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Prima Friedman, ora Geithner: perché?

È possibile che il siluro arrivato a Napolitano a novembre, con il libro di Alain Friedman, sia indipendente da questa uscita di Timothy Geithner, che rilancia la tesi del complotto internazionale ai danni del Berluska, ma qualche sospetto viene e, comunque, anche se è plausibile che Friedman non potesse prevedere questa uscita attuale di Geithner, è molto poco probabile che questi non sapesse del precedente. Ed allora: perché e perché proprio ora? E in pieno finale di campagna elettorale?

Per di più, Geithner usa un’espressione piuttosto pesante quando dice di aver sconsigliato ad Obama di aderire all’invito degli esponenti Ue: “Non possiamo macchiarci le mani del sangue di questo uomo”. Certo potrebbe trattarsi di linguaggio figurato, ma, anche qui sorge il dubbio che si volesse dir di più. E va da sé che Geithner avrà sicuramente consultato prima il Presidente – o chi per lui – dovendolo tirare in ballo; d’altra parte, se così non fosse stato, avremmo già dovuto leggere un comunicato della Casa Bianca che definisce queste come “posizioni e ricordi personali che il Presidente non conferma” ecc ecc. E invece…

Dunque, il Capo dell’Amministrazione in carica ha deciso di lasciar fare. Il primo effetto di questa uscita è oggettivamente un assist a Berlusconi, presentato come la vittima di un complotto della cattiva Ue, rafforzando e raddoppiando l’uscita di Friedman. Per di più le reazioni sono smentite che non smentiscono un accidenti, anzi mi ricordano la frase della signorina richiesta di certe prestazioni che replicava: “Prima di tutto queste cose io non le faccio, poi l’erba è bagnata e 50 euro sono pochi”. Imbarazzante!

E il Cavaliere, giustamente dal suo punto di vista, cerca di cavalcare la cosa come può, visto che i servizi sociali fanno presto a diventare arresti domiciliari e non è prudente prendersela con il Colle. Ma tutto questo avrà un effetto elettorale, frenando la caduta di Forza Italia? E perché a Geithner preme tanto aiutare il periclitante Cavaliere?

Qualche effetto elettorale è possibile che ci sia, spingendo un po’ di berlusconiani tiepidi, indecisi fra la spiaggia e le urne, a scegliere le seconde. Ma di quanti potrebbe trattarsi? Certo, anche uno 0,4%, per uno che sta affondando e deve resistere voto per voto, è un aiuto, anche se non risolutivo. Ma sapete che ci sono di quei regali dei quali si dice “basta il pensiero”. E qui il dubbio è che l’omaggio non sia tanto al capo di Fi, quanto all’amico, sodale, confidente e diremmo quasi socio di Putin. Siamo in tempi di rapporti difficili fra Casa Bianca e Cremlino e, forse, serve un buon mediatore. O forse si vuole invitare a star fermo e restare neutrale ad un possibile capo della lobby filo russa.

Peraltro, questo potrebbe essere un missile a più testate: un sorriso al vecchio amico Silvio, ma anche un pizzicotto a quegli antipatici della Ue, che non stanno facendo quello che dovrebbero contro i cattivi russi che invadono l’infelice Ucraina… Immaginate se venisse fuori altro, che si dimostrasse l’ingerenza della Ue negli affari di governi di un paese membro. E magari ancora di più... Sarebbe una circostanza davvero noiosa, vi pare?

Certo nella testa degli americani oggi c’è più Kiev che Roma. Però, se dovesse esserci anche qualche effetto romano la cosa non guasterebbe: sbaglieremmo ma il giullare fiorentino non è nelle grazie dei padroni di casa e se gli si può guastare la festa non è cosa che possa dispiacere. Ed anche Grillo, abbiamo il sospetto che, sulla riva occidentale dell’Atlantico, sia visto peggio di un anno fa. Tutto sommato, anche se il Cavaliere ha avuto le sue infedeltà, fornicando con l’autocrate russo e con il pirata berbero, buonanima, è pur sempre un vecchio amico su cui si può contare.

Infine, visto che ci siamo, la cosa può tornare utile anche a liberare la sedia del Quirinale. Certo, Re Giorgio è un vecchio amico sempre leale, però, da qualche tempo, inizia ad essere troppo contestato e non è più funzionale come un tempo. Forse è il momento di cambiarlo con un più giovane ed efficiente amico degli Usa…

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.91) 16 maggio 2014 19:27

    Certo che nell’arte della dietrologia della dietrologia sei un maestro senza pari. Se avessi applicato la tua intelligenza e il tuo tempo, invece che a scrivere articoli contorti come questo nel web, alla ricerca vera in storia a oggi - oltre i sessant’anni - saresti professore, quantomeno associato, e non un semplice ricercatore, passato dall’estrema sinistra al seguito di un guitto e di un massone.

    • Di (---.---.---.25) 16 maggio 2014 20:38

      ma, sai io mi diverto con questi articoli mentre della carriera accademica (so di stupirti) noin me ne è mai fregato granchè, il che peraltro nion mi ha impedito di scrivere qualcosa che non pretendo che tu abbia letto.Perltro tengo a dirti che mi ritengo ancora di estrema sinistra, che poi grillo sia massone tocca a te dimostralo.
      La carriera è un ideale di vita che mi lascia molto freddo e che preferisco lasciare ai borghesi piccoli piccoli del Pd come te

  • Di (---.---.---.120) 17 maggio 2014 18:27

    io invece penso che gli stati uniti cercano di limitare il successo dei 5 stelle che sono difficilmente manovrabili e per questo aiutano berlusconi e forza italia a non perdere troppi voti!


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