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Obama all’ONU: "catastrofe ambientale"

I “negazionisti” sono serviti! Il presidente della nazione più inquinante del mondo, nota per aver sempre ignorato il trattato di Kyoto, finalmente si rende conto che così non si può andare avanti e vede di correre ai ripari.

Finora la politica internazionale aveva dato una miserevole prova di sé, ignorando il trattato di Kyoto persino nei paesi che l’avevano firmato, inventandosi poi una squallida forma di quote da comprare dai paesi più virtuosi, per continuare ad inquinare allegramente.

La fatica scientifica di migliaia di scienziati, arrivati a stabilire con certezza la insostenibile pesantezza del ciclo produttivo e consumistico globale, è stata ignorata grazie alla complicità della “libera” stampa internazionale che ha appoggiato la tesi del catastrofismo e del sabotaggio della economia, appiccicando questa etichetta ai soli che possono parlare di ambiente con competenza scientifica, mentre nessun politicante è in grado di confutare nulla, se non sul piano della arroganza o del vigliacco negazionismo.

Sono almeno 20 gli anni perduti da quando sono stati evidenziati gli effetti del nostro assurdo modo di vivere sprecando ed inquinando, e stupisce che si consideri civile e valido un progresso che ha dentro di sé una carica distruttiva di irreversibile danno all’ecosistema.

Purtroppo il genere umano non si è evoluto fino al punto di trovare ovvio che l’ultima parola, in materia di sviluppo e di cose da fare, deve essere affidata agli scienziati, e la politica e l’economia devono scrupolosamente seguire le direttive.

Vorrei fare un esempio che dovrebbe rendere chiaro ciò che sostengo: in materia edilizia, e parlo dell’edilizia legale non di quella abusiva, i criteri di espansione sono decisi dagli interessi dei proprietari terrieri e da quelli dei politicanti che hanno il potere di rendere edificabili o no le aree. Risultato: un territorio massacrato, dissesto idrogeologico, assenza di criteri antisismici, assenza di verde, di parcheggi, insomma una cosa invivibile, e molti morti in caso di alluvioni o di terremoti.

Diverso sarebbe se l’ultima parola fosse affidata ai geologi, che sotto la propria responsabilità civile e penale, decidono come e dove costruire. Punto.

La cosa veramente difficile da accettare è che nulla sarà come prima, uscire dal consumismo, dagli sprechi, dalla irresponsabilità verso l’ambiente, costerà moltissimo in termini di ricchezza, di posti di lavoro, di stili di vita, ma non vi è altra strada. La riconversione energetica con le rinnovabili sarà senza meno un grande volano innovativo, ma non sostituirà il volume economico ed occupazionale dell’attuale ciclo capitalista.

Se ci si vuole davvero incamminare sul terreno della “sostenibilità globale”, due grandi battaglie devono essere combattute, quella del disarmo per impiegare le enormi risorse oggi buttate, e quella decisiva di diminuire le bocche da sfamare.

Su questo terreno siamo all’anno zero. Come non si è fatto nulla con il trattato di Kyoto per l’ambiente, nulla si è fatto per eliminare tutti gli arsenali e nulla per la decrescita demografica.

Qui da noi, il miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni, se la prende con quelli che fanno il tifo per la crisi, mentre lui sa solo ottusamente sperare nella ripresa di un ciclo consumistico e distruttivo senza farsi carico del futuro del pianeta.

Purtroppo, o fortunatamente, la crisi morde e morderà e nulla sarà come prima. Passare da un regime in cui gli industriali affidano alle mafie i rifiuti tossici che vengono sversati nelle campagne o affondati in mare, i rifiuti urbani che vengono inceneriti invece che riciclati, i cibi pieni di veleni che ci arrivano da lontano invece di produrli puliti e a km zero sul nostro territorio, passare dal trionfo consumistico alla sobrietà, sarà duro, ma NECESSARIO.

La ragione, la razionalità, la scienza, il buon senso ci indicano la strada della SOSTENIBILITA’, dell’autosufficienza energetica con il sole, della autosufficienza alimentare, e di proporzionare le bocche da sfamare con le risorse di ogni paese, con adeguato sostegno alla contraccezione.

Preti e capitalisti, che sono una infima minoranza, per ora, decidono che bisogna continuare così. Deludiamoli!

Il “buon” Obama non ha chiamato il solito lobbysta delle multinazionali petrolifere, ma ha affidato il dipartimento per l’energia ad uno scienziato di origine cinese, Steven Chu, premio Nobel per la fisica, e noi mettiamo l’ignorante e politicante a vita Scajola al posto del premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia.

