La situazione è veramente desolante e fa dubitare di appartenere ad un democrazia compiuta. Durante gli anni di piombo avevo paura ad accendere la radio: una carneficina sia a destra che a sinistra. Oggi è una ruberia continua: anche quattro notizie di corruzione ed uso personale del denaro pubblico in apertura del telegiornale. Quello che salta agli occhi è il disinteresse per il bene pubblico: una politica che è solo far carriera per guadagnare, non importa come. Ci si rempie la bocca della parola "merito" a vanvera. La verità è che va avanti negli studi solo chi ha i soldi per tappare le falle di una scuola allo sbando. I migliori, infatti, se ne vanno all’estero dove il merito viene riconosciuto anche a livello di stipendio. Qui, già dalle elementari, chi studia viene sbeffeggiato e definito "secchione". A chi è bravo a giocare al calcio, per esempio, si regalano coppe, targhe e festicciole. Naturalmente l’impegno calcistico gli impedisce di studiare, ma questo apetto non interessa a nessuno. Quando si comincerà a festeggiare i bravi in matematica forse le cose cambieranno in questa repubblica di banane, veline e ruffiani.