stato meglio lasciare il PD per approdare in un Convento?

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