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Mondiali di calcio: il metodista messicano

Mondiali di calcio: il metodista messicano

Per la serie nel calcio non si butta mai niente, anche il Messico, dopo l’Uruguay e la riscoperta del numero 10 dietro i due attaccanti, ha fatto vedere una “vecchia” novità: il centromediano metodista.A svolgere questo ruolo, di copertura, chiusura spazi difensivi e allo stesso tempo di impostazione della manovra e appoggio alle mezzeali, Rafa Marquez è perfettamente adatto. Contro la Francia ha controllato Ribery e ha chiuso gli spazi non coperti da Osorio quando saliva ed è stato il primo a giocare la palla, aiutato nella costruzione della manovra dal regista della squadra, Torrado, spostato leggermente sulla destra ad irretire Abou Diaby. Un metodista vero e proprio con le caratteristiche di Marquez non ne vedo tanti nel mondo, non lo è purtroppo De Rossi perché non riesce ad aprire gli spazi come fa il messicano e non può esserlo Montolivo perché troppo mezzala per saper gestire la presenza negli spazi difensivi. Il gioco con due mediani ha fatto scomparire questo tipo di calciatori che, se in giornata, possono spostare i valori di una partita. Marquez ha fermato ogni azione pericolosa di Ribery palla al piede ed ha servito la palla ad Hernandez per l’1-0. Più decisivo di così.

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