• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Viaggi > "Pura vida", l’ottimismo fatalista della Costa Rica

"Pura vida", l’ottimismo fatalista della Costa Rica

La dimensione esistenziale della “pura vida” caratterizza la Costa Rica, una nazione che sa regalare una grande varietà di umanità, colori, suoni, scenari naturali.

Pura vida. Due semplici paroline che fanno però la differenza. Può darsi che le abbiate già distrattamente notate anche qui in Italia. Magari sull’insegna di un anonimo bar, vicino al parcheggio del vostro ufficio. “Pura vida” sarà allora per voi poco più che l’anonimo lampeggiare di un neon incastonato nella fredda realtà cittadina.

Nel caso in cui abbiate invece varcato gli Oceani e siate atterrati nel minuscolo Paese Centro-Americano della Costa Rica, le due paroline in questione vi rimanderanno a ben altre suggestioni. “Pura vida” sintetizza infatti per molti costaricensi nativi o acquisiti il “qui e ora”, il saper cogliere l’attimo fuggente, senza dar spazio a poco costruttive divagazioni mentali Si tratta del riuscire a godersi la vita con un pizzico di ottimistico fatalismo. Già nella capitale San Josè avrete, infatti, fatto la loro conoscenza, posando lo sguardo sul vivace cartellone posto strategicamente all’aeroporto, con la scritta “Bienvenidos, Pura Vida”. Da profani del luogo, avrete pensato in un primo momento alla pubblicità di un buon caffè locale. Qualche minuto dopo il Pura Vida vi sarà però risuonato in tutta la sua armonica sonorità, pronunciato dall’autista del taxi nel darvi una mano a caricare i bagagli. A quel punto, probabilmente, già si sarà fatto strada in voi il sospetto che Pura e vida siano qualcosa in più di due semplici paroline messe insieme per caso.

E, infatti, esse travalicano il puro significato della loro traduzione letterale in italiano, ovvero “pura vita”. Un costaricense può pronunciare il suo Pura Vida in più occasioni durante la giornata. Come forma di saluto ad esempio. Ma anche per esternare soddisfazione, o serena accettazione di un contrattempo. Potrete ad esempio sentir pronunciare Pura Vida all’operaio che ha appena perso il treno per una manciata di minuti, così come al vostro accompagnatore che abbia fatto decollare l’aereo senza di voi, per essersi presentato all’hotel in tutta rilassatezza con un quarto d’ora di ritardo. L’origine di questa forma idiomatica pare sia da attribuire a un film del regista messicano Solares, datato 1956. In esso spicca uno dei protagonisti, un personaggio dalle venature comiche, il quale rimane permeato da una sorta di eterno ottimismo, nonostante nella vita non riesca a combinare granché. ¡Diay Felipe! ¿Vas Como? - Pura vida, ¿y vos? A conti fatti, il significato più profondo di Pura Vida ha una valenza che ben potremmo definire come filosofica o quanto meno esistenziale. Chi pronuncia Pura Vida è di solito una persona che vede e vive la vita proprio nella maniera in cui la Piaf la decanta nella sua celebre canzone, ovvero “en rose”.

Non si pensi che si tratti di mera oleografia a uso del turista. Se questo dubbio vi dovesse venire, scrutate nascostamente le placide facce dei lavoratori dei villaggi che di buon mattino si recano al lavoro in bici o sistemati a grappoli in sgangherati camion “cabriolet”. Ovviamente, anche la Costa Rica avrà di sicuro le sue problematiche socio-economiche, perché bene o male si trova anch’essa sul pianeta Terra. Tuttavia, i costaricensi sembrano aver fatto proprio, meglio di altri popoli, un concetto di per sé semplicissimo. La negatività più che nelle varie problematiche in se stesse, sta piuttosto nel come esse vengono recepite e interiorizzate: inutile piangersi troppo addosso, meglio cogliere il “qui ed ora”. Di attimi fuggenti la Costa Rica sa offrirvene una lunga sequenza. Il contributo “umano” del paesaggio costaricense è “colorato” e avvincente quanto le suggestioni cromatiche degli scenari naturali. I “pueblos” dei villaggi sono un grande centro di aggregazione. In queste piazze si svolge gran parte della vita quotidiana. Le attività sono condotte in genere con estrema rilassatezza, spesso con la compagnia di animali domestici e da cortile. Nei pueblos troverete mercatini, assisterete ad avvincenti incontri di calcio, sarete attratti dalla casereccia e incruenta corrida locale, dove ci si limita a sbeffeggiare il torello di turno. La Costa Rica saprà poi regalarvi un caleidoscopio di varietà cromatiche, scenari, sonorità armoniose, profumi avvolgenti.

I colori degli elementi naturali costaricensi sono estremamente vari da una zona all’altra del Paese. Le onde limacciose e marroncine delle coste caraibiche nord-orientali cedono il posto a quelle più cristalline del versante pacifico. Le tinte della sabbia, del cielo, delle foreste pluviali, delle savane, dei vulcani, delle lagune, delle piantagioni di banane, sono macchie di colore, così diverse e così vicine, su una “tavolozza” sempre mutevole. A volte, anche una semplice farfalla o una piccola rana si offrono agli occhi con colorazioni quasi oniriche. Ciò che vale per la vista, può dirsi per tutti gli altri sensi. Si pensi ad esempio all’udito. Sarà spesso blandito da sonorità intriganti, talvolta inconsuete per l’orecchio di un europeo. Le sinfonie di cavallette esperanza vi faranno da colonna sonora nelle ore del risveglio. I feroci “ruggiti” delle miti “scimmie urlatrici” vi allerteranno mentre passeggiate nella macchia della costa pacifica. I cinguettii dei variopinti uccelli, con la loro musicalità inconsueta, vi faranno sobbalzare, proprio come il clacson di un’auto che “reclamasse” la strada tra le vie della vostra città di provenienza. Anche l’olfatto vive una sua diversificata apoteosi. Lungo le spiagge e tra le foreste pluviali mille aromi vi condurranno alla rinascita olfattiva delle vostre narici. Tra le stradine non asfaltate dei piccoli villaggi, l’odore della melassa con cui vengono “trattate” le strade vi darà la sensazione di stare transitando nei pressi di un’invitante pasticceria. Nella Costa Rica si possono anche incontrare nostri connazionali e una nutrita rappresentanza di yankee stabilmente trasferitisi a quelle latitudini. Se non fosse per l’idioma, si stenterebbe a riconoscerli. La maggior parte di questi è, infatti, la versione riveduta e corretta di ciò che probabilmente erano nei loro Paesi di origine: il trattamento “pura vita”, o “pure life”, secondo i casi, ha effetti ben visibili e duraturi.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares