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Nibali, Basso: la doppietta Liquigas

Nibali, Basso: la doppietta Liquigas

Il week-end del Giro è stato un week-end targato Liquigas con due vittorie di tappa e il ritorno del capitano, Ivan Basso, nelle prime posizioni della classifica. Le due tappe tanto attese, per lo spettacolo dei ciclisti e dei tantissimi spettatori sulle montagne del 93° Giro d’Italia, hanno visto il trionfo di Nibali e Basso.
 
Sabato i corridori hanno percorso 205 km, da Ferrara ad Asolo, anche questa quattordicesima tappa è partita una fuga. Al km 35 hanno allungato Bonnet (Bbox), Monier (Cofidis), Bisolti (Colnago), Eibegger (Footon) e Cummings (Sky), poco dopo raggiunti da Pozzato (Katusha). I fuggitivi hanno raggiunto un vantaggio massimo di 8’, ma le squadre degli uomini di classifica hanno preso in mano la corsa e hanno ridotto il loro ritardo. Sul Monte Grappa Bisolti ha staccato i suoi compagni, ma il gruppo lungo la salita ha ripreso tutti i fuggitivi. Il primo dei big a tentare un attacco è stato Wiggins, atteso e aiutato dal compagno Cummings. Nonostante l’aiuto del gregario il tentativo è fallito e il gruppo, tirato dal polacco Szmyd, ha iniziato a perdere uomini. In difficoltà in particolare la maglia rosa Porte e Garzelli. Nel tratto più duro della salita l’attacco di Nibali ha fatto male a parecchi corridori e davanti sono rimasti solo in quattro, Nibali, Basso (Liquigas), Evans (Bmc) e Scarponi (Androni giocattoli). Subito dietro Vinokourov (Astana) e Sastre (Cervélo), mentre Wiggins, Cunego (Lampre) e Arroyo (Caisse d’Epargne) hanno perso parecchio terreno. Lungo la discesa, dopo i 19 km del Monte Grappa, Nibali, abilissimo discesista da cui ci si aspettava un attacco, ha staccato gli altri tre, così come dietro Vinokourov ha staccato Sastre. Il messinese della Liquigas dopo la discesa ha iniziato una specie di cronometro di 15 km fino al traguardo di Asolo, dove è arrivato con 23’’ di vantaggio su Basso, Scarponi e Evans. Con un ritardo di 1’33’’ è arrivato Vinokourov e a 2’25’’ è arrivato il gruppetto con Wiggins, Sastre, Cunego, Pinotti, Gerdemann e Arroyo. Lo spagnolo ha conquistato la maglia rosa, visto che Porte è arrivato al traguardo con un ritardo di 4’45’’ dal vincitore.
 
Prima della tappa dello Zoncolan, Arroyo aveva un vantaggio di 39’’ sull’ex maglia rosa e 2’12’’ su Tondo Volpini (Cervélo). Tutti i big sono riusciti a recuperare qualcosa in classifica generale e il recupero è continuato ieri, nella tappa più attesa, che è arrivata in cima allo Zoncolan.
 
La tappa, partita da Mestre, è stata movimentata dalla fuga di Turpin (Ag2r), Rodriguez (Androni giocattoli), Le Floch (Bbox), Sijemens (Cofidis), Pineau e Reda (Quick Step). I corridori hanno percorso 222 km, affrontando tre Gpm, Sella Chianzutan, Passo Duron e Sella Valcalda, prima di giungere agli attesissimi 10 km finali. Il ritardo del gruppo era di 3’ dalla testa della corsa prima della scalata dello Zoncolan, già presente due volte al Giro e sempre dominata da Gilberto Simoni. I fuggitivi di giornata sono stati ripresi, l’ultimo a cedere è stato Turpin a 6 km dall’arrivo. Il gruppo dei big piano piano si è assottigliato, in difficoltà soprattutto la maglia rosa Arroyo e Garzelli, e in testa si è formato un duo composto da Basso e dal campione del mondo Evans. Con una splendida azione il capitano della Liquigas è riuscito a staccare l’australiano, che è giunto sul traguardo con un ritardo di 1’19’’. Scarponi è arrivato terzo (a 1’30’’), con Cunego quarto (a 1’58’’) e Vinokourov quinto (a 2’26’’). Attardato Nibali, che ha risentito dello sforzo della tappa di sabato. La maglia rosa Arroyo ha pagato un ritardo di 3’50’’, ma ha conservato la leadership in classifica generale.
 
All’inizio dell’ultima settimana di corsa la classifica è guidata dallo spagnolo, che ha un vantaggio di 2’35’’ su Porte e di 3’33’’ su Basso. Sastre precede Evans, Vinokourov, Nibali e Scarponi. Oggi, giorno di riposo, il gruppo cercherà di recuperare le energie per affrontare le ultime sei tappe. Domani i corridori sono attesi dalla cronoscalata a Plan de Corones.

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