Il signor Barbato non sta accusando nessuno. Ha solo difeso una trasmissione televisiva che sta facendo il suo lavoro giornalistico. Zona Bianca ha invitato anche i testimoni di Geova per ascoltare anche la loro versione, ma questi ha declinato l’invito, mostrando di sapere recitare solo la parte delle povere vittime, affidando la loro difesa ai media prezzolati. Il link che lei ha pubblicato non serve a nulla, perché è la testimonianza di una specialista in termini di religioni che parla secondo i suoi studi, ma che non rappresenta l’intera categoria a cui appartiene, visto che ci sono altri esperti di fenomeni religiosi, come la dottoressa Lorita Tinelli, psicologa e vicepresidente del Cesap, un’associazione che si occupa di vittime dei culti abusanti, che da tempo sta sostenendo che i testimoni di Geova subiscono "un condizionamento mentale altamente nocivo" (parole sue testuali). Le ricordo che la Corte di Cassazione ha sentenziato che parlare di parlare di un movimento religioso è legittimo, purché l’informazione veicolata si basi su fatti veri, non sia caratterizzata da un linguaggio offensivo e sia di pubblica utilità. Zona Bianca sta rispettando tutti e tre i criteri della Cassazione. Se questa inchiesta vi urta, potete benissimo chiedere di partecipare alla trasmissione per difendervi personalmente, anziché gridare alla persecuzione.
Ecco un’altra bella condanna giudiziaria contro la pedofilia non denunciata dai tdg. Credo che arrampicarsi sugli specchi non convenga più a nessuno. I tdg facciano ammenda delle loro colpe e delle loro responsabilità e la smettano di difendere l’indifendibile.
Faccio presente anche la relazione finale della Commissione Reale Australiana che ha certificato come la congregazione dei testimoni di Geova abbia coperto, negli anni, centinaia di casi di pedofilia. Qui parliamo di un documento di un ente governativo. Capisco il desiderio di salvaguardare la propria reputazione, ma non accetto che si neghi l’evidenza dei fatti.