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Prostitute o...puttane?

Da studente, con degli amici, quando non avevamo niente da fare, andavamo al centro di Catania, ove le “case chiuse” erano aperte e venivano tollerate per il solo fatto che erano discrete e concentrate solo in una zona: La Via delle Finanze… una casbah.
 
Era una strada vecchia, le case erano anche dell’800, ridotte come tuguri e topaie e vi era un’allegria combinata ad un frastuono creato dalle donne succintamente vestite ma sempre nei limiti e mai come oggi appaiono in TV molte ragazze con tette ed altro alla mercé di tutti con grande appagamento di ominicchi, mezzi uomini, sfigati e maniaci.

C’erano anche i suonatori ambulanti che dopo l’esibizione domandavano qualche “spicciolo”, i venditori di sigarette di contrabbando e si giocava anche a carte: il famoso “tre oro tre oro”, oggi molto diffuso nella politica, in borsa e nelle banche. Praticamente non si vinceva mai. L’unico a vincere era il figlio di puttana e i suoi compari. Noi catanesi sapevamo dell’imbroglio ma molti dell’entroterra ci cadevano come allocchi. Oggi, anche a noi siciliani, vogliono insegnarci il gioco...Ma!
 
Era un divertimento e noi non dicevamo mai andiamo a puttane o andiamo a prostitue ma andiamo in Via delle Finanze.
 
Forse era un rispetto per quelle donne che facevano quel mestiere, spesse volte costrette dai loro papponi o forse perchè, in fondo, non volevamo ritenerci loro clienti.
 
Noi in ogni caso le chiamavamo buttane, con la “b” e non puttane perchè il vocabolo, malgrado possa apparire uguale, il significato a Catania è diverso. Infatti le puttane sono quelle donne che adulterano in cambio di niente o solo per il piacere di tradire il marito, a volte dette anche troie o meretrici.
 
Oggi non puoi andare più nei casini e visto che la prostituzione è stata vietata non ci resta che sintonizzarci in TV e ne vediamo di tutte le forme e di tutte le razze.
Certo in qualche villa si possono invitare, nessuno lo vieta e difatti, sto pensando di organizzare una festa nel mio residence in Sicilia. Non inviterò solo puttane ma anche prostitute, cantanti e perchennò muniti di “fumo” e de coca, dicono che aiuta la virilità e il mondo si vede diverso…beati loro…Un mondo positivo ove la crisi non esiste, ove ti dimentichi dei problemi degli invalidi anche se gli fanno lo sfratto (è di oggi una notizia che non riporto per don deprimere nessuno). Ti dimentichi di tutti i derelitti, i disoccupati, i cassintegrati, i pensionati, le carceri che stanno scoppiando.

Ti dimentichi delle persone che si rimandano da Gheddafi o di quei bambini che nel mondo muoiono di fame.
 
E se c’è la TV metto un disco di film porno, per non rischiare che gli ospiti ascoltino Santoro o vedere quelle facce serie di comunisti, sempre ad attaccare i ricchi, come se tutto dipendesse dal denaro.
 
…Ti dimetichi tutto, anche se sei un figlio di puttana o di Buttana…dimentichi tutto…!
 
Ma il giorno dopo sarai recintato solo da puttante e allora ti sentirai un porco schifoso maiale e nessuna di loro ti aiuterà ad essere uomo, nessuno!

 
 

Commenti all'articolo

  • Di Nino Federico (---.---.---.58) 23 giugno 2009 10:42

    Grande Salvatore,

    Io non sono stato ne a puttane ne a buttane ma ho conosciuto molte vacche e troie disposte a tutto pur di raggiungere il loro scopo. Ciò che mi dispiace in tutto questo è che il modello femminile che è passato in questo stivale (ridotto ormai a "zoccola" da questi burattinai e da noi che ben ci prestiamo a fare i burattini) è quello della velina o arrampicatrice che è disposta a tutto pur di apparire in tv o avere vantaggi di qualsiasi genere. Le donne che sono un modello, le ricercatrici, le mamme, le donne ingegnere, le donne pilota, le donne che si alzano la mattina presto per lavorare nei mercati, che fanno le netturbine ecc ecc ecc sono tutte figure da neorealismo che non si addicono più al nostro tempo. Berlusconi è cresciuto proprio in quell’epoca e giustamente vuole dimenticare esorcizzando le paure del passato e trasformando lo stivale pardon, la zoccola, in un’immensa crociera nel Mediterraneo che brulica di saltimbanchi, zoccole, leccapiedi ecc ecc , la crociera si scontra ogni giorno con gli iceberg della disoccupazione, degli immigrati, della crisi economic....un Titanic insomma.....

    Cia Salvatore, le tue parole mi hanno riportato alla giovinezza poichè sono stato universitario in quel di Catania pure io e le trovo condivisibili per il modo e il senso che hai voluto dare...Oggi sto nella Roma degli inciuci e delle vallette prezzolate.

    Nino Federico

  • Di (---.---.---.132) 3 luglio 2009 12:44

    Bravo Salvatore!!!! Ma vai a lavorare, "compare" di Enzo Bianco.

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