Commenti all'articolo

  • Di dd (---.---.---.34) 23 settembre 2009 17:02

     Grazie Obama che sei arrivato tu....ci salverai tutti dalla catastrofe....
    grazie che stai lottando contro le multinazionali americane che ancora oggi ne fanno di tutti i colori nel mondo....grazie di combattere contro i petrolieri e le aziende di legname americane....
    grazie che andrai via dall’Afghanistan e le torture non ci saranno più....grazie anche di tutte le energie alternative che ci offrirai...tu (perchè sei tu che decidi tutto no?).....grazie che ora in america avranno un sistema sanitario migiore....Grazie grazie di tutto....Forse è Obama il nuovo messia di cui parlano alcune profezie?
    O forse è giunto il momento di dichiarare veramente guerra a quegli inetti che continuano a sostenere questo fantoccio illusionista che davanti alle sue già evidenti menzogne continuano a sostenerlo?....E poi ci lamentiamo degli italiani che non capiscono come fanno le persone a votare Berlusconi.....
    O si esce da questa logica del sosteniamo il "meno peggio" o continueremo a fare discorsi a vuoto....
    E basta con i soliti commenti di ribattuta a commenti come il mio. Obama ha già fallito, basta, non ci sono opinioni a riguardo, abbiamo già visto i suoi comportamenti in Medio Oriente, con l’influenza suina, con gli OGM, con la tanto sperata risorsa sanitaria ecc ecc ecc ecc....
    Perchè al posto di fare articoli con nomi e cognomi di imprenditori e di progetti che già da anni ci sono e già da anni hanno fatto invertire la rotta della sensibilità ambientale con nuove tecnologie (questi sono i veri eroi) continuiamo a lodare un presidente che non sta facendo un emerito c***o dopo quasi un anno di mandato?
    Poi il titolo: Ci voleva Obama per farci rendere conto dove siamo finiti?

    Non ho nulla contro l’autore di questo articolo. Ce l’ho con tutte queste persone che si sono fidate e si stanno ancora fidando di un pagliaccio (a priori il Presidente della nazione più potente del mondo è un pagliaccio nonchè criminale da mettere in prigione), con questa mentalità che dice: hai mai sentito parlare un Presidente americano così? o stronzate del genere.....Lo sanno che se una persona dice certe cose milioni di persone come voi ci cascano,,,,lo sanno.....E basta.....E mentre noi stiamo qua a discutere su delle parole che ormai sono evidentemente delle stronzate intanto stanno invadendo il mondo di Ogm, disastri ambientali di ogni genere, e stanno facendo di tutto per concentrare il potere nelle mani di pochi gruppi per controllarci tutti. 
    Il problema è che se nonostante adesso queste parole si riveleranno (come è facile immaginare) solo parole, tra qualche mese ci sarà ancora qualcuno che scriverà articoli di sostegno al nuovo discorso del criminale di turno sul clima.....
    Sembrano gli articoli che si leggono sul Giornale o su qualche quotidiano nazionale dopo ogni G8....



  • Di paolo de gregorio (---.---.---.217) 23 settembre 2009 21:08

    trovo irrisione e astio ingiustificati nell’intervento di "dd". Quanto a Obama, ha fatto un intervento all’ONU e ha preso delle decisioni che spero incidano positivamente sulla crisi ambientale. Gli va dato atto del cambiamento rispetto al suo predecessore che ha sempre osteggiato Kyoto.

  • Di sganapino (---.---.---.99) 24 settembre 2009 08:46

    E’ evidente che Obama deve fare uno sforzo enorme per cambiare il modo di vivere degli americani. Non è un dittatore che può modificare le leggi, deve farle approvare dal parlamento. Fa fatica a portare avanti anche la riforma sanitaria, il cui valore dovrebbe essere riconosciuto da tutti i suoi concittadini e dalle elite.
    Farà fatica a far comprare automobili più piccole o a ridurre le spese militari. Però con le sue dichiarazioni lancia un messaggio d’indirizzo alla nazione diverso da quello del suo predecessore. Ricordo che Bush diceva: gli americani non debbono ridurre assolutamente il loro tenore di vita.

  • Di dd (---.---.---.34) 24 settembre 2009 17:02

     Ancora una volta ci sono problemi di comprensione (o di espressione). La seconda parte della mia risposta non avrebbe dovuto farvi scrivere ciò che avete scritto. 
    E’ finito il tempo delle belle parole. Penso sia più coerente un Bush che un Obama. Tra l’altro pensate veramente che sia in buona fede? 
    Non è Lui che comanda, non è la questione di dire è meglio di Bush, ha un linguaggio nuovo e tutte ste stronzate qua, bisogna solo riferirsi ad altri argomenti ed altri individui per capire ciò che sta succedendo. Obama è come un portavoce, è come uno che ogni giorno fa un intervento su argomenti che non studia e non svolge lui (bhè ovvio), quindi è semplicemente inutile considerarlo. Bisogna abbattere le figure come Lui, bisogna creare un sistema dove non esistano politici o individui che che abbiano 1) lo stesso ruolo 2)la stessa influenza.
    Questo è il vero obiettivo dell’umanità.
    Finchè c’è Potere c’è oppressione. Questa è Storia. 

