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NBA, stagione a serio rischio. Ancora non c’è accordo tra le parti

Nella notte italiana, fondamentale quando decisivo incontro tra i vertici della NBA e i giocatori per trovare un accordo sul contratto collettivo e far finire il lockout. Ma l'esito è stato ancora una volta negativo. Nessun accordo, altre settimane di partite cancellate ma probabilmente fino al prossimo gennaio non si dovrebbe giocare. Questo perché il commissario della Lega NBA, David Stern, ha emanato un ultimatum che però i giocatori hanno deciso di rifiutare.

Ultimatum che prevedeva l'ultima offerta,al 50% della spartizione dei diritti NBA tra giocatori e proprietà. Derek Fisher, playmaker dei Los Angeles Lakers e presidente della associazione dei giocatori, ha spiegato il perché del rifiuto a tale proposta. Queste le sue parole: "Per i giocatori questa è la decisione migliore. Il contratto ci sembrava assolutamente ingiusto, anche perché i giocatori ci stanno rimettendo tanto, in termini di carriera e visibilità. In questo momento non è solo importante trovare un accordo per il presente, ma anche per i prossimi lustri, per non ritrovarci di nuovo qua in sciopero l'anno prossimo".

Derek Fisher è stato dunque molto preciso, aggiungendo che la decisione è stata unanime. Con lui in congresso anche grandi fuoriclasse, come Kobe Bryant, Carmelo Anthony, Lebron James, Dirk Nowitzki. Il punto che non va giù ai cestisti, lo ripetiamo, è che prima essi percepivano oltre il 57% dei diritti NBA, col restante alla lega. Ora l'offerta è arrivata alla pari, come sentito. I giocatori hanno messo ora le carte in mano ai propri legali e la stagione non accenna ad iniziare.

In questo caso le possibilità che grandi campioni si trasferiscano in Europa ci sono e come. Lo stesso Nowitzki ha dichiarato che è ora di iniziare a cercare squadra oltre oceano, ma anche Bryant,col sogno di vederlo in Italia, James,Durant. Quindi con grande probabilità, lo stesso Gallinari, già in Italia a Milano, resterà da noi fino a gennaio, così come gli altri che giocano in altri Paesi europei. In attesa di altri sviluppi dall'America, il basket mondiale sembra ormai incentrarsi in Europa.

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