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Questa volta Berlusconi perde

Berlusconi è impegnato con tutte le sue forze a colmare la distanza che lo separa dal centrosinistra. Procede a tappe forzate nella sua campagna elettorale, assistito e supportato dalle e sue tv dai suoi giornalisti e favorito dalla ostinata ignoranza dei suoi avversari dei meccanismi della comunicazione. La sua presenza in tv è diventata ossessiva, si trova dappertutto mattina pomeriggio e sera: nelle tv nazionali nelle tv locali, in radio e sulla stampa. E quando non è presente fisicamente è presente negli elogi degli amici, nelle critiche degli avversari, nei sevizi delle trasmissioni informative, ma anche di intrattenimento.

Chi si era illuso che la tv non spostasse voti si è dovuto ricredere. La destra, grazie alla tv, oggi è in rimonta.

Peraltro, Berlusconi ha adottato la strategia più redditizia per una legge come il “porcellum". Ha fatto coalizioni allargate, mettendo insieme socialisti e fascisti, sudisti e nordisti, secessionisti e fratelli d’Italia, per rastrellare più voti possibili. Ha fatto intese con i partiti più forti nelle regioni chiave, per vincere in queste regioni e rastrellare quanti più seggi possibili. Cosi si è alleato con la Lega per vincere nel Veneto e Lombardia e con Miccichè e Lombardo per vincere in Sicilia e conquistare i molti seggi previsti per queste regioni.

Ma per quanti voti possa recuperare e seggi conquistare è destinato a perdere.

Le regioni chiave sono Sicilia, Lombardia e Veneto. Se perdesse in queste tre regioni, il centro sinistra, sulla base dei voti previsti negli ultimi sondaggi, arriverebbe a 149 seggi, a fronte di una maggioranza assoluta di156. I 7 i voti mancanti per avere la maggioranza sono recuperabili con intese con altri partiti.

Intese possibili per il centrosinistra, precluse invece alla destra. Ingroia e Monti non farebbero mai accordi con il cavaliere e la Lega.

In assenza di tali accordi la destra perde. Per vincere dovrebbe conquistare una maggioranza tale da rendere superfluo l’aiuto degli altri partiti, insomma dovrebbe vincere da sola.

Ma questa è un’ipotesi irrealistica.

Non può contare sui seggi, ma neppure su voti in libertà e comunque disponibili per affinità ideologiche. Stavolta non sarà una corsa centro destra/centro sinistra. Stavolta c’è la lista Monti e il movimento Cinque stelle che, probabilmente, conquisteranno il 30% dei voti. E tutto questa pesa perche Berlusconi non potrebbe mai contare sui voti di parlamentari di questi raggruppamenti, in cui, peraltro, ci sono molti ex leghisti ed ex PDL.

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.42) 17 gennaio 2013 10:45

    "Chi si era illuso che la tv non spostasse voti si è dovuto ricredere. La destra, grazie alla tv, oggi è in rimonta."

    Bravo !! ma questo devi andare a dirlo ai tuoi amici D’Alema e compagni, Bersani incluso, che quando hanno avuto la possibilità di affrontare il gigantesco conflitto d’interesse di Berlusconi con le sue televisioni e giornali non lo hanno voluto affrontare.

    Oggi vieni a fare la lezioncina a chi ?!?!

    Aggiungici inoltre che tu e i tuoi compagni avete piazzato a capo della coalizione una persona assolutamente non in grado di comunicare alcunché agli elettori. Quando parla - in politichese piacentino - sembra sempre rivolto ai suoi colleghi di casta più che agli elettori. Il tuo bel tomo dopo essersi messo a rincorrere Berlusconi sull’Imu, ha fatto un appello al voto utile un mese prima del voto, si può essere più maldestri di così?!? si Occhetto fece di più, ma un mese di campagna elettorale è lungo. C’è solo da augurarsi che Dio ce la mandi buona.

  • Di (---.---.---.54) 17 gennaio 2013 10:58

    No. Non perde Berlusconi, come non perdono Bersani, Monti e gli altri. Come sempre, perderanno gli elettori e gli italiani! Ci vuole tanto a capirlo?

  • Di (---.---.---.79) 18 gennaio 2013 01:20

    Questa volta Berlusconi perde? Amen.

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