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Quanti studenti sono in DAD

I dati del Ministero dell’Istruzione mostrano che l’82% degli studenti delle scuole statali è al momento in presenza.

di Lorenzo Ruffino

Il Ministero dell’Istruzione dalla scorsa settimana ha iniziato a pubblicare i dati sull’andamento della pandemia nelle scuole e in particolar modo il numero di studenti e classi che si trovano in didattica a distanza.

I dati della settimana tra il 17 e il 22 gennaio, gli ultimi disponibili, mostrano che ha risposto al questionario del Miur l’84% delle scuole statali (6.841 su 8.157).

Quante classi ci sono in DAD

A fronte di 315 mila classi o sezioni che hanno partecipato alla rilevazione su un totale di 375 mila, era in presenza l’84,5%, mentre quelle in quarantena erano il 15,5%, cioè 48.840. Le percentuali di alunni sono ovviamente molto simili: 81,9% in presenza dei 6,2 milioni che hanno partecipato alla rilevazione. 

A livello di grado scolastico si vede che gli alunni non in presenza perché positivi o in quarantena sono il 21,7% nella scuola dell’infanzia, il 21,5% nella primaria e il 15,6% nelle scuole medie e superiori. Va anche tenuto conto che nella scuola dell’infanzia i bambini non possono ancora vaccinarsi, mentre nella primaria sì, ma le vaccinazioni tra i 5 e gli 11 anni stanno andando a rilento.

La settimana precedente, quella che va dal 10 al 15 gennaio, ha visto invece il 93,4% delle classi e l’88,4% degli alunni in presenza. Gli studenti a distanza erano il 9,0% nell’infanzia, il 10,9% nella primaria e il 15,6% nelle secondarie di primo e secondo grado. L’aumento maggiore di contagi è quindi avvenuto nelle scuole dell’infanzia e primaria, come confermano anche i casi di contagio per età diffusi dall’Istituto superiore di sanità. 

A livello regionale il maggior numero di studenti a distanza si trova in Liguria, dove sono il 26,5%, e a seguire Veneto, Marche, Lombardia e Toscana, dove si è tra il 22 e il 23%. Dopo ancora ci sono Abruzzo, Emilia Romagna, Sardegna, Lazio e Piemonte tra il 20% e il 22%. Le uniche tre regioni con tassi di assenza inferiori al 10% sono Calabria, Molise e Sicilia. 

Rispetto alla settimana precedente si è avuto un calo degli alunni a casa in Umbria, Sicilia, Molise e Calabria, mentre sono più che raddoppiati in Liguria, Marche, Emilia Romagna, Abruzzo e sono aumentati moltissimo in Piemonte, Veneto, Lombardia, Toscana e Lazio. 

Come va con il personale scolastico

Il personale scolastico ha tassi di presenza maggiori rispetto agli studenti e più costanti nelle due rilevazioni fatte sino ad ora. In presenza nella settimana del 17-22 gennaio c’era il 91,3% dei docenti e il 92,7% del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. La settimana precedente le percentuali erano rispettivamente del 91,3% e del 92,1%. 

Il Ministero dell’Istruzione nel suo report evidenza anche come il 99,2% del personale docente e ausiliario sia in regola con l’obbligo di vaccinazione e come chi sia soggetto a provvedimenti di sospensione dal servizio per inadempienza sia meno dell’1%.

 

Con il progressivo miglioramento della situazione epidemiologica che si sta avendo nel nostro Paese è probabile che presto si potrà osservare un calo degli studenti positivi o in quarantena e un ritorno verso la normalità anche per le scuole. 

Foto: Pexels

Questo articolo è stato pubblicato qui

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