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Napolitano: "il Parlamento Europeo è ancora poco conosciuto e valorizzato"

Il forum ha avuto come obiettivo un amichevole ed informale scambio di idee sull’Europa: dall’impatto delle elezioni europee sul tessuto istituzionale comunitario, all’azione dell’Unione Europea per contrastare la crisi economica e finanziaria internazionale, fino alle ricadute sulla politica di sicurezza europea della nuova strategia statunitense. AL VERTICE INFORMALE MULTILATERALE DEI CAPI DI STATO “UNITI PER L’EUROPA.

 
Cinque Paesi e non otto come annunciato, per l’assenza di Lettonia, Lituania e Polonia. Oltre al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, presenti i capi di Stato di Germania, Austria,Ungheria e Portogallo.
 
NAPOLI - “Non parlerei di disastro elettorale, ma emergono alcune preoccupazioni”. Così Giorgio Napolitano all’apertura della conferenza stampa del vertice informale multilaterale dei otto Capi di Stato di Austria, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo e Ungheria, tenutasi al Palazzo Reale di Napoli sabato 14 giugno . “Si tratta di aspetti che noi abbiamo considerato preoccupanti - ha spiegato il presidente della Repubblica - alcuni dei quali, il livello di partecipazione al voto con una media di circa il 43% di partecipazione nei 27 Paesi dell’Unione Europea e il non trascurabile successo che hanno avuto posizioni e formazioni ostili all’integrazione europea”. Inoltre: “Il basso tasso di partecipazione al voto - ha aggiunto Napolitano - non è una novità in senso assoluto, il punto più alto fu toccato nel ’79, cioè la prima volta che i cittadini furono chiamati a votare direttamente per il Parlamento europeo, e si raggiunse il 64%”. Detto questo il presidente della Repubblica ha sottolineato che, quanto ciò, è una propria considerazione.

Anzi, “nel ’79 il Parlamento europeo - ha detto ancora - era sconosciuto e dobbiamo dire purtroppo che trent’ anni dopo rimane ancora poco conosciuto e poco valorizzato”. Ma al di là di tutto rimane la crisi globale e per uscirne occorrono soluzioni comuni. Rilevando che europei e americani possono fare qualcosa insieme per combattere la crisi: Sostenere per esempio una agenda comune con priorità condivise per risolvere i conflitti con riferimento all’Afghanistan e al Medio Oriente evitando in futuro, problemi per l’Europa e anche per l’America. Il forum ha avuto come obiettivo un amichevole ed informale scambio di idee sull’Europa: dall’impatto delle elezioni europee sul tessuto istituzionale comunitario, all’azione dell’Unione Europea per contrastare la crisi economica e finanziaria internazionale, fino alle ricadute sulla politica di sicurezza europea della nuova strategia statunitense.

Insomma, il vertice ha riunito i Capi di Stato che in passato hanno sottoscritto l’omonimo manifesto volto a promuovere fondamentali valori europei. Ma erano presenti, in totale, cinque Paesi e non otto come annunciato, per l’assenza di Lettonia, Lituania e Polonia. Oltre al presidente italiano Giorgio Napolitano, erano presenti all’appello, il presidente della Repubblica federale tedesca, Horst Koehler, il presidente ungherese, Laszlo Solyom, il presidente del Portogallo, Anibal Cavaco Silva, ed il presidente austriaco, Heinz Fischer.
 

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