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Nel documento di Breivik un riferimento al caso “Lautsi vs Italy”

Prima di compiere gli attentati di Oslo Anders Behring Breivik ha diffuso online un documento, scritto in inglese, lungo più di millecinquecento pagine. La maggior parte del testo è dedicata alla lotta contro l’islam e alla necessità di ricostruire entro il 2083 un’Europa cristiana, quale era stata fino a qualche decennio fa.

Il documento di Breivik accoglie con favore gli atei e gli agnostici nella futura Europa, ma solo coloro che accettano l’importanza culturale del cristianesimo: ‘atei devoti’, insomma, tanto che il documento riporta con attenzione alcune prese di posizione di Oriana Fallaci. Pollice verso, invece, per “marxisti, umanisti suicidari, cinici carrieristi e globalisti capitalisti”. Se la prende in particolare con Dawkins e sostiene che, comunque, “anche gli atei più determinati ritornano a Cristo negli ultimi giorni di vita”.

Simbolo della rinascita europea sarà la croce. Il testo contiene anche un riferimento all’iniziativa legale contro la presenza dei crocifissi negli edifici pubblici promossa da Soile Lautsi e la famiglia Albertin, e sostenuta dall’UAAR. Breivik scrive che, dopo la sentenza “marxista” emanata in primo grado dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, “una grande maggioranza di italiani si è opposta alla sentenza. Molti leader hanno ordinato croci per distribuirle e affiggerle negli edifici pubblici. Non perché sono improvvisamente diventati più religiosi, ma perché la croce è il più importante simbolo storico e culturale. La croce è l’Europa”.

Raffaele Carcano

NDR: abbiamo preferito eliminare il link al documento vista la sua natura e il suo contenuto. Corialmente Redazione

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