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Pablo Iglesias incontra de Magistris a Napoli. Il fondatore di Podemos: “Sostengo l’Unione Popolare”

Pablo Iglesias a Napoli per dichiarare il suo sostegno all’ Unione Popolare: “E’ un onore sostenere Unione Popolare, rappresentano un’ alternativa democratica in un contesto pericoloso per l’ Europa”.

di Daniele Pallotta

Iglesias parla anche di altri schieramenti in campo per le prossime elezioni: “L’ Italia potrebbe essere in mano a due forze di estrema destra e Berlusconi. Salvini dice che loro al governo non permetteranno alle ong di soccorrere le persone che dall’ Africa vogliono arrivare in Italia. Quello secondo me è fascismo. Rispetto chi vota PD, ma a mio parere è corresponsabile di quello che sta accadendo adesso. Il suo schieramento con la NATO non è un aiuto per l’indipendenza dell’ Europa e per una politica estera che difenda la Pace e la diplomazia.

De Magistris, portavoce di Unione Popolare, vede nell’ appoggio di Iglesias, che segue il quello di Mélenchon de La France Insumise la possibilità che “Si stia formando un’ unione popolare europea, pacifista, per la giustizia sociale ed economica, per la solidarietà universale,per la lotta alle disuguaglianze, per pari diritti”.

All’ evento, tenutosi al cinema Modernissimo, è stato esposto uno striscione per ricordare Giuliano De Seta, studente di 18 anni morto durante un tirocinio dell’ alternanza scuola – lavoro. “Questa sequela di morti è inaccettabile – afferma De Magistris – L’ Unione Popolare è l’unica coalizione che chiede di cancellare l’ alternanza scuola - lavoro. Chi invece negli altri schieramenti si dice di sinistra ha approvato la Buona Scuola e cancellato l’ articolo 18”.

Sul rischio di una deriva fascista de Magistris commenta: “Noi siamo contro ogni forma di fascismo. Anche lo Stato d’ eccezione permanente può essere una forma di fascismo, anche la repressione del dissenso, anche la concentrazione dei poteri, anche l’ annichilimento della stampa e della magistratura possono essere effetti di una torsione autoritaria”.

L’ ex Sindaco afferma di aver voluto fortemente candidarsi a Napoli, e di essere contrario alla riforma dell’ autonomia differenziata, che rafforza i poteri già costituiti, ma favorevole al potenziamento delle autonomie locali".

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