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 Home page > Attualità > Politica > Pensioni d’oro e vitalizi: ma tu lo conosci Paolo Prodi?

Pensioni d’oro e vitalizi: ma tu lo conosci Paolo Prodi?

Paolo Prodi è stato candidato del movimento "La Rete" alle elezioni politiche del 1992, la Rete era partito politico italiano di sinistra, attivo dal 1991 al 1999.

Paolo Prodi è il fratello dell'ex Primo Ministro, Romano. Paolo, laureato in Scienze Politiche, è stato rappresentate in Parlamento e in numerose assemblee locali. Ottenne buoni risultati alle elezioni regionali siciliane 1991 (7,3%) e nelle elezioni politiche del 1992 dove ottenne l'1,86% alla Camera dei Deputati.

In occasione delle elezioni politiche del 1996, la Rete avrebbe dovuto presentarsi insieme alla Federazione dei Verdi, con la quale aveva già iniziato un percorso federativo attraverso la costituzione di un gruppo unitario al Senato. L'accordo, tuttavia, non fu concluso; la rottura si riflesse anche nella decisione, promossa dalla Rete, di porre fine al gruppo unitario. Fu così che la Rete presentò candidati propri all'interno della coalizione del L'Ulivo (caporeggiata dal fratello Romano), ottenendo cinque deputati e un senatore.

Alle elezioni regionali siciliane di poco successive ottenne il 3,6% e 3 deputati regionali. Il 15 dicembre 1996 mutò nome in "La Rete per il Partito Democratico" e confluì ne I Democratici il 27 febbraio 1999, non avendo più, da allora, una sua rappresentanza istituzionale autonoma e distinta.

Forse chi sta leggendo questo articolo potrà pensare: "Si, ma chi se ne frega di questo signore?" ... e qui casca l'asino, direbbe Totò! Perché questo signore, che forse poco ricordano, ha "lavorato" 126 giorni in parlamento prima del 1997 e usufruisce un vitalizio di 3100 euro mensili. Oggi i nostri onorevoli rimpiangono di non essere stati in Parlamento prima del 1997. Fino a quell'anno, infatti, bastava essersi seduti solo una volta nel proprio scranno parlamentare per poter godere del vitalizio appena terminato il proprio mandato. Ma diciamo che Poalo Prodi non è il solo politico meno conosciuto che percepisce un vitalizio per il suo "lavoro" svolto al Parlamento ma ce ne sono altri...

Nel 1997 bastava anche solo un'ora in Parlamento. Le pensioni d'oro che ci prosciugano le tasche riporta alcuni esempi che meritano di essere ricordati. La vicenda interessante è anche quella dell'onorevole Luca Boneschi. Eletto per i radicali nel collegio di Como il 12 maggio 1982, lasciò l'incarico non un anno dopo le elezioni, non il mese successivo, bensì appena 24 ore dopo. Il 13 maggio, infatti, presentò le dimissioni. Da quel giorno, Boneschi riceve 3.108 euro lordi (1.733 netti) al mese. L'avvocato di Como all'epoca aveva solo 44 anni. Un altro caso emblematico è quello di Toni Negri. Il fondatore di "Potere operaio", colui che aveva teorizzato la violenza operaia, gode di una pensione di 3.108 euro mensili per i suoi giorni da deputato negli anni Ottanta. Pochi giorni, in realtà, perché il professor Negri esercitò quel mandato per poco più di due mesi (64 giorni), durante i quali furono convocate 9 sedute. 
Ma il Governo attuale invece di mettere fine a questi scandali pensa di introdurre il sesso nelle carceri.

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