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Nell’Egitto che criminalizza le ONG. Fino a quando ci sarà la dittatura non ci potrà essere libertà

Se in Egitto ci fosse lo stesso entusiasmo, la stessa condivisione, la stessa perspicacia, che c'è per scoprire tombe dell'antichità, per difendere o conquistare nuovi diritti, passando anche dalla verità per Giulio Regeni, 38 mesi senza verità e senza giustizia, si vivrebbe in un mondo civile, più umano, ma forse si fa prima a realizzare la Città del Sole di Campanella o la Repubblica di Platone, al momento, che affermare il concetto di società civile ed umana nella dittatura egiziana. 

Fino a quando ci sarà la dittatura, non ci potranno essere né libertà né diritti.Le vittime privilegiate del regime sono le organizzazioni umanitarie. Come succede un pò ovunque d'altronde. Ma in Egitto succede un qualcosa in più rispetto all'ovunque. Con l'accusa di essere legati ai Fratelli Mussulmani, accuse che per intenderci vengono sollevate da alcuni sostenitori del regime egiziano anche al sottoscritto, perché se osi mettere in discussione il potere, sei automaticamente un sostenitore dei Fratelli Mussulmani, ergo puoi essere considerato come terrorista, perché quell'organizzazione in Egitto è stata bandita e trattata come terroristica. Così è nei confronti delle ONG e degli attivisti per i diritti umani.

Per questo è stato lanciato l'hashtag #CivilWorkIsNotACrime. 

Con il quale si denuncia la brutalità del regime governativo.Che sta stritolando l'Egitto.Si denuncia, come già sapevamo che "mentre il governo di al-Sisi dipende pesantemente dagli aiuti stranieri di molti governi come l'UE, gli Stati Uniti, l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, vecchie e nuove leggi rendono quasi impossibile per le organizzazioni non governative ottenere finanziamenti dall'estero. Il personale delle organizzazioni che ricevono fondi stranieri rischia il perseguimento che potrebbe portare a un ergastolo."

Più di 500 i siti internet bloccati, una settantina di attivisti sono sotto investigazione, 7 maggiori ONG e organizzazioni umanitarie con i beni congelati, a diversi attivisti è stato vietato l'ingresso in Egitto. Questo è uno dei tanti lati dell'Egitto criminale, che il popolo egiziano non si merita, e che varie democrazie occidentali legittimano sin dall'avvento del colpo di stato del luglio del 2013, in modo a dir poco vergognoso.

mb

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