  • Di Renzo Riva (---.---.---.191) 25 settembre 2009 00:59

      Veda caro paolodegregorio l’articolo del prof. Franco Battaglia invece di aprioristicamente accettare a bocca tutta aperta il boccone che offre Obama Barack che si trasformerà in una velenosa polpetta.
    Poi che lei utilizzi il termine "negazionista" è già foriero di retropensiero malcelato.

    Renzo Riva
    Via Avilla, 12
    33030 Buja - UD

    349.3464656
    [email protected]

    http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=...

    Ecco gli Usa apocalittici. Ma quanto inquinano le conferenze sul clima?

    Riprendiamo la chiacchierata da dove la lasciammo l’ultima volta, quando concludemmo che i potenti del mondo potrebbero prendere a modello il presidente del Consiglio italiano, il quale, senza pretendere di salvare l’intero pianeta (e men che meno i pinguini), ha salvato Napoli dai rifiuti e sta salvando L’Aquila dalle ferite del terremoto. Sentimmo il dovere di manifestare l’auspicio e sentiamo il dovere di ribadirlo perché che quei potenti stiano invece sprecando tutte le loro energie per deluderci è più che un sospetto. 
    Ho scritto deluderci ma dovete leggere fregarci; una fregatura che ha grotteschi risvolti che sarebbero comici se non fossero tragici. È da una generazione che migliaia di sfaccendati delegati dai governi di ogni angolo del pianeta si danno convegno, con cadenza annuale, una volta a Rio, un’altra a Bali, un’altra ancora a Vattelappesca, per recitare la stessa litania, una specie di mantra, probabilmente: dobbiamo agire, e subito, e ridurre le emissioni mondiali di CO2. Il primo elemento grottesco è che se questi sfaccendati, parassiti dipinti di verde, se ne stessero tutti a casa, eviterebbero di emettere essi stessi una quota consistente di CO2. Perché, diciamo la verità, anche se noi non siamo di quelli che temono il gas-serra, troviamo insopportabile quando viene emesso inutilmente.
    E che siano inutili queste riunioni planetarie non è un’opinione ma un fatto: il protocollo di Kyoto è un mostro che fu ideato nel 1992, concepito nel 1997 e sbroccolato con forza di legge nel 2003, ma le emissioni di CO2 sono aumentate senza sosta, anche in quei Paesi che quel mostro partorirono. Il che mi conduce al secondo elemento grottesco: la faccia di bronzo degli sfaccendati-parassiti, i quali farneticano rilanciando sul dopo-Kyoto a fronte di un Kyoto che è stato un colossale fallimento - e non poteva essere diversamente, come pronosticammo su queste pagine nel 2001.
    Nel gioco del poker, rilanciare con nulla in mano si chiama bluffare, e colossale bluff è tutta la faccenda del clima. Ma fuori dal poker il bluff è parente stretto della fregatura, che nel caso specifico consiste di quanto segue. Abbindolare tutti noi e, con la forza della legge e in nome della salvezza dei nostri figli (o dei pinguini, se non abbiamo figli), obbligarci a impegnare il denaro delle nostre tasse per l’installazione di impianti eolici e fotovoltaici (Fv), che sono quanto di più dannoso, prima che inutile, ci sia per produrre energia elettrica. Non è un caso, infatti, che essi contribuiscono per lo 0.5% (l’eolico) e per lo 0.001% (il Fv) alla produzione elettrica mondiale; ed è importante rendersi conto che così sarebbe anche se quegli impianti fossero gratis. 
    Ma gratis non sono, ed è qui la fregatura: per esempio, se per un impianto turbogas che produce energia elettrica utile dovremmo impegnare mezzo miliardo, per uno equipollente Fv dovremmo impegnare 60 miliardi e l’energia elettrica che esso produce è inutile.
    Capite bene, allora, com’è che è da una generazione che quegli sfaccendati-parassiti, come api sul miele, ronzano da Rio a Bali a Vattelappesca, senza darsi pace e senza rassegnarsi all’evidenza che il loro problema non ha soluzione.



    • Di Renzo Riva (---.---.---.28) 4 ottobre 2009 09:51

      Oggi si devono dare risposte puntuali e non risposte evasive.
      Continuare poi con considerazioni capziose e fuovianti quando non fossero pure strumentali è da irresponsabili.

      Ricordo a tutti che le piccole-medie imprese, strozzate da i costi impropri fra i quali quelli dell’energia, stanno delocalizzando all’estero oppure nel meridione d’Italia dove c’è illegalità diffusa: leggi lavoro nero, evasasione fiscale e altro e questo dà la misura di cosa potremo attenderci per il futuro.

       

      Irresponsabili di tutto il Mondo unitevi!

      Il futuro senza energia economica ed abbondante riproporrà forme di schiavitù nuove.
      Dico alle “anime belle” che l’abolizione della schiavitù fu possibile quando l’energia muscolare fu sostituita e la rivoluzione industriale la permise con l’energia meccanica ottenuta dalle caldaie a vapore alimentate dal carbone.

      Senza energia economica ed abbondante scordatevi la

      DEMOCRAZIA

      come oggi viene intesa.

       

      COS’È L’ E N E R G I A?
      Energia è la capacità di svolgere lavoro, nello specifico lavoro meccanico. L’energia trasformata in lavoro meccanico si concretizza in beni di consumo e in servizi, in definitiva in benessere. Maggiore è la quantità d’energia fruibile a basso costo, maggiore è la quantità di lavoro meccanico, beni e servizi, grazie ad essa fruibili, in definitiva maggiore è l’opulenza d’una società,
      Come si fa ad avere un’idea a “misura d’uomo” della quantità d’energia che oggi utilizziamo?
      Facciamo riferimento proprio all’uomo, la cui potenza media, sotto sforzo protratto, è di un decimo di cavallo, pari a circa 75 Watt, ovvero la potenza assorbita da una lampadina tradizionale di media potenza.
      Per azionare un moderno ferro da stiro di 1000 Watt (W) si dovrebbe impiegare l’energia di almeno 13 uomini; andare in giro con una vettura di media potenza (70 CV) è come farsi scorazzare da una portantina sorretta da 700 schiavi. Una cosa impensabile persino per il più folle e megalomane degli imperatori romani.

      L’importanza dell’energia in una società moderna
      Fu l’introduzione del cavallo, al traino dei carrelli prima spinti dall’uomo, nelle miniere inglesi di carbone, che, aumentando la produttività per addetto e di conseguenza riducendo i costi del chilogrammo di carbone, rese possibile la prima rivoluzione industriale, consentendo l’impiego e la diffusione delle prime macchine termiche negli opifici.
      Il lavoro meccanico a costi competitivi che si sommava a quello manuale dell’uomo consentiva di accrescere la produzione di beni ed i consumi, di produrre maggiore ricchezza con beneficio di tutti, anche se all’epoca si organizzò un movimento tipo “no global” che si opponeva alla diffusione delle macchine, divenuto famoso con il nome di luddismo.

      RISORSE NATURALI DI COMBUSTIBILI
      Fonte……………………………anni
      Petrolio……………………………40
      Gas………………………………..50
      Carbone…………………………200
      Uranio…………………………..200
      Lignite………………………….300
      Uranio in surgeneratori……20.000
      Uranio e torio in surgeneratori …infinito

      Per quanto concerne le riserve stimate di combustibili fossili, va fatto presente che lo sfruttamento di riserve non convenzionali di combustibili fossili (giacimenti dei fondi oceanici, scisti bituminosi, idrati di metano) potrebbe elevare di diverse centinaia d’anni l’attuale disponibilità dalle riserve convenzionali, anche se va detto che lo sfruttamento dei giacimenti non convenzionali pone problemi severi sia di carattere ambientale che di costi. Quanto all’uranio, questo elemento può estrarsi, ma ad un costo sino a 10 volte quello attuale d’estrazione, da giacimenti convenzionali, anche dall’acqua marina che ne contiene in concentrazioni di circa 3 ppb (parti per miliardo). C’è però da notare che l’impiego di reattori di nuova generazione porterà la durata delle riserve d’uranio a 20.000 anni.

      Le risorse naturali d’Uranio
      Le riserve accertate d’Uranio sono oggi più ricche in potenzialità energetica di quelle petrolifere, benché siano state finora meno investigate. I Giapponesi studiano l’estrazione dall’acqua del mare… cosa possibile e che darebbe accesso a quantità ancora più significative, ma con un prezzo del kg di Uranio molto più elevato dell’attuale.
      In certe regioni si trova Uranio nel minerale in natura fino al 50% di purezza (per esempio Cigar lake in Canada).

      Si dimostra che al raddoppio dei prezzi dei vari combustibili risulterebbe che l’aumento percentuale del prezzo del kWhe (chilowattora elettrico) prodotto è pari a:

      Nucleare………….. 9%
      Carbone…………. 31%
      Gas…………………66%

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