• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Quando un divorzio scatena la rabbia

Quando un divorzio scatena la rabbia

Messina, centro cittadino: il suocero uccide atrocemente il genero davanti al più piccolo dei figli; si era già in presenza di feroci dissapori tra la vittima e la famiglia della ex moglie, madre di tre bambini!

Siamo all’ennesima tragedia, la sconfitta del genere umano, dei valori della famiglia, il coinvolgimento diretto di bambini, vittime innocenti di ciò che è il frutto di un’unione coniugale fallimentare alimentata da dissapori, dinieghi, malignità e diciamolo pure: violenza!
 
Cosa porta la mente di un uomo (suocero, nonno premuroso, padre attento e umanamente attaccatissimo alla figlia, un lavoratore da poco in pensione benvoluto e stimato da colleghi ed amici: un insospettabile, si direbbe!) a compiere un così insano gesto? Un gesto che macchia di color "sangue" indelebile un rapporto che si era chiuso da tempo e che era già finito sotto gli occhi della cronaca locale poco tempo fa, anche grazie alla televisione.
 
Siamo in presenza di famiglie note, rispettate e di lavoratori che ad un certo punto della loro strada hanno incontrato la "crisi coniugale". Incompatibilità di carattere ? Tradimento? Insoddisfazione? Mancanza di realizzazione?
 
Fatto sta che si va a finire in tribunale, e qui casca l’asino! Quanti di Voi hanno assistito, rimanendo spesso a bocca aperta, a sentenze per cause di separazione e/o divorzio spesso inequivocabilmente di parte, senza tener conto delle responsabilità che spesso, anche con l’aiuto di testimonianze di comodo, riescono ad essere celate facendo passare il malcapitato di turno come l’unico e il più gravemente responsabile per l’accadimento che poi porta alla rottura del matrimonio.

C’è una legislatura nuova, con la quale certi processi potrebbero essere snelliti , ma quanto un avvocato può avere convenienza a tirare più a lungo possibile un giudizio? E’ vero che un marito o una moglie, arrivati davanti al giudice, il più delle volte cercano di "spennarsi" in tutto e per tutto?
 
E a rimetterci, quando i minori sono "l’oggetto" (che bruttissima parola!) del contendere, sono proprio loro. 
 
Nella fattispecie erano i nonni ad adoperarsi per il "trasporto a domicilio" dei ragazzi, ma con loro bolliva anche la rabbia per una separazione che ormai sapeva di stantio, di marcio e allora ecco che la mente umana si sostituisce di colpo a forze dell’ordine, avvocati, giudici, assistenti sociali, medici. Insomma tutto lo Stato ne esce sconfitto da un episodio di siffatta gravità e violenza. Pensiamoci su , proviamo a far coincidere il nostro pensiero con chi si appresta a recarsi davanti ad un giudice per un matrimonio andato a male ma non permettiamo che una separazione (giudiziaria o consensuale) divenga una distruzione totale!

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares