
Il partito in questione è il PD.
I dimissionari sono addirittura 9 su 30.
Ci sembra opportuno allora riportare integralmente le motivazioni degli insodisfatti ex aderenti al "partito bacolese" di centro sinistra. Giustificazioni che sono state consegnate al segretario del PD locale, Antonio Di Bernardo.
Non riteniamo opportuno, utile o risolutivo accanirsi nell’analisi specifica dei dati elettorali per scatenare un dibattito che produrrebbe di sicuro inevitabili polemiche che comunque non cambiano un dato elettorale certo ed inequivocabile che vede il Partito Democratico in una grave perdita di consensi, cui l’attuale classe dirigente non è riuscita a porre rimedio.
In quanto componenti del suddetto consesso riteniamo coscienzioso ed inevitabile, data l’analisi appena eseguita, rimettere il nostro mandato; intendiamo però specificare che la stessa coscienza che ci ha condotti a questa delicata e sofferta decisione ci impone, tuttavia, di non innestare ulteriori elementi d’instabilità all’interno del Partito stesso, a maggior ragione, in seguito alla delicata situazione politico-amministrativa che sta vivendo il nostro Comune, pertanto riteniamo irrevocabile il nostro atto solo a seguito di un qualsiasi esito della circostanza suddetta.
Pensiamo inoltre, che per una seria e adeguata riflessione, sia utile riportare all’attenzione del Direttivo, anche tutte le pur significative adesioni mancate a questo documento non per inconciliabilità con i contenuti portati all’attenzione, ma per la forma da noi adottata."
Aggiungere ulteriori considerazioni a tali incisive missive, ci sembrerebbe davvero inopportuno. Poichè non è nostro obiettivo quello di martoriare uno schieramento politico il quale sembra aver già avviato da tempo le procedure di un’ autodistruzione silenziosa e incommentabile.