• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Processo Zamparini-Mastella: i giudici ammettono le registrazioni come (...)

Processo Zamparini-Mastella: i giudici ammettono le registrazioni come prove

 

E’ andata in scena ieri, 21 giugno 2012, la nuova udienza del Processo Zamparini che vede imputati diversi amministratori locali e i coniugi Mastella. Dopo 6 mesi di attesa, di rinvii e di sostituzioni di giudici, si è finalmente partiti con le richieste di ammissione dei testimoni e delle fonti di prova. Il PM ha chiesto di utilizzare 2 registrazioni che conivolgono due imputati. La prima riguarda Herbert Rosenwirt, braccio destro di Zamparini, e Salvatore Zotti, ex componente della commissione edilizia al Comune di Benevento, che registrava un colloquio in cui gli venivano promessi posti di lavoro in cambio di un suo “alleggerimento” sul rilascio di concessioni per la costruzione del parcheggio del centro commerciale “I Sanniti”.

La seconda registrazione quando l’imprenditore imputato Maurizio Zamparini, durante una conferenza stampa tenutasi a Palermo, ammette di aver visitato Villa Mastella il 13 settembre 2006 chiedendo un aiuto per poter costruire l’ipermercato e convincere il Sindaco Pepe (a quei tempi mastelliano convinto). Zamparini riferisce che fu la signora Lonardo a chiedergli di donare ai Mastella 50.000 euro da versare poi ad un’associazione che si occupava di aiutare i poveri.

A questo punto gli avvocati difensori contestano tali fonti di prova perché non trascritte ed estranee al processo ed in più contestano al PM Giammarino di non aver indicato esattamente l’elenco dei documenti. In più l’avvocato difensore degli imputati Iadicicco Giuseppe e Cassano Francesco (accusati entrambi di truffa aggravata) chiede l’assoluzione per prescrizione del reato 5 bis (Zamparini Maurizio, Cassano Francesco, Giuseppe Iadicicco Delitto art. 640 c.p. [truffa] per avere rappresentato con artifici e raggiri una maggiore estensione dell’area destinata a Parco mentre in realtà una parte di tale area era di proprietà demaniale) dato che non sono intervenuti atti interruttivi perchè il rinvio a giudizio è stato notificato 6 anni e 3 mesi dopo i fatti contestati. 

Il Collegio giudicante presieduto dal giudice Melone a queste contestazioni risponde picche, infatti, ammette le fonti di prova registrate e invita il PM a dettagliare l’elenco dei documenti; in più stabilisce che dovranno essere sentiti 4 testimoni dei difensori per ognuno degli imputati. Sulla questione che riguarda la prescrizione del reato per Iadicicco e Cassano intervengono il PM Giammarino e l’avvocato di parte civile del Comune di Beneento Regardi che sottolineano come il reato di truffa non si possa prescrivere perché lo stesso si è determinata dopo il 2006 ed tuttora in corso. Sull’argomento il collegio non si pronunciato e rimanda la decisione

Intanto l’udienza va avanti con il primo teste: il dirigente della Questura di Benevento Lorena Capolupo. Ancor prima di porre le domande al teste un avvocato della difesa ricorda che i possibili futuri testimoni presenti in aula dovrebbero uscire riferendosi al Presidente dell’Associazione Altrabenevento Gabriele Corona, in precedenza presente in aula e già fuori dalla stessa prima di tale richiesta. In aula però (situazione alquanto singolare) rimangono gli imputati Orlacchio e Damiano che saranno sentiti prossimamente come testimoni.

Associazione Altrabenevento, è bene ricordarlo, non ammessa come parte civile al Processo, anche se promotrice delle indagini, come confermato dal teste Capolupo durante l’udienza. La stessa Capolupo risponde alle domande del PM con la tranquillità di chi ha messo solo delle firme ma non ha coordinato le indagini che, all’epoca, furono eseguite dal Commissario Antonio Zarrillo, assente in aula perché impegnato su altre indagini che riguardano il Comune di Benevento. Lo stesso Zarrillo dovrebbe essere ascoltato come testimone durante le prossime udienze.

Dunque, un’ora di udienza e un nuovo rinvio al 27 settembre con la possibile prescrizione dei reati che si avvicina. Ricordiamo che dalla data dei rinvii a giudizio sono passati ben 6 mesi e solo oggi si è ascoltato il primo teste, tra l’altro inutile ai fini del processo.

L’unica sicurezza che possiamo dare ai nostri lettori è che questo sarà un processo molto lungo e controverso, sperando non diventi una farsa.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares