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Montezemolo in campo per l’Italia tra scetticismo e diffidenza

Si rimescolano le carte della politica, un nuovo giocatore si accinge a sedersi al tavolo del palcoscenico elettorale. Un ingresso in pompa magna con l’immediato scopo di additare al paese che tutti gli altri giocatori sin’ora hanno barato. Una banda di politici che hanno ridicolizzato un intero popolo portando il sistema Italia allo sfascio dovranno adesso fare i conti con lui il salvatore della patria.

Ovviamente spera che buona parte degli italiani effettivamente delusi e nauseati dell’attuale classe politica possa plaudire alla sua discesa in campo proponendosi quale nuovo cavaliere blasonato pronto ad immolarsi per la propria patria, per la propria terra, per la dignità perduta della sua gente. Un grande amore patrio e uno sviscerato interesse acché la sua patria possa finalmente, grazie a lui, ovviamente, risollevarsi e combattere con le armi della credibilità la guerra contro la corruzione e il dilettantismo politico.

Un cavaliere di bella presenza, con delle doti patrimoniali da invidia e con particolari esperienze nelle corse delle automobilini, quelle rosse contraddistinte da una sigla F1, si erge oggi a moralizzatore di un sistema in cui se non sbaglio sino a ieri ne ha fatto parte a pieno titolo senza mai manifestare, allora, questa sua vocazione altruistica e benefattrice. Non vorrei che il povero Papa Benedetto XVI debba quanto prima occuparsi di un’altra canonizzazione.

Sono scettico, molto scettico su quest’altro personaggio in cerca di autore che sicuramente appoggiato da due altrettanti personaggi della politica di centro, decotta e mai capace di sapersi dare una seria identità, non farà altro che apportare ulteriore confusione e disorientamento nell’elettorato già di per sé frammentato e soprattutto latitante.

Sarei veramente felice che questa Italia potesse trovare una vera e concreta strada per un rilancio economico ed etico ma sono preoccupato che affermazioni, per quanto veritiere un momento così strano e delicato della politica possa solo contribuire ad inasprire i toni portando ad un irrigidimento con la preoccupante possibilità che proprio questa iniziativa possa, alla fine della giostra, rivelarsi negativa proprio al proseguimento dell’impegno governativo del Professor Monti.

Non è questa la strada per spianare la possibilità di un secondo governo Monti, è solo un modo per farsi autogol a favore della solita politica spregevole, quella che ha imparato troppo bene ad aggrapparsi alle proprie poltrone, consapevole ahimè di un popolo, ci piaccia o no indeciso, sbandato e purtroppo anche senza una sua spina dorsale.

Sono questi gli elementi che secondo me sono stati sottovalutati e vorrei con tutto il cuore di poter asserire tra qualche mese di essermi sbagliato e che finalmente questa Italia ha finalmente intrapreso la strada del riscatto. Auguri Montezemolo, se son rose fioriranno, solo che generalmente le rose fioriscono in maggio e le lezioni potrebbero tenersi addirittura in marzo e questo potrebbe essere un elemento temporale negativo.

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