• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Politica e cosche sull’affare del Ponte dello Stretto di Messina

Politica e cosche sull’affare del Ponte dello Stretto di Messina

Non parlo della manifestazione del Popolo Viola, a quello ci pensano abbondantemente i mass media, ma di quella in contemporanea dalla Sicilia contro il Ponte sullo Stretto.

Secondo i dati della Questura erano in quattro mila, quindi c'è ne erano almeno il doppio ad esprimere il forte dissenso per la costruzione di questo mostro che unisce, non metaforicamente ma economicamente, la 'ndrangheta con la Mafia Siciliana.

E' stata scelta la giornata di sabato perché coincide con il triste anniversario delle alluvioni e dei conseguenti smottamenti franosi che lo scorso anno provocarono trentadue vittime. I manifestanti per questo rivendicano il diritto che i soldi spesi per questa inutile e dannosa costruzioni, li adoperassero invece per mettere in sicurezza il territorio dal dissesto idrologico.

Ma invece questo Governo ha tutte le intenzioni per costruire il Ponte e comunque già sono state aggiudicate le gare d'appalto. A chi?

In realtà Berlusconi anticipò tutto già nel 2008 durante la campagna elettorale per l’elezione del Governatore della regione Abruzzo. «Sapete com’è andata col Ponte sullo Stretto?», aveva esordito il premier a L’Aquila. «Avevamo impiegato cinque anni a metter d’accordo le imprese italiane perché non si presentassero separate alla gara d’appalto ma in consorzio... Eravamo andati dai nostri colleghi chiedendo che le imprese non si presentassero in modo molto aggressivo, proprio perché volevamo una realizzazione di mano italiana, e poi avremmo saputo ricompensarli con altre opere pubbliche».

Insomma parole gravi a mio avviso perché emerge fuori il reato di "turbativa d'asta" ma a quanto pare tutto è alla luce del sole. Così alla luce del sole che l'appalto per la costruzione del Ponte l'ha vinta la Eurolink. Un'associazione temporanea di cui la Impregilo possiede una quota maggioritaria del 45 per cento.

Sì, esatto, proprio la Impregilo, uno dei colossi mondiali nel campo dell'edilizia e più volte citata come esempio di malaffare. Giusto per fare un esempio nel 2006 ha patteggiato con il tribunale del Lesotho il pagamento di una multa di 1,5 milioni di euro per corruzione e per aver ostacolato la giustizia di quel paese.

Ma vediamo a casa nostra. Da noi è indagata per aver dato in subappalto la costruzione della Salerno-Reggio Calabria alla 'ndrangheta e aver dato una parte dei soldi destinati al lavoro sempre alla 'ndrangheta, un pagamento che nell'ambiente mafioso viene chiamata "tassa di sicurezza".


Inutile ricordare che sempre la Impregilo è la società costruttrice dell'Ospedale dell'Aquila che crollò come se fosse di cartapesta. Ma le indagini sono ancora in corso, quindi attenderemo il responso.

Poi la Impregilo sarebbe anche l'azionista della FIBE, l'impresa che si sarebbe dovuta occupare dei rifiuti in Campania ed ora è coinvolta in un inchiesta della Magistratura ancora in corso.

Insomma forse Berlusconi ci dovrà spiegare ancora meglio con quale criterio sia stata eseguita la gara d'appalto. Qualcosa ce lo dicono le intercettazioni fatte dalla Procura di Monza che indaga sulla Impregilo: l'economista Pelanda, editorialista del Giornale e del Foglio, rassicurava l'ex capo dell'Impregilo che il senatore Dell'Utri gli aveva spiegato che avrebbero vinto tranquillamente la gara d'appalto per il Ponte.

Profezia avverata.

Insomma il Ponte sullo Stretto oltre ad essere un disastro ambientale e ad essere un ponte costruito su una zona altamente sismica, ha un' unica utilità: alimentare la finanza criminale della 'ndrangheta e mafia.


LEGGI:
Messina. Manifestazione contro il ponte sullo stretto

ARCHIVIO: La strana coppia Berlusconi-Impregilo e il ponte sullo stretto
ARCHIVIO: Le ’ndrine incendiano trivella del Ponte sullo Stretto
ARCHIVIO: La gara del ponte, madre di tutte le turbative

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares