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Protesta università: occupate tre facoltà. Corteo nella zona Ovest dell’Aquila

Blitz pacifico in zona rossa

 
Protesta università: occupate tre facoltà. Corteo nella zona Ovest dell'Aquila

L'Aquila, 29 nov 2010 - La protesta degli studenti continua, dopo che venerdì sono saliti sul tetto di Lettere e Filososfia, e oggi gli studenti hanno occupato la Facoltà di Scienze, di Ingegneria e nel pomeriggio quella di Lettere e Filosofia, ma in tutte le sedi universitarie sono in corso assemblee studentesche contro il Ddl Gelmini. Dopo l’interruzione delle attività didattiche e l’occupazione, promosse dall'Udu, con l’assemblea permanente a Coppito1 gli universitari hanno fatto irruzione nel Centro storico dell’Aquila, in piena zona rossa. Dopo l’interruzione della didattica e l’occupazione della Facoltà, gli studenti di Ingegneria stanno attuando dei blocchi stradali nella Zona Ovest della città. Il corteo improvviso uscito dalle Facoltà, tornerà poi nella ex-Optimes occupata.

ZONA ROSSA VIOLATA - L'annunciato sit-in in piazza Duomo in una delle poche aree agibili del centro, ha visto la partecipazione di circa 300 persone. Tra loro molti studenti della

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Facoltà di Lettere che hanno deciso di varcare le transenne e tornare a fare simbolicamente una lezione all'aperto davanti a Palazzo Camponeschi, uno degli edifici più lesionati. Davanti l'ingresso della vecchia Facoltà gli studenti hanno esposto lo stesso striscione "Contro la riforma salviamo l'Univaq" che due giorni fa era stato esposto sul tetto della sede provvisoria nel polo industriale di Bazzano, zona ovest della città, mentre alcuni giovani, hanno sfidato il rischio di entrare in una struttura pericolante per salire al piano superiore dell'edificio e appendere anche altri striscioni con scritto "L'Aquila monumento studentesco al Ddl" e "Università pericolante". "E' questo il nostro modo - spiegano - per dire anche dall'Aquila che questa riforma provocherà la morte del nostro sistema universitario". Alla mobilitazione, che al momento non ha registrato incidenti, sono intervenuti anche presidi di Facoltà, prorettori universitari e ricercatori. Contemporaneamente continuano le assemblee in tutte le Facoltà dell'Aquila. Un secondo striscione è stato poi posto sulla statua di Sallustio: "Macerie di Cultura - lettere in rivolta".

FACOLTA' OCCUPATE - ''Questa facoltà decide all'unanimità di occupare la Facoltà di Scienze, resteremo in assemblea permanente almeno fino a domani, in attesa delle decisioni da Roma sul Ddl Gelmini''. Megafono alla mano, un rappresentante degli studenti annuncia cosi' la decisione da parte degli studenti di Scienze di occupare la facoltà, nucleo centrale del polo di Coppito all'Aquila. Nella Facoltà di Ingegneria, presso la sede della Ex-Optimes, occupate 2 aule e centinaia di studenti ihanno partecipato all'assemblea permanente contro il DDL Gelmini. Proprio durante l'assemblea circa 350 studenti hanno votato per l’occupazione della facoltà stessa nei giorni del 29 e 30 novembre.

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Al momento sono interrotte le attività didattiche di Scienze, Medicina, Biotecnologie, Psicologia, Scienze della Formazione, Lettere e l'occupazione è già scattata per l'edificio di Coppito. Gli studenti della Facoltà di Ingegneria sono riuniti in assemblea. La Facoltà di Medicina non è stata occupata per permettere lo svolgimento dell'esame di stato di infermieristica. E'stata indetta l'assemblea permanente nell'atrio dell'edificio di Coppito1. Gli studenti da Lettere e Scienze della Formazione, con l'aggiunta di delegazioni delle altre facoltà, stanno raggiungendo Piazza Duomo per un'assemblea in centro storico.

Sono state indette assemblee pomeridiane nelle sedi occupate di Coppito1 e Ex-Optimes per stilare documenti sui temi riguardanti il DDL, il diritto allo studio, la cittadinanza studentesca e “L’Aquila città Universitaria”. Le mobilitazioni garantiranno lo svolgimento degli esami, delle lauree e degli esami di Stato programmati nelle varie Facoltà. L’Udu chiede di comprendere i disagi provocati, ma considerata la gravità delle prospettive derivanti dall’approvazione del DDL Gelmini era indispensabile una protesta forte, partecipata, improvvisa e fortemente simbolica per evidenziare il profondissimo disagio. L’Udu dell’Aquila coordinerà con il movimento nazionale le iniziative nei prossimi giorni, ma garantirà, come già oggi, in ogni caso lo svolgimento di esami, esami di laurea ed esami di stato.

Nel tardo pomeriggio, in un'assemblea molto partecipata presso la sede di Bazzano, è stata decisa all'unanimità anche l'occupazione della Facoltà di Lettere e Filosofia.

