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Napoli e i rifiuti: una terra senza coscienza civile e senza idee

Diverso parere sull'emergenza rifiuti, originata dal motto Napoletano "me ne frego". Il popolo non è innocente, se è dominato dal malaffare e dalla malavita. L'educazione civica, una ricetta per Napoli, e pagare le multe.

Sono nato in Campania e ci torno periodicamente. Da ragazzo ho visto le immense cave di tufo, quelle che per secoli sono servite per tutte le costruzioni della Campania e non solo, profonde centinaia di metri, riempirsi di immondizia, usate come discariche. Così pure i vecchi crateri vulcanici, e le paludi rimaste dalla bonifica. Ma mi rimangono sempre negli occhi gli accumuli di immondizia ai lati delle strade, come c'erano anche negli anni 60 e 70. Sembrava che gli abitanti fossero troppo pigri per smaltire la roba, e la scaraventavano al primo angolo

Una prima scossa la diede il colera del 1973, furono emesse un po di norme, e si controllò qualcosa, ma poi il terremoto del 1982 terremotò tutto, a cominciare del poco di coscienza civile che era rimasta negli abitanti della Regione. Esplose dopo il terremoto quel lassismo morale, intrecciato alla prepotenza dei delinquenti di ogni ordine e grado, intessuto della amoralità di ogni politico, di ogni parte, e sopra tutto si issò la bandiera che diceva: "me ne frego di tutti, basta che sto comodo io".

Magistratura di parte, impegnata nelle lotte degli uni contro gli altri, polizia carabinieri e finanza, tranne rarissime eccezioni, impegnati a salvare la pelle, mai a proteggere la comunità civile, mai sentito in Campania di magistrati eroici, come Falcone e Borsellino, mai sentito di poliziotti come Cassarà, Montano, e di altri che per fortuna sono sopravvissuti, mai sentito di politici che si esponevano contro la malavita. Prefetti, Questori, chi se li ricorda? E' vero le figure che ho citato sono morte, ma la mafia siciliana ebbe poi durissimi colpi. Credo però che in Campania non abbiano rischiato nulla, altro che la morte, anzi, troppi hanno girato il viso per non vedere.

Ricordo di aver visto in, centro a Napoli, Via Foria, senso unico, traffico intenso, e in direzione contraria, vecchie macchine scassate senza bollo ne assicurazione in vista, venivano contromano. Vigli urbani, carabinieri c'era di tutto, nessuno, nessuno interveniva, e questi tipi, costringevano tutti a scostarsi ignorando il senso unico, ogni decenza, fregandosene di tutto. E tutti zitti.

Che c'entra con l'immondizia per le strade? C'entra, c'entra, quella è l'immondizia, sta nel carattere, sta in chi dovrebbe vigilare e non vigila, in chi si disinteressa totalemente degli altri, in chi non sa dare nulla alla comunità in cui vive, ma solo rubare, togliere, rompere, sporcare, senza alcun riguardo per nessuno, odiando tutto il prossimo. E sta in quei vigili urbani e carabinieri che non intervenivano, facendo finta di niente.

Vedete semafori rispettati voi? Sensi unici? Segnaletica stradale? E qualcuno rispetta il divieto di fumare a Napoli? Mai. Perché dovrebbero rispettare le regole sui rifiuti? Poi potremo esercitarci a parlare dell'inceneritore delle ecoballe, della camorra che scaricò e scarica cose nocive, della politica, dei politici che dovrebbero dimettersi e non si dimettono, tutti vi diranno la loro, prima di tutto dicendo che è colpa degli altri, di qualsiasi altro, che non hanno fatto, non hanno dato, non hanno contributo. Gli altri.

E poi parlando di sé, di come tutti avrebbero voluto, hanno detto, avevano previsto , avevano sollevato allarme ed obiezioni, ma accidenti, mai nessuno che avesse qualche responsabilità, e che dicesse: ho mancato ho sbagliato, mai, tutti innocenti, incolpevoli, tutta colpa degli altri.

E chi sono gli altri? Il Nord, certo il Nord. Ovviamente hanno mandato in Campania rifiuti pericolosi. Sarà vero, ma in Campania chi doveva sorvegliare? E perché poi hanno mandato veleni proprio in Campania, e non nel deserto del Sahara? Sarà forse perché i beduini avrebbero difeso il deserto fino allo morte e qui invece, nessuno vede niente?

