Paranormal activity sulla scia (tremolante) di Blair witch project

Ovvero come un trailer mal fatto rischia di rovinare un film che invece potrebbe essere ottimo.
Mi sfuggono le motivazioni che hanno portato la Paramount a distribuire un trailer così sconclusionato.
Il film in questione è Paranormal activity, un horror diretto da Oren Peli con Katie Featherston, Micah Sloat, Amber Armstrong, Michael Bayouth e Mark Friedrichs.
Da quello che riusciamo a vedere nel trailer sembra proprio che il film abbia le carte in regola per farci vedere qualcosa di nuovo, o forse qualcosa di vecchio ma fatto meglio.
La storia racconta di una presenza misteriosa in una casa, capace ovviamente di terrorizzare fino alle estreme conseguenze i due abitanti.
La particolarità quindi non è certo nella trama ma è da cercare nella tecnica con cui il film è narrato.
Anche qui nulla di nuovo (ricordate BWP o anche [REC]?), ma la scelta di piazzare una finta videocamera nella camera da letto dei due protagonisti e fingere di riprendere tutto dal vero sembra funzionare.
Almeno da quel poco che mostra il trailer.
E qui arriviamo al cuore del problema.
Se il film in sé sembra buono, il trailer è quanto di più mal fatto abbia mai visto.
Spettatori (americani) in sala assistono terrorizzati alla proiezione in anteprima del film.
Le immagini saltano continuamente dallo schermo alle facce sconvolte dei ragazzi in sala, facce su cui si alternano espressioni di terrore, spavento, orrore puro.
Ragazze che si stringono ai fidanzati, uomini che si coprono gli occhi per non vedere le scene che scorrono sullo schermo.
Il tutto è talmente finto che è più facile prendere per reali le immagini del film.
L’obiettivo naturalmente è quello di creare un trailer virale per mostrare quanta paura faccia il film.
L’idea non è nuova... ma in compenso è realizzata malissimo.
E dire che Paranormal activity sembra avere le carte in regola per diventare un buon successo... potrà il trailer convincere qualcuno a NON andare a vederlo?
Il trailer potete vederlo qui, luogo che è anche la casa originale di questo articolo.
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