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 Home page > Attualità > Politica > Monti, si parte col fango: "Aveva 5 in ginnastica"

Monti, si parte col fango: "Aveva 5 in ginnastica"

Ad occhio e croce il nostro nuovo Premier, Mario Monti, non è tipo da avere molti scheletri nell'armadio. Ma per Dio, qualcosa bisogna trovare, ed "Il Giornale" della famiglia Berlusconi è già sul pezzo.

 
Roba grossa. Uuuh, sapeste. Ma come si permette, questo "Professore". Prendere il posto del Cavaliere. Tzé. Ma lo sapete almeno che Mario Monti era un "imbranato in ginnastica"? Prendeva sempre "cinque".
 
E poi era "noiosetto". Ah, e poi una volta ritornato dalla Russia "scrisse un articolo troppo entusiasta" sul loro sistema scolastico. Quel comunista.

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Luigi Iovino (---.---.---.236) 14 novembre 2011 13:20
    Luigi Iovino

    Basta con questo pseudo-giornalismo da fattoria di Orwelll, ci hanno stancato!!!

  • Di (---.---.---.4) 14 novembre 2011 14:10

    Il giornale non va bene neanche come carta igenica , anziche’ pulire il culo lo sporcherebbe . leggere poi una simile porcheria e’ una impresa impossibile per chiunque non sia una merda anche lui. angelo

  • Di ggv84 (---.---.---.152) 14 novembre 2011 14:49
    ggv84

    dire che è un uomo della Goldman-Sachs è troppo impegnativo per i suoi lettori...

    Discorso analogo per Vendola: invece che denunciare le sue magagne da "Berlusconi Rosso" (San Raffaele, Acquedotto Pugliese, le indagini, ecc.) preferiscono criticarlo perchè gay... mah!
  • Di Luca Stefano Castegnaro (---.---.---.1) 14 novembre 2011 21:35

    Ricordiamoci che il giornale ( la g minuscola non è una dimenticanza) vive grazie a contributi pubblici, quindi, in questa fase molto delicata della nostra economia, ritengo un atto dovuto se il nostro nuovo Presidente tagliasse anche questo spreco di denaro pubblico

  • Di Truman Burbank (---.---.---.133) 14 novembre 2011 23:07
    Truman Burbank

    Nel nome di Goldman Sachs
    Il Giornale non può parlare, deve dire cose inessenziali, ma forse si può qui dire che Monti è l’addetto alla riscossione crediti di Golman Sachs, quello che nei film è il gorilla, il picchiatore che si occupa di convincere il debitore a pagare ad ogni costo.
    Certo, nella società finanziarizzata di oggi il fisico del ruolo cambia, così l’addetto alla riscossione crediti inviato dagli strozzini sembra un bravo omino.
    Ma il suo mandato è completare il sacco dell’Italia. Niente deve restare agli italiani.
    Nel nome di Goldman Sachs lo sterminio è assicurato.

  • Di (---.---.---.73) 16 novembre 2011 00:56

    L’importanza di non essere Berlusconi. Leggete la lettera aperta a Mario Monti: http://wp.me/p19KhY-Kf

  • Di pv21 (---.---.---.202) 20 novembre 2011 19:39

    Cronistoria >

    Ricevuta da Berlusconi la lettera d’impegno la UE ribadisce l’urgenza di concrete misure per la crescita. Il Premier rinvia ancora l’emanazione del dl sviluppo.
    Ottobre si chiude con lo spread Btp-Bund che supera la soglia dei 400 punti.

    La settimana seguente al G20 si concorda l’invio di ispettori Fmi.
    Il Cavaliere smentisce l’ipotesi di sue dimissioni.
    La Commissione UE chiede ben 39 “chiarimenti” sul piano governativo.
    Parte allora la corsa al rialzo dello spread che sale a 470 punti.

    Arriva l’8 novembre. La Camera approva il rendiconto dello Stato con soli 308 voti a favore.
    Nell’arco di 24 ore, nonostante le annunciate dimissioni di Berlusconi, lo spread fa un balzo fino a 590 punti.
    Solo dopo l’intervento di Napolitano volto a certificare che “non esiste alcuna incertezza” sulle dimissioni del governo lo spread ripiega sotto 550 punti.
    Il 12 novembre, con la definitiva approvazione del dl Stabilità e dopo la salita al Colle di Berlusconi, lo spread scende sotto i 500 punti.
    La “fiammata” speculativa si spenge con l’epilogo del governo Berlusconi.
    Monti ottiene la fiducia della Camera e lo spread cala a 470 punti.

    Eppure il Cavaliere sentenzia che lui “non aveva alcuna colpa” e che “nulla è cambiato”.
    Si sa che “denegare” la realtà dei fatti giova al Consenso Surrogato di chi è sensibile alla fascinazione mediatica …

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