Protesta #no2giugno: "Dare quei soldi ai terremotati"

A seguito del terremoto sta prendendo piede l'idea di annullare la parata del 2 giugno, festa della Repubblica, che ogni anno impegna a Roma migliaia di militari e milioni di euro di investimenti, che potrebbero essere deviati per dare un aiuto concreto alle popolazioni terremotate.
L'idea è stata lanciata stamattina da Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, che ha proposto anche l'interruzione dell'attività produttiva visto il crollo dei capannoni. Ma il "No" al 2 giugno ha visto anche l'approvazione di Antonio Di Pietro. Intanto su twitter, con l'hashtag #No2giugno migliaia di cittadini hanno sostenuto l'iniziativa.
Il giornalista de L'Espresso Ernesto Maria Ruffini ha scritto: "Dopo 66 anni, l’idea che si spenda anche solo un euro per autocelebrare una Repubblica che sta cadendo a pezzi nel vero senso della parola lascia l’amaro in bocca. Sarebbe sufficiente una cerimonia al Quirinale tra le più alte cariche dello Stato. Niente di più. E non chiamatela antipolitica".
Come dargli torto?
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