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Premio Letterario La Calcina-John Ruskin " Scrivere di Architettura

Dopo il successo della prima edizione del 2018 e il triste stop a causa pandemia del 2020 ecco i nomi dei vincitori dell’edizione 2021 del PREMIO LETTERARIO “LA CALCINA – JOHN RUSKIN” SCRIVERE DI ARCHITETTURA.

Siamo felici di annunciare i due vincitori della seconda edizione del Premio Letterario La Calcina-John Ruskin - Scrivere di Architettura; infatti, in data 5 novembre, in una riunione tenutasi proprio all’Hotel Ristorante La Calcina a Venezia, in presenza del direttore ed ideatore del premio l'artista Marco Agostinelli, del Presidente dell'associazione culturale Ro.Sa.M., il critico d'arte Roberta Semeraro, della giuria, composta dal suo presidente, architetto Giancarlo Carnevale, e dagli architetti Guido Zucconi, Clemens F. Kusch, Carmen Andriani, Luigi Prestinenza Puglisi e anche alla presenza del direttore del Comitato Scientifico del Premio , architetto Marina Montuori, all’unanimità, ha individuato i vincitori. Va peraltro sottolineato che tutti i lavori pervenuti sono apparsi di notevole livello scientifico il che ha comportato una scelta sofferta e impegnativa

Gli scritti premiati saranno pubblicati nel sito stesso del Premio.

Primo premio assoluto a : JAVIER ATOCHE INTILI con la tesi di dottorato intitolata Lima la moderna: migrazioni europee e sviluppo dell’architettura peruviana del XX secolo (1937-1969). Gli edifici multipiano come patrimonio architettonico.

Motivazioni: Si apprezza l’ampio respiro storico-geografico del testo, sostenuto da un vasto e ben illustrato corredo iconografico nonché la ricchezza di spunti critici che vanno oltre la semplice descrizione delle opere e degli autori ad esse legati.

La tesi di dottorato “ Lima la Moderna”, sarà edita in un volume per i tipi della casa editrice DOM-Publisher di Berlino, uno tra i principali editori internazionali di Architettura, partner del Premio. Sarà inoltre pubblicata sul sito del Premio.
In occasione della premiazione, data da stabilire, il vincitore riceverà anche una targa e un diploma e sarà ospite per il soggiorno veneziano presso l’Hotel-Ristorante la Calcina.

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Secondo classificato (Premio Hausbrandt) : MICHELA PIRRO con la tesi di dottorato intitolata Ricostruire l’Italia: l’opera della Pontificia Commissione Centrale per l’arte Sacra in Abruzzo e Molise nel secondo dopoguerra (1945-1975) .

Motivazioni dell’attribuzione del secondo Premio (Hausbrandt) : Appaiono degni di nota il ricorso a documenti inediti e di grande interesse, nonché la metodologia e la costruzione logica ottimamente congegnate: procedendo dal generale al particolare e scegliendo un caso studio molto appropriato, oltre che circoscritto nel tempo e nello spazio.

La tesi di dottorato “Ricostruire l’Italia” sarà pubblicata sul sito internet del Premio. In occasione della premiazione, data da stabilire, il vincitore riceverà anche una targa e un diploma e sarà ospite per il soggiorno veneziano presso l’Hotel-Ristorante la Calcina.

Nel ringraziare tutti per la partecipazione diamo appuntamento per la premiazione ufficiale che avverrà in data e luogo che verranno comunicati con altro avviso.
Un grazie particolare per la gentile ospitalità al Padiglione Nazionale della Repubblica Dominicana alla 17a Biennale di Architettura di Venezia, alla sua curatrice dott.ssa Roberta Semeraro e al rappresentante in loco, signora Iris Peynado, della commissaria del Padiglione.

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JOHN RUSKIN

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John Ruskin (Londra, 8 febbraio 1819–Brantwood, 20 gennaio 1900) è stato uno scrittore, pittore poeta e critico d’arte britannico. La sua interpretazione dell’arte e dell’architettura influenzarono fortemente l’estetica vittoriana ed edoardiana. È del 1840 il suo primo viaggio in Italia, che lungo le classiche tappe del Grand’ Tour lo conduce con i genitori attraverso la Francia e l’Italia fino a Paestum, ed è tra l’altro questa l’occasione della scoperta di Venezia, dove ritornerà più volte per lunghi periodi. In questi suoi soggiorni Ruskin dimorava presso la pensione La Calcina sulla Fondamenta delle Zattere. Le Pietre di Venezia di John Ruskin sono da sempre lo specchio fulgido e fedele della città lagunare, il breviario d’obbligo per chi voglia imbastire un rapporto non effimero con la sua civiltà ambientale e artistica. Ma Le Pietre di Venezia sono anche altro: sono il più alto esempio di prosa ottocentesca, vibrante, avvolgente, entusiasmante; sono un’opera capitale nella storia dell’architettura per la scoperta della “primitiva arte gotica”; sono infine uno straordinario ammonimento sospeso fra utopia e apocalisse, che da questa città si riverbera in tutto il mondo.

