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Monsieur Lazhar e la psicologia dei bambini

Come può una classe di dodicenni venir fuori dal trauma della propria insegnante che si suicida impiccandosi in classe?

Questa la domanda che si pone Philippe Falardeau e che sviluppa in Monsieur Lazhar, film estremamente gradevole pur su temi molto difficili.

Il suicidio di cui vi ho detto dà il via alla vicenda, con l’aggravante che è uno dei bambini a scoprire il corpo appeso della maestra.

La preside chiama una psicologa per aiutare i bambini ma ha difficoltà a trovare un supplente che voglia prendersi la briga di concludere l’anno in quella classe. Così quando si presenta Monsieur Lazhar per proporsi è quasi costretta ad assumerlo.

Lazhar è algerino, è fuggito in Canada e nel suo passato c’è qualcosa di nascosto.


Inoltre ha uno stile di insegnamento un po’ antico, lontano dalle tecniche moderne e dalle regole ferree riservate agli insegnanti. E tuttavia la classe sembra accoglierlo bene e provare insieme a superare il momento difficile.

La storia si sviluppa seguendo il rapporto del maestro con i ragazzi, in particolare con Simon, considerato da molti aggressivo e violento, e con Alice, che è in assoluto la persona che lo accoglie meglio.

E dietro al filo conduttore della vicenda si snodano alcuni temi importanti.
La vicenda precedente di Lazhar con la sua storia in Algeria (terrorismo, regime), i sentimenti ed il percorso di crescita dei due bambini e soprattutto i motivi oscuri che si celano dietro al gesto estremo della maestra precedente, inevitabilmente la chiave della vicenda.

Non mancano i momenti toccanti e quelli divertenti, ottima la costruzione degli imbarazzi del maestro al cospetto della classe: i dettati, la posizione dei banchi e su tutto l’impossibilità per l’insegnante di sfiorare i ragazzi, per uno scappellotto o una carezza.

Molto bravo Mohamed Fellag ma assolutamente sorprendenti i due piccoli Émilien Néron e soprattutto Sophie Nélisse, incredibilmente capace non solo nel personaggio ma anche nell’interpretazione dello stesso.

Un film delicato e ricco di significati, decisamente da non perdere nel caso (in teoria a fine agosto) che passi in Italia.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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