La camorra, ovvio, la camorra, chi non conosce la camorra? Si ma come mai ci sono centinaia di comuni commissariati per intrecci camorristici? e come mai quelle rare inchieste sono a carico di politici che hanno favorito la camorra? Non è che i camorristi non hanno trovato nessuna opposizione, né vigilanza, anzi hanno trovato larghe complicità? E possibile che nessuno vedeva niente? Quanti processi per smaltimento illegle di rifiuti pericolosi sono stati istruiti? Non risulta nulla, informatevi. Ma tutti ne parlano, come se quella fosse la "vera" causa. Ma perché non è successo in altre Regioni. Perché i tedeschi e gli svedesi senza obiettare, ma facendosi lautamente pagare hanno la tecnologia per disfarsi di quei rifiuti, e noi no? Perché nessuno pensa al bene comune, nessuno studia, innova, pensa a migliorare, e tutti pensano solo ad approfittare?.

E la Campania, nella classifica di chi più se ne strafotte, è largamente in testa. Ovviamente poi bisogna portargli solidarietà, soldi, prebende, incarichi, onori, commissari, truppe speciali, se no si lamentano. Ma questi politici e non mi interessa di che schieramento siano, sanno solo affidare le cose ai commissari straordinari? Eppure dicono di essere così bravi, ed hanno bisogno di commissari? Bah!

Ma voi la vedreste a Napoli la raccolta differenziata come a Milano? Ogni abitazione divide già in casa in 5 diversi raccoglitori i rifiuti, e poi si portano in strada solo due volte la settimana, passa il camion a ritirare, multa a chi consegna rifiuti non divisi.

Multe a Napoli? E chi le ha mai pagate? E poi, via, i napoletani perchè dovrebbero stare ad incomodarsi a dividere i rifiuti? Che eresia è questa? Basta scaraventarli nel cortile del vicino. E poi ci sarà un commissario a cui dare la colpa, e poi la colpa è della camorra, chi non lo sa, anzi degli industriali del Nord, anzi, non vengono pagati gli straordinari agli spazzini, anzi... E via con la solita geremiade, è colpa degli altri. E poi ovviamente resistere fino a morte per non far riaprire le discariche, e avranno pure ragione, e via a bloccare i rifiuti, se li prendano i tedeschi, tanto l'Italia paga, basta che non paghino i napoletani.

E nella regione dei presunti creativi, nascesse un'idea, qualche buona idea... Ma che fanno le università, i politecnici, le facoltà di economia? Ce ne sono 7 di università, e nessuno che produca un'idea? E i Cnr? Solo chiedere agli altri, solo lamentele. Dov'è la fantasia napoletana? A "fare i pacchi"? E i magistrati? solo a colpire i nemici dei loro parenti? E i politici? Innocenti, povere vittime.

Ecco, ci si divide fra fautori degli inceneritori e quelli della raccolta differenziata, mentre gli appaltatori della catena affaristica mafiosa che controlla i rifiuti se la ridono, tanto sanno che sono solo chiacchiere. A che serve dire no agli inceneritori, se poi i rifiuti si mandano in Germania e in Svezia per farli bruciare (paghiamo noi, a loro che gliene importa?).

Nessuna idea, solo dividersi sulle ricette altrui, ed escludere a priori assolutamente, ogni riduzione dei guadagni degli appaltatori, escludere i divieti e le regole che obblighino il popolo ad un comportamento civile e rispettoso.

Ma il popolo, il popolo, sarà sempre il popolo dei lazzaroni? Non nasce un moto civile, che colpisca i prepotenti? Che fa la borghesia? E gli imprenditori? Tutti "assistiti".

Non ho ricette particolari, non oso nemmeno pensare che dopo secoli, rinasca nella mia regione una coscienza civile, una solidarietà, la capacità di ribellarsi ai prepotenti ed ai furbi, e mi viene solo a mente di imporre regole di rigore, una "tolleranza zero", che impedisca a una piccola minoranza, di esercitare la più tremenda dittatura che abbia mai dominato la Campania, la dittatura degli strafottenti e dei prepotenti.

Via tutta la classe dirigente, nei tribunali, negli uffici pubblici, nella polizia e nelle forze armate, commissariare tutte le aziende comunali, per anni, impedire ogni esercizio privato delle ragioni pubbliche, ogni commistione con la delinquenza e il malaffare.

E poi fate le multe, e fatele pagare, in continuazione, non c'è niente che educhi alla coscienza civile i napoletani, come scoprire che è finita l'impunità. Si rispettino le donne, i bambini, oggetti sempre di violenza, i deboli, e la proprietà di tutti. Gli insegnati la smettano di esistere solo per avere uno stipendio, e si schierino apertamente e pubblicamente per la rinascita della società civile, altrimenti a casa quelli che pretendono uno stipendio per diffondere il cattivo esempio. E che nessuno possa più dire "a me che me ne importa": proibitelo.

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