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Processo lungo: legge ad personam? No, "ad partitum"

Un amico avvocato mi ha illuminata sul contenuto del processo lungo, di per sè un ossimoro se visto come la soluzione per accorciare la durata media del processo. Ma c'è di più: mentre non avevo dubbi sul principale beneficiario della suddetta legge, non avevo idea della quantità di parlamentari che ne beneficeranno. Ben 84...

Il cosiddetto "processo lungo" si riferisce ad un emendamento presentato ad una legge che prevedeva l'impossibilità per i processi per omicidio di concludersi mediante giudizio abbreviato.

Da un punto di vista giuridico l'emendamento, mi dicono, è così inconsistente e maldestro da lasciar dubbi anche sulla sanità mentale di chi lo ha pensato. Ma da un punto di vista sostanziale, è evidente che lo scopo per cui è stato concepito è solo ed esclusivamente quello di allungare a dismisura i processi in modo da favorirne la prescrizione.

Giustizia violata In sostanza consiste in questo:

- Fino a questo momento, nella fase introduttiva del dibattimento il giudice si pronunciava sulle richieste istruttorie avanzate dalle parti ammettendo le prove ammissibili e pertinenti, non ammettendo quelle irrilevanti, superflue, inammissibili o non pertinenti, e riservandosi di decidere nella fase finale del dibattimento su quelle dubbie; ora, con il geniale emendamento, al giudice è preclusa qualunque valutazione sulle richieste istruttorie potendo escludere solo quelle palesemente non pertinenti. Da chiarire che il Giudice può valutare ad esempio la pertinenza di una testimonianza solo sulla base delle circostanze sulle quali verterà, ma queste circostanze le indica la difesa, quindi un difensore può chiamare a testimoniare su una circostanza pertinente anche mille testimoni, poco importa poi se di questi mille testimoni 999 verranno a dire di non sapere nulla perchè nel frattempo per ascoltarli ci saranno volute 100 udienze. Lo stesso discorso vale per tutte le altre prove.

- Se il Giudice prova a non ammettere queste prove corre il serio rischio che il giudizio venga qualificato come nullo, quindi è facile aspettarsi l'ammissione integrale di ogni richiesta istruttoria, anche la più strampalata.

- Le sentenze penali passate in giudicato non costituiranno più una prova, così come è oggi, in un altro processo penale.

- Dulcis in fundo, questa geniale riforma andrà applicata a tutti i giudizi di primo grado anche a quelli in corso, a condizione che non si sia ancora chiuso il dibattimento.

C'è da sperare che la suddetta "riforma" venga giudicata incostituzionale almeno in parte. Ma nel frattempo, come evidenziato da un articolo di Repubblica, ci sono ben 84 parlamentari con processi in sospeso, cioè che sono stati rinviati a giudizio, o col rischio di esserlo o condannati in primo grado con appello in corso, che beneficeranno sicuramente della nuova norma del Codice di Procedura Penale.

Se non si può accorciare la prescrizione, allora si allunga la durata del processo.

Tana libera tutti.


 

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