GLI OBIETTIVI DELLA MOBILITAZIONE

1. Contrastare il DDL Gelmini, invitando il Governo a ritirarlo e ad aprire una discussione vera che rilanci il ruolo pubblico e democratico dell'Università autonoma e del diritto allo studio.

2. Rilanciare i temi del 17 Novembre su borse di studio, mense, trasporti, cas, residenza San Carlo Borromeo e su cui la Regione non da ancora una risposta concreta.

3. Rimettere al centro della ricostruzione e del progetto di città il tema di "L'Aquila città universitaria" non solo come slogan, come fanno Regione e Comune, o come "scusa"per fare qualche regalino privatistico, ma con progetti concreti finalizzati davvero a questo obiettivo strategico.

4. Rilanciare il progetto "una caserma di meno, un campus di più" Tra Pasquali-Campomizzi, Rossi, Finanza, la città dell'Aquila è ricca di caserme sottoutilizzate. Non serve consumare ulteriore territorio, per rilanciare la città universitaria basta "una caserma di meno, un campus di più".


I COMMENTI

GIOVANI COMUNISTI: "IN OLTRE 500 CONTRO DDL GELMINI" - I Giovani Comunisti hanno promosso e partecipano "attivamente al movimento universitario che, a partire dall'iniziativa lanciata venerdì scorso in cui insieme sono saliti sui tetti della facoltà di lettere a Bazzano, oggi ha dato luogo ad una manifetazione nel centro storico de L'Aquila. Questa mattina in oltre 500 abbiamo oltrepassato la Zona Rossa e abbiamo posto i nostri striscioni sulla vecchia sede della Facoltà di Lettere a Palazzo Camponeschi. Oggi questa sede diventa il luogo simbolico che raffigura lo stato di macerie in cui il Governo Berlusconi e il Ministro Gelmini hanno ridotto il sistema universitario italiano". "Il DDL Gelmini mette in crisi l'Università pubblica in Italia a partire dal Diritto allo Studio, che viene cancellato per centinaia di migliaia di studenti con l'introduzione del Prestito d'onore che, in nome di una tanto sbandierata quanto falsa meritocrazia, elimina di fatto il sistema di borse di studio statali basate invece sul reddito. Un DDL volto all'ulteriore precarizzazione del sistema della Ricerca e che chiude in maniera classista l'accesso al sistema della formazione e della conoscenza. Un DDl che, come molte altre "riforme" ed interventi di questo Governo, fa pagare la crisi alle classi sociali più deboli, ai lavoratori, ai giovani, alle donne e ai precari. E' per questi motivi che anche a L'Aquila, tra le macerie dei monumenti del centro storico, abbiamo proclamato l'OCCUPAZIONE delle Facoltà di Medicina, Lettere e del Polo Scientifico: per difendere l'Università pubblica italiana insieme a studenti, ricercatori, docenti e personale universitario".

GIOVANI PD VICINI A STUDENTI - "Siamo vicino agli studenti che in queste ore stanno occupando le sedi universitarie dell'Aquila. Il disegno di legge Gelmini, a nostro avviso
chiamato impropriamente riforma, in realtà non cambia radicalmente nulla, risponde unicamente a logiche economiche dettate dal ministro Tremonti". Lo fa sapere in una nota Stefano Albano, segretario provinciale Giovani democratici L'Aquila. "Si attuano scellerati tagli alla pubblica istruzione, mentre si finanzia quella privata. Bisogna investire ell’istruzione e nella ricerca: solo così il nostro Paese può tornare ad essere competitivo".

GIOVANI IDV ABRUZZO, RIPENSARE AL SISTEMA TRADIZIONALE - "Sono personalmente vicino agli studenti che occupano le aule degli istituti superiori Teatini e le Università abruzzesi. La riforma Gelmini è una menzogna vera e propria. Una presa per i fondelli. Non riforma nulla, lascia tutto come è", lo dice Coordinatore Regionale Giovani Italia dei Valori Abruzzo, Giampiero Riccardo. "E' solo una mossa elettorale ad uso del governo e del ministro da spacciare per cosa buona e giusta all'elettorato PDL - insiste il rappresentante dei Giovani Idv - La casta dei "Baroni" universitari non viene minimamente sfiorata da questo provvedimento e con il pretesto della scarsità di fondi, si introducono tagli dissennati alla pubblica istruzione, salvo poi foraggiare quella privata e contemporaneamente dilapidare 10 miliardi di euro per l'acquisto di 96 cacciabombardieri. La radice di un futuro liberale e sostenibile per noi Giovani Italia dei Valori, affonda sicuramente nella Scuola pubblica. Bisogna ripensare l'intero piano di studi tradizionale, se non addirittura anche il metodo, per acquisire una visione europeista, adeguando il sistema e le strutture agli standard continentali e possibilmente migliorarli. L'imperativo deve essere investire nell'istruzione, ricerca e nella stabilizzazione degli insegnanti precari. La tutela professionale e il rispetto della dignità, nei confronti di quanti per lavoro si fanno veicolo di istruzione e formazione, stabilisce il grado di educazione di un popolo e lo rende responsabile nei confronti delle generazioni future".

(video Fabio Iuliano)

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