• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Prevedere un terremoto: si può,… non si può,… forse…

Prevedere un terremoto: si può,… non si può,… forse…

Alla ricerca di certezze e costantemente critici verso le istituzioni, soprattutto quando queste si rivelano insufficienti a contenere un disastro come il terremoto che ha colpito L’Aquila, troviamo facile appiglio nel dire: il ricercatore che lo aveva previsto è stato zittito sia dal capo della protezione civile sia dal massimo esperto italiano in sismografia.
Peccato, però, che i maggiori scienziati sismologi del mondo concordino nel dire che “le speranze un tempo così lucide di poter prevedere un sisma, stiano oggi diventando sempre più fragili”. Aggiungono inoltre gli scienziati che “si rivela sempre più inutile l’idea di poter avvertire per tempo la popolazione”.
Il dubbio che queste affermazioni siano un voler ”mettere le mani avanti” nel caso che queste si rivelino un fallimento, è molto forte. Tuttavia le argomentazioni portate dai sommi esperti a sostegno dell’impossibilità di prevedere un terremoto, sono molte e documentate.
 
Per esempio quelle dell’esperto sismologo Dr. Thomas Heaton del United States Geological Survey in Pasadena, Calif. che pessimisticamente smonta l’ottimismo degli studiosi che lo hanno preceduto.
 
Considerando le implicazioni politiche e sociali che tale affermazione può avere, il Dr. Heaton si chiede perché spendere tutti quei soldi nella ricerca se questa si rivela inutile ai fini della prevenzione? Non sarebbe forse più utile che l’ingente somma venisse impiegata per la costruzione di edifici antisismici, ponti e strade più solidi?
 
In realtà bisogna dire che lo studio dei terremoti e la conseguente ricerca della loro predittività ha avuto negli anni fortune alterne. Per esempio dal 1950 circa fino agli anni ’80, gli scienziati hanno avuto ragione per esempio nel prevedere un terremoto della città cinese di Haicheng basandosi sulla constatazione dell’aumentato livello dell’acqua potabile.

 
Nel rapporto della National Academy of Sciences del 1975 si sono presi a modello due constatazioni. Uno, chiamato “teoria della dilatazione”,è simile a ciò che accade quando si mette il piede nella sabbia bagnata e la sabbia si asciuga proprio attorno al piede. Secondo la spiegazione del Dr. Thomas H. Jordan, esperto in Geofisica del Massachusetts Institute of Technology, il fenomeno è dovuto al fatto che i granelli di sabbia subiscono una rotazione e non aderendo più attorno al piede lasciano scorrere via l’acqua. Si è dunque pensato che lo stesso fenomeno di dilatazione accadesse alle rocce e che queste, lasciando scorrere via l’acqua prima ancora che si verifichi il sisma, potessero indicarne l’imminente pericolo. Oggi però, spiega Jordan, non si dà più molto credito a questa teoria.
La seconda teoria è quella dei segnali precursori e si basa sullo studio delle zone a rischio in quanto già colpite in precedenza da un terremoto. Si è trattato di monitorare dette zone, negli States e in Cina, per osservare percettibili sommovimenti della crosta terrestre che potessero predire l’avvento del sisma. Anche questa teoria si è manifestata non valida. I terremoti successivi si sono verificati in zone assolutamente non prevedibili.
 
Altri tentativi di predizione si sono fatti seguendo la traccia della nuova Scienza del Caos e della Complessità, per la quale i terremoti sono il classico esempio del sistema caotico e un sisma di magnitudo elevata potrebbe essere il risultato di tanti piccoli, impercettibili sommovimenti verificatisi nel tempo. Ma anche se i piccoli sommovimenti vengono monitorati, noi non saremo mai in grado di predire quando si verificherà il terremoto vero e proprio.

Questa sulla base degli studi e delle ricerche, anche empiriche compiute nel tempo, è tuttora l’autorevole opinione del Dr. Thomas Heaton del United States Geological Survey in Pasadena, California.
 
 

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.253) 8 aprile 2009 03:07
    Damiano Mazzotti

    Forse non si può prevedere il giorno esatto o l’ora precisa.... Ma già sapere se nell’arco di una settimana ci sarà un grosso terremoto serve a predisporre i soccorsi nel modo migliore per salvare più vite umane e per soccorrere nel migliore dei modi feriti e senzatettto...

    Denunciare uno scienziato che ci da avvertimenti per preparci ad agire significa solo dimostrare la propria ignoranza, arroganza e abuso di potere.... Consiglierei allo scienzito interessato di denunciare chi l’ha denunciato per abuso di potere.... Il potere corrompe, e il potere assoluto corrompe in modo assoluto... è meglio ricordarlo a chi a dato in mano scuola, tv, editoria, potere politico e ormai anche quello bancario a una solo persona.... tutti gli errori si pagano, il problema è che i più grossi si pagano sempre con troppo ritardo... Vedi Hitler e Mussolini.... Poi bisogna sottolinerare che l’abruzzo è stato gestito dalle sinistre e quando si chiedono troppe tangenti agli imprenditori, poi questi sono costretti a risparmiare sulla qualità dei materiali e dei tecnici.... Se si fosse costruito a norma ci sarebbe stata probabilmente solo la metà dei crolli e dei morti...

  • Di Virginia Visani (---.---.---.232) 8 aprile 2009 09:27
    Virginia Visani

    Damiano,penso che tu abbia centrato in pieno il problema di fondo. Che è quello dell’illegalità, della violazione delle leggi, della corruzione con relativo seguito di tangenti. Di esempi di questo tipo è pieno il nostro Paese. Basta guardarsi attorno. E si spera che un terremoto gigante non ci seppellisca tutti tra le macerie dello scempio "legalizzato".
    Vogliamo una volta tanto fare pulizia di tutto questo schifo? Qui non c’entra l’ideologia:essere onesti e responsabili non è nè di destra, nè di sinistra.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares