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Obama: L’importanza di essere comunisti (o socialisti)

Comunista. È l’ultima offesa lanciata da John McCain a Barack Obama, alle battute finali di una campagna elettorale molto tesa. Mancano meno di dieci giorni al voto e il candidato repubblicano, dietro nei sondaggi, sta sparando le ultime cartucce. Quelle più infamanti. In Italia, all’opposto, c’è chi ancora rivendica questo titolo, con orgoglio. Leggendo i giornali di questi giorni, tra offese americane e manifestazioni italiane, qualcuno potrebbe sentirsi spaesato. Stati Uniti e Italia: così legati eppure così lontani.

Nei giorni scorsi John McCain, candidato repubblicano alla Casa Bianca, ha lanciato contro il suo rivale democratico l’accusa più infamante: COMUNISTA! Per un italiano l’accusa potrebbe sembrare assurda: da noi i comunisti erano al governo fino a qualche mese fa. Si potrà obiettare che Stati Uniti e Italia hanno due storie diverse e, oggi, due sistemi di welfare estremamente differenti. Quello USA è praticamente inesistente. Eppure qualcosa non torna.

Stati Uniti e Italia fanno entrambi parte della NATO, del G8, di tutti i maggiori organismi internazionali. La recessione che sta interessando l’economia mondiale, partita dagli Stati Uniti, sta investendo anche il nostro sistema economico. I nostri destini sono legati a doppio filo a quelli americani. Ma la dichiarazione di McCain marca la distanza.

L’accusa di comunismo, o socialismo, è l’ultima di una lunga serie. Segue musulmano, che non sarebbe un’offesa ma nell’America di oggi forse lo è, e amico dei terroristi. Le cartucce migliori si tengono per la fine e l’accusa è di quelle davvero infamanti. In Italia è diverso. Ancora oggi il titolo di comunista è rivendicato con orgoglio, e non da vecchi nostalgici di un tempo, e un’ideologia, che fu. Ma da ragazzi, per i quali il mondo, nonostante Facebook e il web 2.0, si sarebbe fermato. Ragazzi che l’11 ottobre hanno sfilato per le vie di Roma, ora che i vari partiti comunisti d’Italia non siedono più in Parlamento.

Beninteso, entrambe le posizioni sono, a mio parere, assurde. Essere comunisti è anacronistico ma non un’offesa. Ma allo stesso tempo è difficile capire chi pensa che il mondo possa essere salvato dall’abolizione della proprietà privata, anzi, chi pensa che la proprietà privata non abbia motivo di esistere. Stati Uniti e Italia saranno anche legati, avranno anche un destino comune, ma la storia, purtroppo o per fortuna, non si può cancellare.

Commenti all'articolo

  • Di gloria esposito (---.---.---.15) 28 ottobre 2008 21:16

    D’accordo, il comunismo è anacronistico,forse solo un’utopia,un baluardo a cui le persone che si sentono insicure del domani si attaccano per pensare ad un mondo piu’ equo(non è forse la funzione della fede per i cattolici?).Forse è infantile ,è sciocco ,è patetico,solo quando va veramente bene qualcuno lo definisce anacronistico.Ma perchè quando c’è una discussione si tira fuori sempre il comunismo e mai il liberismo, quando si fanno esempi di un sistema economico fallito cioè non piu’ proponibile perchè nei fatti è stato dimostrato che non funziona?Ogni giorno sentiamo gli esponenti politici tirare fuori il liberismo e farlo diventare attuale:in realta’ è una teoria abbastanza vecchiotta(’800-Adam smith) .Ce lo ripropongono continuamente, nonostante gli speculatori che creano continue bolle finanziarie,nonostante tutta la ricchezza che hanno bruciato,nonostante le persone comuni che non possono pagare piu’ un mutuo a tassi variabili perdendo quello che hanno guadagnato con sudore e con fatica.Solo il comunismo è paventato come qualcosa di terribile.La verita’ è che si gioca con la vita e ancora si sente qualcuno che dice :il mercato bisogna lasciarlo libero,perchè ha i meccanismi per espellere le DEGENERAZIONI! E’ una bugia piu’ o meno come dire che i maiali hanno le ali.

    TUTTI PAGHIAMO ANCORA LE CONSEGUENZE DEL LIBERISMO mentre io sto scrivendo,mentre qualcuno non ha piu’ la casa perchè ha investito in borsa.Ma solo il comunismo fa paura,solo del comunismo si parla e riparla all’infinito.Peccato che il liberismo ADESSO in Occidente sia causa di una delle piu’ grandi crisi finanziarie internazionali.
    Chiamero’ Mc Cain liberista e se questo mondo è migliorato quello sì sara’ un insulto.
    Ps:qualcuno dica ai liberisti che per uscire dalle crisi tutti stranamente ricorrono allo Stato.
    Non sarebbe ora di rendersi conto che anche loro sono un tantinello anacronistici?
    Perchè nessuno lo scrive e lo dice?
    Gloria
     

    • Di Luca.G (---.---.---.34) 28 ottobre 2008 22:16

      Il Comunismo non fa più paura, almeno non credo. E solo uno spauracchio che viene agitato, da demagoghi e populisti. E noi, in Italia, ne sappiamo qualcosa. Quanto dicevo nell’articolo non metteva a confronto due sistemi economici, comunismo e liberismo. Eera semplicemente una riflessione su quanto sia diversa la considerazione dell’essere comunisti in due paesi occidentali e, per tanti versi, legati.

      In merito al liberismo, come tu dici giustamente, non è un sistema perfetto. Ha provocato tanti danni e ancora continuerà a procurarli se non verrà regolarizzato. E in questo l’intervento dello Stato è fondamentale. Invocare l’intervento dello Stato, tuttavia, non significa convertirsi. Significa soltanto non credere in nessuno dei due modelli, o, meglio, nelle loro estremizzazioni.

      L’idea di Stato Sociale, di Welfare, è nata in Europa e qui continua a vivere. In America è praticamente assente, e questo non lo valuto assolutamente un fatto positivo.

      Sono però convinto che pensare ancora di abbattere tutto, creare un ordine nuovo e restaurare un sistema, completamente liberticida, non solo in campo economico, non sia la soluzione migliore. Certo, nei fatti è impossibile ma mi stranisco quando sento tanti miei coetanei gridare al Comunismo unica salvezza. Questo mi sembra, siceramente, fuori dal tempo e dalla logica.

  • Di gloria esposito (---.---.---.15) 28 ottobre 2008 22:35

    Sono d’accordo.I sistemi in ogni estremizzazione hanno fatto solo danni ,adesso sarebbe il momento di riuscire a trovare un equilibrio.Nè il mercato nè la politica possono inficiare e soffocare la liberta’ nè la dignita’ umana.E soprattutto nè il mercato nè la politica possono salvarci dal potere e da quello che non va,finchè non ci saranno rigidi e veri controlli.
    Gloria

