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Obama vs Romney, alcuni spunti di riflessione

E' una noia dover parlare del secondo dibattito tra Obama e Romney ma a meno di venti giorni dal voto certi eventi non possono essere ignorati. Per una sintesi del confronto in dieci punti si veda qui. Dicono tutti che l'ha spuntata Obama, ma non è questo che conta. Gli spunti di riflessione sono altri.

Primo. I due candidati si sono avvicendati in un botta e risposta mirante non tanto a delineare le strategie future, quanto a respingere e contrattaccare le accuse di fallimento e ambiguità reciprocamente rivolte. A farne le spese, però, è stato il merito delle questioni. Le schermaglie mettono in secondo piano il fatto che a tre settimane dal voto i programmi di entrambi i candidati restano vacui e fumosi.

Secondo. La grande assente dalla campagna presidenziale USA 2012 è la politica estera. A parte l'attentato di Bengasi, fulmine a ciel sereno dell'ultim'ora, nessuno dei candidati pare interessato a ciò che succede fuori dai confini statunitensi.

Da parte di Obama c'era da aspettarselo: nella campagna elettorale del 2008 si è concentrato quasi esclusivamente sulle questioni interne, mentre nel suo quadriennio ha gestito la politica estera americana alla stregua di un curatore fallimentare, smorzando gli eccessi di Bush senza però proporre una valida alternativa.

Romney, da parte sua, ha fatto ancora meno: si è limitato a rivolgere accuse allo sfidante Obama già trite e ritrite, proposte per il futuro modeste (che ricalcano manifestamente l’approccio dell’attuale amministrazione) e un rilancio poco entusiasta dei temi della Freedom Agenda di George W. Bush, peraltro mai citata per nome. A proposito di Bush: il fantasma del presidente si è materializzato al 43esimo minuto del dibattito. Ecco come.

Terzo. In America esiste ancora il giornalismo indipendente: durante la sfida Romney ha affermato il falso dichiarando che Obama ha ammesso che l'attentato di Bengasi si trattava di un atto terroristico solo dopo due settimane dai fatti. Tutto falso. Al punto che la moderatrice, Candy Crowley della Cnn, è intervenuta per smentirlo: [Obama] "lo ha detto nel giro di 24 ore". In America le regole del gioco sono queste. Dov'è la notizia? Provate ad immaginare una scena del genere in Italia (abituati come siamo allo pseudogiornalismo servile e interessato) e capirete quante cose abbiamo ancora da imparare. Provate...

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