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Processo Zamparini – Mastella, il 24 maggio si decide per l’ammissione delle parti civili

Tribunale di Benevento, 10 maggio 2012: è iniziato il processo Zamparini per i fatti connessi all’apertura del Centro Commerciale “I Sanniti” che vede coinvolti, oltre all’imprenditore friulano, altre 13 persone tra le quali spiccano Clemente Mastella, Sandra Lonardo e Aldo Damiano. Un processo di ampia rilevanza, oltre che penale, sociale, visto che coinvolge funzionari di diversi settori della pubblica amministrazione beneventana e personaggi rilevanti che da sempre hanno pesato nella vita pubblica e politica del capoluogo sannita e che potrebbe dare una scossa a quella parte di cittadinanza che da sempre ha chinato il capo davanti al potente di turno.

Un processo che vuole e può far luce su reati di corruzione, di truffa a danno di enti pubblici e altri reati contro la pubblica amministrazione che, come ha spesso dichiarato il PM Antonio Clemente, sono più frequenti nel Sannio che in altre zone della Campania. Non solo, il processo servirà anche a chiarire altri aspetti ancora oscuri delle vicende politico-affaristiche ed amministrative relative alla costruzione e alla apertura del Centro Commerciale “I Sanniti”.

Bisogna altresì ricordare che l’inizio del processo è stato travagliato. Lo slittamento dovuto alla sostituzione (per eccessivo carico di lavoro), da parte del Procuratore Capo Giuseppe Maddalena, del PM Antonio Clemente che aveva coordinato l’indagine. Le difficoltà a reperire giudici compatibili che non avessero partecipato a passati procedimenti a carico degli imputati; ostacoli che bloccavano l’inizio del processo ma che ora pare siano stati finalmente superati. Stamane, infatti, a presiedere l’udienza il collegio giudicante formato da Roberto Melone, Daniela Fallarino e Francesca Telaro con il Pubblico Ministero e il Sostituto Procuratore della Repubblica, Nicoletta Giammarino, che ha sostituito il suo collega Antonio Clemente.

Dei 14 imputati, invece, erano presenti solo Aldo Damiano, Antonio Orlacchio e Luigi Giuliano. Entrando nei dettagli, l’udienza di questa mattina è stata interamente dedicata alle dichiarazioni degli avvocati difensori sulle richieste di costituzione di parte civile presentate dal Comune di Benevento (dopo gli iniziali tentennamenti), dall’associazione Altrabenevento, dal liquidatore della “Società Reti e Sviluppo” e dall’associazione Assiconsumo. Il collegio giudicante si è poi riservato di decidere sull’ammissione di tutte le parti civili ed ha rinviato il processo al 24 maggio.

Aspettando la decisione del collegio è giusto ricordare le accuse mosse ai 14 imputatati e anche l’inizio di questa storia. L’indagine prende avvio a settembre del 2006 a seguito di un esposto presentato dall’associazione Altrabenevento  (oggi attaccata aspramente in aula dagli avvocati della difesa) per abusi edilizi ed urbanistici connessi alla costruzione di un parcheggio a servizio del centro commerciale nell’ansa del fiume Calore destinata alla realizzazione di un parco.

Le investigazioni coordinate dal Pubblico Ministero, Antonio Clemente e condotte dalla sezione “reati contro la pubblica amministrazione” della Digos di Benevento, diretta dal sostituto Commissario Antonio Zarrillo, confermano gli artifici connessi alla presunta costruzione del parcheggio sul tetto, che i magistrati definiscono “fittizio ed impossibile da realizzare”.

In seguito i riscontri della polizia giudiziaria confermano che la superficie di vendita autorizzata è esagerata perché anche il parcheggio oltre la ferrovia è fittizio e l’area parco da cedere al Comune ha una estensione molto minore di quella dichiarata da Zamparini perché una parte è di proprietà del demanio.

Proseguendo nelle indagini il GUP decide, tra gli altri, di rinviare a giudizio per corruzione Clemente Mastella e Sandra Lonardo per i 50.000 euro che Zamparini avrebbe versato ad una onlus per la assistenza ai poveri, come dallo stesso imprenditore dichiarato durante una conferenza stampa in cui spiegava i motivi della sua visita a Casa Mastella il 13 settembre 2006.

E gli altri imputati? Le accuse contestate agli altri imputati vanno dalla truffa aggravata al falso, fino alla corruzione, all’istigazione alla corruzione e all’abuso d’ufficio. Precisamente sono imputati per i seguenti reati:

Truffa Aggravata: Zamparini Maurizio (promotore dell’Ipermercato), De Santis Rosa (progettista), Cassano Francesco (dirigente Settore Urbanistica Comune di Benevento fino a maggio 2006), De Lorenzo Mario (dirigente Settore Urbanistica Comune di Benevento da maggio 2006 a marzo 2008), Iadicicco Giuseppe (progettista parco fluviale), Giuliano Luigi (dirigente settore Legale), Zagarese Vincenzo (collaudatore), D’Arco Paolo (amministratore soc. Reti e Sviluppo che per conto di Zamparini aveva chiesto le autorizzazioni e avviato i lavori), Damiano Aldo (ex assessore all’Urbanistica del Comune di Benevento);

Falso: Zamparini Maurizio, De Lorenzo Mario, Luigi Giuliano, Orlacchio Antonio (segretario generale del Comune di Benevento);

Corruzione: Zamparini Maurizio, Mastella Mario Clemente, Lonardo Alessandrina, Damiano Aldo;

Istigazione alla corruzione: Zamparini Maurizio e Rosenwirth Herbert (braccio destro di Zamparini);

Abuso d’Ufficio: Zamparini Maurizio, Damiano Aldo, De Lorenzo Mario, Cassano Francesco, Giuliano Luigi, Damiano Aldo, Mirabella Giovanni (geometra del Settore Urbanistica).

Dunque ingiusti profitti, autorizzazioni fittizie, tentativi di corruzione per poter costruire il centro commerciale e tanto altro da chiarire in sede processuale nei prossimi mesi. Di certo sappiamo che parte del coperchio di quel gran pentolone che rinchiude abusi, malaffare e favoritismi alla beneventana inizia ad essere alzato. Forse anche a Benevento qualche “potente” inizia a tremare.

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