  • Di gioman47 (---.---.---.198) 2 novembre 2008 16:15

    sopra ho letto tante credenze metropolitane::::::::::::::::::::.
    per es. che il comunismo è un’utopia, che è finito eeeeeeeeeccccccccccccc:::::::::::::
    niente di ++++++++++++++++++sbagliatissimo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    il social-comunismo, con la benedizione della +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
    grande religione del tempo (cioè dell’oggi) la D E M O C R A Z I A
    è ormai la formula politica che ogni giorno diventa ++++invadente!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    sorrido quando sento
    tizio che dice : sono del partito A
    caio che dice: io sono del partito B
    sempronio che dice: io sono del partito C
    ecc eeecccccccccccccccccccccccccc
    sorrido perchè io sono convinto che siamo tutti comunisti, nolenti o volenti.!!!!!!!!!!!!!!!!!
    nello stato italiano dove la costituzione fondata su valori sociali e solidali
    non ci sono vie di fuga!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    c’è un binario costituzionale entro cui muoversi dove
    la LIBERTA’ di SCELTA CONTRO LO STATO DELL’OBBLIGO,
     non è ammessa, è chiaro che non è ammessa
    la libertà di scelta contro lo stato dell’obbligo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    ciò significa che sono costretto ad acquistare dallo stato diversi prodotti OBBBLLLIGATORIAMENTE:
    es. pensione,scuola,sanità ecc eee eccccccccccccccccc
    premesso questo, in merito alle elezioni negli usa, non vedo l’ora che passino queste poche ore e finalmente
    non avremo +++++++++guerre
    non avremo+++++++++fallimenti economici
    non avremo +++++++++++problemi scolastici (sì, ho sentito anche questo)
    non ci saranno ++++++++++++carestie
    non ci saranno +++++++++schiavi in cina india ecccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccc
    e il clima?????????????sarà meraviglioso!!!!!!!!!!!!!!!!!
    avremo un mondo positivo!!!!!!!!!!!!!!!positivo??cioè positivo come bello o positivo come imposto??????????
    basta di essere emo, !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    non ci sveneremo++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
    una nuova alba è in arrivooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
    cia ciao giooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

  • Di Stefano V. (---.---.---.182) 4 gennaio 2009 17:14

    Inutile dirlo, quest’ articolo è la dimostrazione dell’ignoranza che avanza a favore del consumismo.
    Sfatiamo un mito il comunismo non vuole levare la proprietà privata di nessun lavoratore (vedi il manifesto del partito comunista di Marx) ma solo quello dei borghesi che si sono arricchiti, non facendo nulla, alla faccia dell’operaio, quindi i beni del borghese arricchito è giusto che ne usufruiscano coloro i quali hanno creato tale ricchezza, cioè gli operai.
    Essere comunista non è affatto anacronistico, poiché il partito comunista si è messo sempre dalla parte del lavoratore, dei più deboli cercando di contrastare la potenza del denaro, e oggi giorno c’è bisogno di Comunismo, poichè i lavoratori sono trattati peggio rispetto all’inizio del secolo, non sono più uno strumento, come venivano considerati allora, ma una merce, la si usa ,la si spreme e poi la si getta dopo qualche mese, pronto con un altro lavoratore, da mungere e spremere fino allo stremo delle sue energie.
    Purtroppo il consumismo e i borghesi impongono nell’uomo ideali basati solo sull’apparenza, rovinare la mente della gente dicendogli di acquistare, acquistare, acquistare, acquistare... a prescindere se tale bene lo utilizzerà o meno e dalle capacità economiche dell’individuo, ma l’importante è acquistare; in un mondo governato da un capitalismo decadente, in cui il pesce grosso mangia il più piccolo, non si è più cittadini ma consumatori, pronti ad aumentare le tasche dgli industriali; sicuramente ci saranno quelli che diranno " ah solo così gli industriali possono dare lavoro alla gente!!!", molto discutibile come risposta, in quanto gli industriali si arricchiscono, ma il loro arricchimento corrisponde solo ad un aumento di precari e non degli stipendi dei lavoratori.
    In italia poi si parla del Comunismo come se fosse la piaga della società, infatti tutti ricordano che l’Italia è stata governata sin dalla creazione della Repubblica da un regime comunista chiamato DC.
    La situazione è evidente a tutti, non si vuole in tutto il mondo che il popolo si unisca in sol pugno per colpire i privilegi di coloro i quali lo sottomettono, cercando di dividrlo con le stronzate nazionalistiche e fasciste!!!
    Infine si mette in primo piano l’equivalenza Comunismo-Stalin; Stalin non è il Comunismo marxista, poichè egli adottava un accentramento del potere, criticato anche da Lenin, e infine aveva creato un Socialismo nazionalistico (da notare la somiglianza con il nazional socialismo) ben diverso dall’auspicato socialismo internazionalistico.

    Spero vivamente che il mondo si risvegli e il popolo continui a combattere coloro i quali lo vogliono sottomettere!!!

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