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Processo per l’omicidio di Sarah Scazzi: si intensificano i dubbi sulla famiglia Misseri

È durata solo poche ore l’ottava udienza del processo per la morte di Sarah Scazzi. Davanti alla Corte d’Assise di Taranto, questa mattina, hanno sfilato alcuni testimoni che hanno riferito particolari inediti e interessanti, soprattutto per l’accusa.

Un vicino di casa Misseri, Battista Serrano, ha infatti raccontato di aver visto, uno o due giorni prima dell’arresto di Sabrina Misseri, quest’ultima e Ivano Russo parlare di fronte a casa Misseri. 

L’episodio sarebbe avvenuto intorno alle 3,30 del mattino, un orario abbastanza insolito per intrattenere una conversazione all’aperto e in pieno autunno. Inoltre, né Sabrina né Ivano hanno mai riferito di quell’incontro. In quella circostanza il testimone avrebbe visto per qualche attimo anche Cosima Serrano, la mamma di Sabrina, vestita con abiti per uscire. 
 
Un’altra testimone, Ada Maria Serrano (cugina di terzo grado di Sabrina Misseri), ha riferito che il giorno della scomparsa di Sarah, poco prima delle 14, aveva telefonato a Sabrina per prendere un appuntamento per alcuni trattamenti estetici ma non aveva ricevuto risposta. 
Questo dato, secondo l’accusa, è molto rilevante dal momento che l’omicidio della 15enne di Avetrana sarebbe avvenuto proprio in un arco di tempo che va da pochi minuti prima a pochi minuti dopo le 14. 
 
È stata quindi la volta di Giuseppa Serrano, un’altra vicina di casa della famiglia Misseri, che ha riferito che il 5 ottobre 2010 ha sentito delle grida maschili provenire da casa Misseri, senza però capire le parole. 
 
Di lì a un paio di giorni Michele Misseri confesserà di essere lui l’assassino, prima di dare il via alla nota serie di ritrattazioni e contro-ritrattazioni. Infine, quest’oggi si è ascoltata la testimonianza di Bruno Scarciglia, un cugino di Michele Misseri:
Michele Misseri mi riferiva di Sarah che era molto timida e non scendeva mai in garage e che quando era pronto da mangiare lei lo chiamava dall'abitazione.
Questa circostanza, se vera, smentirebbe quanto affermato dal collegio difensivo di Cosima e Sabrina e dalla prima e dall’ultima versione di Michele Misseri, secondo cui lo zio avrebbe ucciso Sarah proprio nel garage. 
 
Il teste ha poi riferito di non aver mai sentito vociferare di molestie sessuali compiute da Michele Misseri nei confronti di altre donne o ragazze.


di Valentina Magrin
Questo articolo è stato pubblicato qui

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