• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Qualcuno era ed è un fascista

Qualcuno era ed è un fascista

La politica di Maroni fino ad oggi sembrava pericolosa, oltre che senza la minima scheggia di eticità, ed inizia a palesarsi per ciò che è: pericolosa oltre ogni aspettativa.

Il DDL sicurezza che il governo ha reso immune alle polemiche diffuse a livello mondiale, rende di fatto possibile la materializzazione di fenomeni di sapore fascista, come, ad esempio, la Guardia Nazionale, che del resto stando al "La Padania", era il sogno di un po’ noi tutti italiani.

La Guardia Nazionale sarebbe un "Ente non governativo di volontariato (...) che si adopera al fine della salvaguardia dell’integrità Nazionale e per la Sicurezza dello Stato, della Costituzione e del Popolo Italiano", a differenza dei padani, come si sottolinea, che non hanno a cuore tutta la penisola.

Curioso, pensavo che queste cose fossero compito della polizia, dei carabinieri.
Ma per carità, i tempi cambiano, ci si adegua!
Inoltre, dopotutto, loro stessi mi rispondono sul sito:
"La Guardia Nazionale Italiana nasce anche in risposta ad un preciso disegno di legge, voluto dall’attuale Governo, per potenziare la sicurezza dei centri urbani viste le sostanziali carenze di organico e di mezzi da parte delle Forze di Polizia".
Quell’ "anche" l’ho ingigantito io, perchè mi preoccupa un po’.

Ma a dirla tutta la preoccupazione svanisce dopo aver dato un’occhiata alle loro strabilianti divise:





Adesso sì che potremo girare per le strade con questa bella gente che vedo sopra non ho proprio nulla da temere. Con quella fascettina al braccio poi, ecco, mi dà proprio un’idea rassicurante.

Ma ritorniamo ai loro principi etici, senza ridere o rabbrividire, leggiamo con calma fino a che punto possa arrivare l’idiozia.

"Gli appartenenti alla G.N.I. prima dell’immissione in servizio dovranno prestare giuramento alla Costituzione Italiana con la seguente formula rituale: "Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della nazione". Voglio dire, vestiti in quel modo, chi dubita che possiate essere fedeli alla costituzione?

"La G.N.I. cerca veri Italiani Nazionalisti e Patrioti, gente che sappia portare degnamente e con orgoglio l’uniforme, e per tutto ciò che essa rappresenta servire la nostra terra ed il popolo Italiano, con regolare mandato e in piena legalità".


Ecco, magari occorre capire cosa significhi portare con orgoglio l’uniforme e servire il popolo...

Scorrendo tra le righe troviamo che Maroni ha detto che è giusto reponsabilizzare i cittadini e farli organizzare in questi semi-eserciti, ma che in realtà la Guardia Nazionale non vuole solo questo:

"La G.N.I. ha inoltre lo scopo di formare veri Patrioti Nazionalisti, che si prestino al servizio dello Stato Italiano, della sua unità, della sua Costituzione e della sua sicurezza. Per la G.N.I. il cittadino è il primo e più importante pezzo dello Stato ."




Una cosa non risulta chiara. Da una parte dicono che sono volontari disarmati, da un’altra dicono che i servizi di vigilanza venatoria ed altri prevedono il porto d’armi, ma l’utilizzo delle stesse solo secondo le regole statali (c’era bisogno di specificarlo?).

Il continuo richiamo che si fa all’Impero Romano come gloria del popolo italiano mi ricordano qualcosa. Forse i giudici comunisti, non saprei, ci devo pensare un attimo, poi rispondo.

Vi lascio la loro mail, se qualcuno di voi volesse scrivere qualcosa, o magari volesse arruolarsi in questa brillante avventura:

[email protected]

E non lasciate infamate, poverini, che se ne lamentano. Ne va dell’onore del popolo italico, eh.

Ah una cosa, per chi non lo avesse capito, al di là delle battute, questo non è uno scherzo.

Potete trovare anche un articolo de "La Stampa" di Torino dove i neo militanti della Guardia Nazionale si difendono dicendo di non essere nostalgici (dopotutto l’aquila non rappresenta nulla, nella storia), e di non voler fare concorrenza alle forze dell’ordine. Vogliono agire nel pieno delle regole, dicono.
Io dico, dalla mia, miopissima parte, bisogna vedere quali sono le regole, e chi le detta.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares