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Open Windows: un thriller che è la metafora della sorveglianza di massa

Open Windows è un film del 2014, un thriller diretto da Nacho Vigalondo. Nella prima parte del film vediamo che Nick Chambers, interpretato da Elijah Wood, ha vinto un contest per incontrare dal vivo la sua attrice preferita ossia Jill Goddard, interpretata da Sasha Grey.

Il ragazzo gestisce un blog sull’attrice tra le più famose al mondo. Egli sta seguendo una videoconferenza sul web per la promozione del suo prossimo film, il quale fa parte di una saga. Mentre Nick sta acquisendo dal video foto da mettere sul blog ecco che arriva una chiamata da un certo Chord, un hacker malintenzionato.

Nick è costretto a scappare dalla sua camera dell’hotel, da cui stava seguendo la videoconferenza, e viene guidato dall’hacker in una macchina e poi con tale macchina in una strada. Il ragazzo è sempre collegato con Chord tramite il suolaptop. Chord, con l’aiuto non voluto di Nick, inizia a torturare Jill ricattandola, dato che ha preso in ostaggio il suo amante. Chord costringe la ragazza a spogliarsi attraverso Nick. Intanto arriva la polizia e comincia l’inseguimento a Nick che riesce a scappare per adesso.

Nella storia arrivano anche degli hacker francesi, anche loro collegati a Nick tramite il suo laptop. Gli hacker cercano di aiutare Nick contro Chord ma i loro tentativi sono vani. Più avanti nel film c’è un inseguimento tra la polizia, Chord e Nick. Gli ultimi due riescono a disperdere la polizia e ad arrivare in un luogo abbandonato dove Nick si schianta con la macchina. Chord porta Jill in un capannone abbandonato e la costringe ad essere protagonista di un video che vedrà tutto il mondo sul blog dell’attrice gestito da Nick.

Nick poi viene sparato da Chord ma più avanti vediamo che c’è una sostituzione di persone e alla fine del film sia Jill che il sostituto di Nick, che aveva preso le sembianze di quest’ultimo, riescono a cavarsela. Il film finisce con degli effetti visivi digitali che hanno come protagonisti il sostituto di Nick e Jill.

Il film possiede la particolarità di essere per intero in screecast, ossia ambientata su schermi di pc, tablet, videocamere etc. Per questa sua particolarità questo film è uno spaccato della multimedialità presente nella società contemporanea. Il cyber-spazio ormai è diventata la realtà alternativa per molte persone a quella reale e per molti è l’unica realtà esistente. Ebbene, questo film parla di questo, della totale dipendenza che molti hanno dal cyber-spazio, dal mondo virtuale attraverso cui possiamo collegarci attraverso internet e una serie di dispositivi.

Quindi, una multimedialità da cui dipendiamo come una droga, un mare immenso di suoni, immagini e video che ci fagocitano nella nostre giornate, per interi mesi, per interi anni. Questo film sembra anche un ammonimento al fatto che internet e tanti aggeggi multimediali siano oltre che delle grandi innovazioni tecnologiche anche degli strumenti per la sorveglianza di massa. Gli hacker che si introducono nel laptop di Nick o nel cellulare di Jill mostrano quanto sia facile per esperti di informatica sorvegliare un cittadino comune e se tali esperti di informatica lavorano per lo stato o per servizi di intelligence allora tutto torna chiaro e nitido…

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