Da tutto ciò prende ispirazione il premio organizzato da Ro.Sa.M. che ha periodicità biennale, e si svolge in collaborazione con il Comune di Venezia, la casa editrice DOM Publisher l’Ateneo Veneto e l’Hotel Ristorante La Calcina. Main Sponsor: Hausbrandt.

Il Premio è rivolto a chi abbia scritto della città, in particolare quella di Venezia, non solo nella sua complessità e densità storico-artistica, ma anche alla luce di temi posti dalla contemporaneità: tra questi, la coesistenza tra il nuovo e l’antico, la possibilità di fare convivere la necessità di “conservare” con le esigenze di una città moderna e/o con gli sviluppi e le sfide del futuro.

 

L'ARTE DEI LIBRI E DEGLI EDIFICI

Il vasto programma editoriale di DOM Publisher unisce entrambe le passioni: l'architettura e la progettazione di libri di alta qualità. Editori esperti, grafici creativi e architetti lavorano nell'interfaccia tra teoria e pratica sotto lo stesso tetto nella zona di Friedrichswerder a Berlino. La casa editrice pubblica fino a 40 nuovi titoli ogni anno e mira a fornire ad architetti, docenti e studenti una base preziosa per il loro lavoro quotidiano e a dare un contributo critico al dibattito contemporaneo sull'architettura. Oltre alla serie di manuali, guide architettoniche e nozioni di base, i focus tematici includono la storia dell'architettura dell'ex Unione Sovietica, nonché l'architettura in Africa e nel mondo musulmano. I libri sono pubblicati principalmente in inglese e tedesco, ma sempre più anche in russo, francese, italiano e spagnolo. La rete di distribuzione globale significa che tutti i titoli possono essere acquistati nelle librerie

di architettura di tutto il mondo, da New York a Mosca fino a Tokyo.

https://dom-publishers.com

L’Ateneo Veneto è un’istituzione che, nell’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale, ha per scopo di cooperare al processo e alla divulgazione delle scienze, delle lettere, delle arti e della cultura, in ogni loro manifestazione. Nell’ambito delle sue finalità promuove lo studio di quanto abbia relazione in particolare con le condizioni, le esigenze e gli interessi di Venezia e dell’area veneta. L’Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti nacque dalla fusione della Società Veneta di Medicina, dell’Accademia dei Filareti e dell’Accademia Veneta Letteraria, il 12 Gennaio 1812, con decreto di Napoleone I del 25.12.1810 nell’antica sede della Scuola di Santa Maria e di San Girolamo “applicata alla giustizia”, come si legge nei documenti ufficiali della Serenissima, o più comunemente detta di San Fantin. Dal

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dicembre 1997 (DDL 460/1997 e rel. modifiche) l’Ateneo Veneto è divenuto “ONLUS”, Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale. In origine, nel 1458, la Scuola era costituita da due Confraternite, quella di S. Girolamo e quella di S. Maria della Consolazione o della Giustizia, con sede comune presso la Chiesa di S. Fantin, da cui più brevemente la denominazione Scuola di S. Fantin con scopi anzitutto assistenziali. Esse svolgevano anche la pietosa funzione di accompagnare al “supplizio” i condannati a morte, funzione che portava ad attribuire alla Scuola il nome corrente di Scuola dei “picai” o della “buona morte”. Agli inizi del secolo, dopo la soppressione della Scuola, l’edificio fu destinato nel 1808 alla Società Veneta di Medicina. Quest’ultima, fusasi con altri istituti culturali, diede vita il 12 Gennaio 1812 al nuovo sodalizio che prese il nome di Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Tra i vari soci che l’Ateneo Veneto ha annoverato nel corso degli anni, vi sono nomi illustri quali: Daniele Manin, Nicolò Tommaseo, Pietro Paleocapa, Alessandro Manzoni, Antonio Fogazzaro, Diego Valeri, Carlo Rubbia.

https://www.ateneoveneto.org/

HAUSBRANDT TRIESTE 1892 S.p.A.

Il gusto di una grande storia italiana Da oltre un secolo il marchio Hausbrandt è sinonimo di caffè nel mondo. Fondata a Trieste nel 1892, l’Azienda guidata dalla famiglia Zanetti esporta il gusto e la tradizione italiana in oltre 90 Paesi ed è presente nelle caffetterie più prestigiose dei quattro continenti. Dal moderno impianto di torrefazione di Nervesa della Battaglia (Treviso),nel cuore del Nordest, dove è presente anche la sede direzionale del Gruppo, Hausbrandt occupa una posizione di assoluto rilievo nel panorama italiano e internazionale: dagli Uffizi di Firenze al teatro dell’Opera di San Pietroburgo, dal Cremlino a Mosca fino al lussuoso Paradise Island Resort alle Maldive. Con radici salde nella tradizione e con lo sguardo proiettato al futuro, la famiglia Zanetti lega il suo nome alla storia del caffè fin dal XVII secolo, con il capostipite Anton Maria Zanetti, artista e umanista, proprietario di una celeberrima caffetteria -una delle oltre 200 di Venezia -non lontano dal suo palazzo di S. Maria Mater Domini. Divenuta nel tempo luogo di incontro e cultura, cenacolo artistico dove passarono i grandi nomi dell’arte veneziana: da Tiepolo a

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